Arena, Antonia (2017) Pianificare paesaggi lineari. Il restauro paesaggistico delle infrastrutture ambientali e antropiche nei piani territoriali ed urbanistici. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Pianificare paesaggi lineari. Il restauro paesaggistico delle infrastrutture ambientali e antropiche nei piani territoriali ed urbanistici
Autori:
AutoreEmail
Arena, Antoniaantonia.arena@unina.it
Data: 6 Aprile 2017
Numero di pagine: 160
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Dottorato: Architettura
Ciclo di dottorato: 29
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Russo, Michelangelorussomic@unina.it
Tutor:
nomeemail
Moccia, Francesco Domenico[non definito]
Data: 6 Aprile 2017
Numero di pagine: 160
Parole chiave: infrastrutture lineari; restauro paesaggistico; urban network analysis; green and blue infrastructures; cambiamenti climatici
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/21 - Urbanistica
Depositato il: 18 Apr 2017 15:10
Ultima modifica: 07 Mar 2018 13:11
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11563

Abstract

Gli effetti dei cambiamenti climatici sui territori e sulle città costituiscono un tema di rilevanza scientifica, sociale ed economica del XXI secolo. La capacità di pianificare, ossia gestire e indirizzare, il processo evolutivo dei paesaggi naturali ed antropici rappresenta il principale strumento per la mitigazione delle cause e l’adattamento agli effetti da essi generati. La ricerca mira, a partire dallo studio dei principali approcci ai temi della pianificazione paesaggistica, ad individuare un metodo finalizzato a produrre un avanzamento nella ricerca operativa della pianificazione territoriale ed urbanistica. Gli obiettivi sottesi all'applicazione del metodo proposto sono il ripristino dei servizi eco-sistemici, l’elaborazione di strategie di mitigazione ed adattamento dei rischi e il perseguimento della crescita integrata e sostenibile dei territori. Il riconoscimento delle componenti lineari dei territori, corsi d’acqua ed infrastrutture, come elementi strutturanti dei paesaggi naturali ed antropici, restringe il campo di applicazione all'interno del quale sperimentare una metodologia innovativa per la pratica della pianificazione territoriale ed urbanistica integrata e sostenibile: il restauro paesaggistico. La semplificazione semiologica di rappresentazione degli elementi che costituiscono il paesaggio consente, inoltre, di rendere operativo il metodo proposto all'interno di strumenti e tecnologie che utilizzano modelli vettoriali di raffigurazione quali strumenti di supporto per le decisioni; attraverso l’utilizzo di tecnologie afferenti ai Geographic Information Systems vengono misurati e verificati gli effetti delle scelte della pianificazione finalizzati a migliorare la qualità dei sistemi urbani. La ricerca si colloca nel filone di studi che individua nella realizzazione delle infrastrutture verdi la soluzione maggiormente adottata e consolidata per il miglioramento della qualità dei paesaggi in termini di fornitura di servizi eco-sistemici in grado di mettere a sistema esigenze ambientali ed antropiche. Il superamento della dicotomia tra paesaggi naturali e antropici, in linea con le tendenze europee affermatesi a seguito della Convenzione Europea del Paesaggio e con i più recenti filoni di studio, avviene proprio attraverso l’integrazione di due degli aspetti fondamentali degli elementi lineari che strutturano i tipi di paesaggio: la fornitura dei servizi eco-sistemici e l’accessibilità. Il metodo del restauro paesaggistico si colloca all'interno di strategie di adattamento allorquando è funzionale all'individuazione di azioni finalizzate alla riduzione degli effetti indotti dai cambiamenti climatici come, ad esempio, la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua o l’adeguamento dei sistemi fognari per lo smaltimento di quantità di acqua abbondanti. Allo stesso tempo è funzionale alla definizione di strategie di mitigazione quando contribuisce al ridisegno della rete infrastrutturale urbana, finalizzato alla conversione delle modalità di mobilità, in grado di ridurre le emissioni in atmosfera, principali responsabili delle alterazioni climatiche. La soluzione attualmente in espansione, funzionale agli obiettivi di gestione dei cicli naturali e antropici e alla fornitura di servizi eco-sistemici, è la realizzazione di infrastrutture verdi e blu, ossia reti di aree naturali e semi-naturali pianificate a livello strategico e realizzate a ridosso degli elementi lineari del paesaggio naturale, come i corsi d’acqua, e di quello antropico, come le reti viarie e ferroviarie. Il restauro paesaggistico è una tecnica di supporto per la loro realizzazione. Il percorso di ricerca seguito, caratterizzato da un approccio di tipo razionale deduttivo, consente, partendo dall'approfondimento dei principi sviluppati da alcuni filoni di ricerca consolidati in letteratura ed individuando limiti e peculiarità di ciascuno, di giungere a conclusioni specifiche sul tema. Allo stesso tempo il carattere diacronico e circolare della metodologia seguita permette di verificare le conclusioni e perfezionare le ipotesi di partenza. La definizione del metodo del restauro paesaggistico ha l’obiettivo di superare le settorializzazioni intrinseche della disciplina urbanistica trattando in modo olistico aspetti rilevanti, quali la risorsa idrica e le infrastrutture, dimostrando come la pianificazione di infrastrutture ‘verdi’ ed ‘urbane’ comporta benefici in termini ambientali. La tesi sostenuta è argomentata mediante lo studio dello stato della pianificazione paesaggistica in Italia allo scopo di mettere in evidenza i limiti e le opportunità inerenti l’utilizzo della metodologia proposta all'interno di strumenti previsti dalle norme ma poco adatti ad introdurre aggiornamenti e innovazioni proposti dalla sfera scientifica; allo stesso tempo il metodo è sperimentato mediante l’applicazione per la definizione di soluzioni, in grado mettere a sistema il paesaggio lineare naturale con quello antropico, adottate all'interno del Piano Urbanistico Comunale di Marigliano e per la definizione di strategie di sviluppo per un distretto turistico integrato nella piana del fiume Sarno, ove l’infrastruttura ambientale è messa in relazione con attrattori di tipo culturale e turistico. Il restauro paesaggistico è definito con l’ambizione di restare all'interno della disciplina urbanistica, mettendo a sistema differenti studi afferenti al settore disciplinare ed annessi ad esso. Esso è stato sperimentato in riferimento alla pianificazione del paesaggio poiché a questo è riconosciuto il valore di connessione tra passato e futuro, conservazione ed innovazione.

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