Luciano, Adriana (2020) La valutazione della qualità abitativa per la popolazione anziana. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | La valutazione della qualità abitativa per la popolazione anziana |
Creators: | Creators Email Luciano, Adriana adriana.luciano@unina.it |
Date: | 13 March 2020 |
Number of Pages: | 199 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Ingegneria Civile, Edile e Ambientale |
Dottorato: | Ingegneria dei sistemi civili |
Ciclo di dottorato: | 32 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Papola, Andrea papola@unina.it |
Tutor: | nome email Polverino, Francesco UNSPECIFIED Federica, Pascale UNSPECIFIED |
Date: | 13 March 2020 |
Number of Pages: | 199 |
Keywords: | Housing, Ageing in place, Quality indicator |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/10 - Architettura tecnica |
Date Deposited: | 19 Mar 2020 16:46 |
Last Modified: | 05 Nov 2021 11:48 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13214 |
Collection description
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno che sta modificando l’assetto demografico mondiale. L’Italia si troverà ad affrontare questa importante sfida da capofila diventando, secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, il quarto paese al mondo per numero di anziani nel 2050. In vista del grande numero di over-sessantacinquenni che comporranno la popolazione, si pone il problema di provvedere alla fornitura di idonei spazi di cura e di assistenza oltre a quelli istituzionali insufficienti a esaurire le crescenti richieste. In molti paesi si stanno diffondendo nuovi modelli di assistenza che trovano nella dimensione abitativa il proprio presupposto implementato da numerosi altri servizi di cura e di sostegno alla persona. Ciò che sta alla base di tale modelli è l’accezione del tutto contemporanea del concetto di anzianità che non corrisponde più ad uno stato di inefficienza fisica e mentale associato alla malattia, bensì ad una fase del processo biologico universale di pari valore delle altre. La ricaduta di tale assunzione sull’ambiente costruito è che la vecchiaia non necessita di spazi costruiti ad hoc bensì di spazi che, seguendo i principi della progettazione universale, si adeguino durante il corso della vita alle mutevoli esigenze di chi li abita. Scopo della ricerca è l’individuazione dei requisiti dell’ambiente domestico che consentono l’ageing in place, inteso come l’invecchiamento sano e attivo di un individuo nella propria abitazione. Tali criteri derivano dal confronto tra i principi dell’age-friendliness condivisi a livello internazionale, i bisogni della popolazione anziana e il parere di esperti. La ricerca propone, quindi, un inedito sistema di misurazione della qualità dell’ambiente domestico che, attraverso un indicatore complesso, traduce in un giudizio sintetico la capacità dell’abitazione di accogliere le esigenze della vecchiaia. L’indicatore ha lo scopo di guidare i tecnici nella progettazione degli interventi sugli edifici esistenti o su quelli di nuova costruzione. Esso, inoltre, consente agli stakeholders di valutare il patrimonio immobiliare secondo un linguaggio comune attraverso il quale fissare obiettivi e monitorare gli effetti delle misure proposte. Lo studio, infine, fornisce uno strumento digitale attraverso cui operare la rilevazione della qualità abitativa: tale applicativo si presta a essere facilmente impiegato da tutti coloro che vogliono approfondire gli aspetti dell’age-friendliness di un’abitazione, ivi compresi i residenti.
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