Angrisano, Mariarosaria (2015) Il paesaggio storico urbano delle città costiere: sfide e opportunità. Il caso Torre Annunziata. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Il paesaggio storico urbano delle città costiere: sfide e opportunità. Il caso Torre Annunziata
Autori:
AutoreEmail
Angrisano, Mariarosariaangrisano.arch@gmail.com
Data: 29 Marzo 2015
Numero di pagine: 572
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Metodi di valutazione per la conservazione integrata, recupero, manutenzione e gestione del patrimonio architettonico, urbano ed ambientale
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Fusco Girard, Luigigirard@unina.it
Tutor:
nomeemail
Fusco Girard, Luigi[non definito]
Pereira Roders, Ana[non definito]
Data: 29 Marzo 2015
Numero di pagine: 572
Parole chiave: waterfront urbani, rigenerazione urbana, patrimonio UNESCO
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/22 - Estimo
Depositato il: 04 Mag 2015 09:24
Ultima modifica: 08 Lug 2018 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10185
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/10185

Abstract

Le raccomandazioni sull' "Historic Urban Landscape", si configurano come le più recenti disposizione concernenti la conservazione, protezione e valorizzazione del patrimonio culturale (Fusco Girard, 2015), infatti ai sensi dell'articolo 8 è statuito che è necessario riconoscere la stratificazione storica dei valori culturali e naturali (UNESCO, 2011). Il documento UNESCO evidenzia la necessità di preservare e rigenerare i valori culturali del paesaggio, in un momento in cui la pressione dell'urbanizzazione rischia di produrre conflitto sociale e la perdita irreversibile dei caratteri dei valori del patrimonio culturale. Considerato che il principio chiave dello sviluppo sostenibile prevedere la preservazione e rigenerazione del capitale ecologico-ambientale, economico-finanziario e sociale, le raccomandazioni sul paesaggio storico urbano integrano la nozione di sostenibilità, evidenziando il ruolo del capitale culturale materiale ed immateriale per lo sviluppo umano equilibrato e sostenibile. Uno dei primi obiettivi di questa ricerca è quello di capire se il dialogo tra i valori paesaggistici costieri e il patrimonio culturale, fatto di valori materiali e immateriali è capace di promuovere sviluppo sostenibile. Oggi giorno attribuiamo un grande valore simbolico alla relazione tra patrimonio culturale e paesaggistico, la loro collaborazione rappresenta una strategia vincente della pianificazione sostenibile. La conservazione del "patrimonio storico urbano" gioca un ruolo chiave nei progetti di riqualificazione, è l'obiettivo più importante da perseguire, suggerendone la sua valorizzazione nel tempo, perché esso rappresenta la storia delle città. Questo lavoro di ricerca parte dallo studio dei problemi delle città portuali storiche, che oggi affrontano la sfida della riqualificazione dei waterfront urbani attraverso la conservazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Le bellezze paesaggistiche e culturali delle città costiere rappresentano un valore aggiunto di notevole importanza. E' un paesaggio di qualità che diventa fattore attrattivo nella competizione locale e globale tra i territori (Fusco Girard, 2012). Per tale ragione il secondo obiettivo della ricerca diventa quello di analizzare la Guida ICOMOS "Guidance on Heritage Impact Assessments for Cultural World Heritage Properties" del 2011, per utilizzarla come strumento adatto per valutare gli impatti dei grandi progetti di riqualificazione dei waterfront urbani, secondo le raccomandazioni UNESCO del 2011. In tal senso sono state studiate sei buone pratiche (Liverpool, Stoccolma, Londra, Hedon Haven, Varsavia e casi cinesi) per capire come la Guida è stata applicata, con l'obiettivo di valutare gli impatti del Grande Progetto Pompei sul waterfront di Torre Annunziata, città costiera nel Golfo di Napoli, sito UNESCO. Una Guida che consente altresì di orientare le priorità di intervento e mitigare i possibili impatti negativi. Sono stati analizzati gli step fondamentali per l'applicazione della Guida, focalizzando l'attenzione su come identificare al meglio i reali valori e attributi dei beni oggetto di studio, dato che essi rappresentano l'identità dei luoghi. Sono state elaborate nuove tabelle che si diversificano dai casi studio analizzati, in quanto consentono con maggiore facilità di identificare i beni congiuntamente ai loro valori attributi, nonché di palesarne gli effetti degli impatti. La nostra disamina verte sulla città di Torre Annunziata, infatti applicando i criteri della Guida ICOMOS, a questo luogo ne abbiamo colto i punti di forza e di debolezza. Concentrandoci poi su questi aspetti ultimi , ne abbiamo tentato di porvi rimedio, ricorrendo all'ausilio di un metodo partecipativo. Attraverso questo metodo il nostro obiettivo è stato quello di capire: 1. quali sono i reali valori e attributi dei beni, letti anche attraverso "gli occhi dei cittadini"; 2. come sviluppare uno strumento adatto per la valutare l'attrattività delle aree portuali, e identificare le priorità degli investimenti pubblici, basati sul coinvolgimento dei diversi stakeolders; 3. se la metodologia partecipativa è in grado di valutare le trasformazioni urbane in aree degradate e abbandonate, basata sulla valutazione della qualità visiva percepita dei luoghi da parte di diverse categorie di stakeolders. Infine l'obiettivo ultimo della ricerca è stato quello di capire in che modo la riqualificazione dei waterfront urbani legati al patrimonio UNESCO, è in grado di portare concreti vantaggi economici alle città. Ai fini della valutazione, in termini di convenienza degli investimenti diretti alla conservazione del patrimonio culturale e paesaggistico, bisogna tener conto di due parametri di riferimento ovvero, l'analisi costi benefici e l'analisi multicriterio. Sulla base dei criteri dell'analisi economica vagliamo appunto i benefici in termini economici, che la conservazione e riqualificazione è in grado di produrre nella zona interessata. Invece4, con l'analisi multicriterio, si riesce a stabilire quelle che sono le ripercussioni sociali ed ambientali, prodotte dall'intervento di riqualificazione. In tal senso si parla di "economia del patrimonio culturale", da poco divenuta campo di indagine anche per gli economisti. Esiste una letteratura empirica in materia che sottolinea come le valutazione ex post devono essere sviluppate, per valutare gli impatti economici e culturali degli investimenti sul patrimonio (Throsby, 2012). La proposta ultima è quella di affiancare al processo di "Heritage Impact Assessment", un analisi economica costi-benefici integrata con la valutazione di contingenza, per dimostrare i reali benefici della conservazione del paesaggio storico urbano costiero, proponendo una "Social Economic Heritage Impact Assessment" (SEHIA).

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