Ragozino, Stefania (2016) Strumenti Operativi per l’approccio al Paesaggio Storico Urbano Rigenerazione urbana a Devonport (UK) attraverso l’impresa sociale. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Strumenti Operativi per l’approccio al Paesaggio Storico Urbano Rigenerazione urbana a Devonport (UK) attraverso l’impresa sociale
Autori:
AutoreEmail
Ragozino, Stefaniastefaniaragozino@msn.com
Data: 31 Marzo 2016
Numero di pagine: 271
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Metodi di valutazione per la conservazione integrata, recupero, manutenzione e gestione del patrimonio architettonico, urbano ed ambientale
Ciclo di dottorato: 28
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Fusco Girard, Luigiluigi.fuscogirard@gmail.com
Tutor:
nomeemail
Fusco Girard, Luigi[non definito]
Clemente, Massimo[non definito]
Esposito, Gabriella[non definito]
Data: 31 Marzo 2016
Numero di pagine: 271
Parole chiave: Approccio al Paesaggio Storico Urbano, rigenerazione urbana, relazioni, impresa sociale, Valutazione di impatto Sociale
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/22 - Estimo
Depositato il: 14 Apr 2016 06:46
Ultima modifica: 06 Mag 2019 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10910

Abstract

Considerare il paesaggio urbano e l’imprenditorialità sociale come elementi in osmosi (Aldrich & Zimmer, 1986), ci permette di ampliare il raggio d’azione in termini di protezione del patrimonio urbano, sviluppo di capacity building della comunità e miglioramento delle capacità imprenditoriali. Inoltre assumere una posizione ibrida in cui convivano i valori sociali con quelli economici e considerare la sussidiarietà circolare, permette di migliorare le prestazioni in termini di policy e pratiche delle istituzioni, dei privati e della sfera civile (Fusco Girard, 2014; Zamagni, 2011). L’approccio al “Paesaggio Storico Urbano” (PSU) (UNESCO, 2011) rappresenta l’assunto più recente e valido riguardo l’identificazione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio urbano nel dibattito scientifico e politico internazionale. Esso considera l’interrelazione sistemica tra fattori economici, sociali, ambientali e culturali permettendo di analizzare il patrimonio urbano come organismo vivente dinamico e altamente complesso. In risposta alla richiesta UNESCO di analizzare e testare strumenti che rendano operativo tale approccio, il lavoro di tesi sviluppa un’analisi comparativa tra quattordici strumenti selezionati nel campo socio-economico, sia tradizionali sia innovativi e identifica l’impresa sociale come tool efficace per la rigenerazione del patrimonio urbano. Obiettivi specifici della ricerca sono: sviluppare una griglia per valutare l’impatto sociale dell’impresa sociale integrata da valori del paesaggio urbano complesso (Fusco Girard, 2014), selezionare il modello di valutazione di impatto sociale e selezionare un caso studio allo scopo di testare in maniera empirica i dati esplorati attraverso il metodo grounded based (Corbin & Strauss, 2014) e sperimentare la griglia valutativa. Come caso studio è stata selezionata la città anglosassone di Plymouth perché prima “Social Enterprise City” in cui è rilevante il rapporto di interdipendenza tra rigenerazione del paesaggio urbano attraverso il patrimonio culturale e la promozione di imprenditorialità sociale; lo sviluppo del caso studio ha mirato a integrare dati quantitativi e qualitativi con osservazione attiva dei luoghi e interazione diretta con gli operatori sociali, politici ed economici coinvolti nel processo di rigenerazione. Il metodo Social Return on Investment (SROI) (A. Nicholls et al., 2015) è stato utilizzato perché riesce a combinare la dimensione sociale con quella economica e perché può essere utilizzato in forma partecipata. È stato selezionato uno specifico progetto sviluppato dall’impresa sociale culturale Real Ideas Organisation (RIO, operante nel quartiere di Devonport, Plymouth), riguardante il restauro e la riapertura al pubblico della Devonport Column (John Foulston, 1824). La colonna monumentale, dall’alto valore simbolico per la città e la nazione, grazie all’operato dell’impresa è visitabile e offre una vista su tutta la città e la baia di Plymouth. La valutazione di impatto sociale, condotta secondo il metodo SROI (Nicholls et al., 2012) e integrando i valori del paesaggio storico complesso (Fusco Girard, 2014), ha dimostrato che investire in attività legate al recupero del patrimonio culturale ha un impatto positivo sul resto del paesaggio urbano aumentandone il valore, sulla comunità locale in termini sociali ed economici e sull’intero organismo urbano che ne beneficia ottenendo una nuova destinazione culturale. È possibile trarre dallo studio di campo ulteriori implicazioni in termini di analisi economica (Esposito De Vita & Ragozino, 2015; Gendron, 1996; Porter & Kramer, 2011), capitale sociale (Fusco Girard, 2013; Putnam, 2000) e ruolo dell’imprenditorialità sociale (Aldrich & Zimmer, 1986; Tognetti & Venturi, 2013). A tale livello è possibile confermare che: elementi come la trasparenza, la fiducia e la relazionalità descrivono ambienti ricchi di valore sociale che creano un impatto positivo in termini di produzione del valore sociale e nell’amplificare la capacità di performance della società; gli strumenti di valutazione emergono per il ruolo correttivo, di innovazione e di coinvolgimento della comunità nel processo decisionale; il ruolo dell’impresa sociale può considerarsi agente di cambiamento in termini di policy e di valore economico. Durante la fase di analisi si è osservato anche che l’investimento in organizzazioni in cui è già maturo il capitale sociale rende di più, ciò conferma la rilevanza del paesaggio sociale come terreno fertile su cui sviluppare un processo di ri-generazione del paesaggio urbano. In termini prospettici i risultati raggiunti possono giustificare una seconda sessione di lavoro sul campo a Plymouth per proseguire la valutazione e ampliarla all’intera organizzazione RIO analizzando approfonditamente il modello adottato per la “teoria del cambiamento” (Kail & Lumley, 2012) e una sperimentazione del modello di Plymouth per la rigenerazione urbana in contesti geopolitici differenti provando a lavorare integrando la dimensione imprenditoriale sociale con quella del paesaggio storico urbano.

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