UNSPECIFIED (2024) Comunicare il patrimonio museale : tecnologie digitali per l’esperienza museale dei capolavori del MANN. UNSPECIFIED. FedOA - Federico II University Press, Napoli.
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Item Type: | Monograph (UNSPECIFIED) |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Comunicare il patrimonio museale : tecnologie digitali per l’esperienza museale dei capolavori del MANN. |
Autore/i: | [Italiano]: Alessandra Pagliano è professore associato al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Insegna Applicazioni di Geometria descrittiva e Tecniche avanzate della rappresentazione. Ha pubblicato numerosi scritti e monografie sui temi del rilievo e della valorizzazione del Patrimonio culturale mediante le tecnologie digitali, sui temi delle illusioni geometriche, della scenografia teatrale, della genesi della forma nelle architetture di Oscar Niemeyer e sulla gnomonica. Ha restaurato gli orologi solari della Certosa di San Martino a Napoli e del Real sito di Carditello a San Tammaro./[English]: Alessandra Pagliano is associate professor at the Department of Architecture, University of Naples Federico II. She teaches Applications of Descriptive Geometry and Advanced Representation Techniques. She has published numerous papers and monographs on the topics of survey and enhancement of cultural heritage using digital technologies, on the topics of geometric illusions, theatrical scenography, on the genesis of shape in Oscar Niemeyer's architecture, and on Gnomonics. She has restored the sundials of the Charterhouse of San Martino in Naples and the Royal Site of Carditello in San Tammaro. |
Editors: | Editors Email Pagliano, Alessandra UNSPECIFIED |
Date: | 8 April 2024 |
Number of Pages: | 18 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Original publication URL: | http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres... |
Nazione dell'editore: | Italia |
Place of Publication: | Napoli |
Publisher: | FedOA - Federico II University Press |
Date: | 8 April 2024 |
Series Name: | Oltre l'accessibilità. Patrimonio Culturale for All |
ISBN: | 978-88-6887-226-7 |
Number of Pages: | 18 |
Keywords: | digital storytelling; illustrazione; digital twin; tecnologie digitali; animazione; patrimonio culturale; video-tour; musei; accessibilità; inclusione; design for all; digital storytelling; digital illustration; digital twin; digital technologies; animation; cultural heritage; video tours; museums; accessibility; inclusion; design for all. |
NBN (National Bibliographic Number): | urn:nbn:it:unina-29951 |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/18 - Storia dell'architettura |
Access rights: | Open access |
Date Deposited: | 09 Apr 2024 08:07 |
Last Modified: | 09 Apr 2024 08:21 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15250 |
DOI: | 10.6093/978-88-6887-226-7 |
Collection description
[Italiano]: La digitalizzazione ha avuto un impatto profondo sul modo in cui rappresentiamo, comunichiamo e dunque gestiamo oggi il patrimonio culturale, sia online che in presenza; contemporaneamente, il sempre più immediato e veloce trasferimento di contenuti audio e video ha reso possibile la produzione di storie più attraenti per il pubblico. Di conseguenza, l’evoluzione delle risorse tecnologiche digitali a disposizione dei narratori ha influenzato la forma delle narrazioni stesse. Le nuove tecnologie multimediali, come gli ipertesti e i materiali grafici ed audiovisivi, possono oggi essere integrate nella narrazione, introducendo concetti innovativi e stimolando l’interesse, dando così vita a nuove culture mediali. Nell’era digitale dello streaming, la fruizione di contenuti audiovisivi è senza precedenti, offrendo opportunità non solo per i creatori ma anche per il pubblico. Questo scenario favorisce la possibilità di offrire contenuti personalizzati, calibrati sulle diverse e specifiche fasce di utenza che caratterizzano l’attuale pubblico interessato ai beni culturali. Tale approccio consente di creare narrazioni su misura, massimizzando l’impatto culturale ed emotivo. A partire dall’ultima decade si è diffuso velocemente una nuova modalità di narrazione denominata digital storytelling, ovvero il narrare in ambiente digitale, una metodologia didattica che si configura come un vero e proprio sistema comunicativo basato sul racconto di storie attraverso i multimedia e che potenzia le capacità espressive e comunicative della tradizionale narrazione attraverso la versatilità delle Information and Communication Technologies (ICT). I fattori di maggior successo che caratterizzano il digital storytelling sono una narrazione che pone al centro il fruitore, al quale vengono rivolte domande attraverso una voce narrante che richiede continuamente una forma di coinvolgimento interattivo, effetti visivi e sonori, una colonna sonora adeguata, immagini di forte impatto emotivo e un ritmo mai noioso nella narrazione. Il progetto “I capolavori del Mann” è dunque nato con l’obiettivo di sperimentare in nuove forme espressive per la comunicazione del patrimonio museale mediante gli strumenti digitali: basato sulle potenzialità del digital storytelling sono stati realizzati circa 30 video educativi che adottano tecniche digitali di rilievo per la digitalizzazione dei beni, della rappresentazione, dell’illustrazione, dell’animazione e del video-editing allo scopo di migliorare l'esperienza del visitatore, rendendola accattivante grazie all’impatto emotivo degli elementi visivi a supporto della narrazione e coinvolgente attraverso l'interazione del pubblico con personaggi disegnati come guide, che pongono domande, incoraggiano l'osservazione, stimolano la formulazione di ipotesi e narrano aneddoti, storie e curiosità sulle opere in modo informale. La scelta dei video come mezzo comunicativo è basata sulla volontà di attivare durante l’esperienza museale in presenza l’apprendimento attivo e il coinvolgimento. Il progetto dei video-tour, da visualizzarsi in presenza di ciascun bene, nel museo, utilizzando il semplice smartphone personale del visitatore, nasce dalla volontà di sviluppare la capacità di osservazione del fruitore. L’utente può dunque osservare i video in prossimità del bene museale, che ne evidenziano graficamente (e mediante animazioni digitali) le forme, le geometrie, le proporzioni e i dettagli iconografici per essere poi in grado di riconoscerli autonomamente sull’opera d’arte. È un percorso di apprendimento prima e poi di scoperta che rafforza e riceve narrazioni mediante il digital storytelling dei video e consolida le nozioni ricevute con l’esperienza fisica ed emotiva dell’osservazione e del riconoscimento consapevole. Con l'obiettivo di garantire l'accessibilità al pubblico più ampio possibile, la progettazione di due percorsi ha preso in considerazione anche i bambini con esigenze speciali, ovvero i piccoli visitatori nati con deficit cognitivi, in particolare disturbi dello spettro autistico, per i quali sono state sperimentate nuove modalità di fruizione in realtà virtuale./[English]: Digitization has had a profound impact on the way we represent, communicate, and therefore manage cultural heritage today, both online and in-presence; at the same time, the increasingly immediate and faster transfer of audio and video contents has made possible the production of stories that are more appealing to the audience. Consequently, the evolution of digital technologies available to storytellers has influenced the form of the narratives themselves. New multimedia technologies, such as hypertexts and graphic and audiovisual materials, can today be integrated into the storytelling, introducing innovative concepts and stimulating interest, thus giving rise to new media cultures. In the digital age of streaming, the enjoyment of audiovisual content is unprecedented, offering opportunities not only for creators but also for audiences. This scenario encourages the possibility of offering customized contents, tailored to the diverse and specific audiences that characterize the current public interested in cultural heritage. This approach makes it possible to create tailored narratives, maximizing cultural and emotional impact. Since the last decade, a new mode of storytelling called digital storytelling, or storytelling in the digital environment, has been spreading rapidly, a true communicative system based on storytelling through multimedia, which enhances the expressive and communicative capabilities of traditional storytelling through Information and Communication Technologies (ICT). The most successful elements that characterize the digital storytelling are a storytelling that places the user at the center, who is asked questions through a narrative voice that continually requires an engagement interaction visual and sound effects, an appropriate soundtrack, images with strong emotional impact, and a pace that is never boring. The "Masterpieces of the Mann" project was thus created with the aim of experimenting with new forms of expression for the communication of museum heritage using digital tools: based on the potential of digital storytelling, about 30 educational videos have been produced which adopt relevant digital techniques for the digitization of assets, representation, illustration, animation and video-editing with the aim of enhancing the visitor experience, making it engaging through the emotional impact of the visual elements supporting the narrative and engaging through audience interaction with characters drawn as guides, who ask questions, encourage observation, stimulate hypothesis formulation and tell anecdotes, stories and trivia about the works in an informal way. The decision to use videos as the communicative medium is based on the desire to activate active learning and engagement during the in-person museum experience. The design of the four video tours, to be viewed in the presence of each asset, in the museum, using the visitor's simple personal smartphone, stems from the desire to develop the user's observation skills. Thus, the viewer can observe the videos near the museum asset, which graphically (and through digital animations) highlight its shapes, geometries, proportions and iconographic details to then be able to recognize them independently on the artwork. It is a path of learning first and then discovery that reinforces and receives narratives through the digital storytelling of the videos and consolidates the received notions with the physical and emotional experience of conscious observation and recognition. With the aim of ensuring the accessibility to the widest possible audience, the design of two pathways also took into consideration children with special needs, i.e., young visitors born with cognitive deficits, particularly autism spectrum disorders, for whom new ways of fruition in virtual reality were tested.
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