Greco, Adelaide (2006) Esame TC nella displasia dell’anca del cane. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Esame TC nella displasia dell’anca del cane
Autori:
AutoreEmail
Greco, Adelaide[non definito]
Data: 2006
Tipo di data: Pubblicazione
Numero di pagine: 103
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze cliniche veterinarie
Dottorato: Scienze cliniche e farmaco-tossicologiche veterinarie
Ciclo di dottorato: 18
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Persechino, Angelo[non definito]
Tutor:
nomeemail
Brunetti, Arturo[non definito]
Data: 2006
Numero di pagine: 103
Parole chiave: Tomografia computerizzata, Articolazione coxo-femorale, Esame radiografico
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > VET/09 - Clinica chirurgica veterinaria
Depositato il: 01 Ago 2008
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:23
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/757
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/757

Abstract

Introduzione: scopo di questo lavoro è stata la messa a punto di un protocollo diagnostico di tomografia computerizzata (TC) per la valutazione della Displasia dell’anca del cane (DAC). Abbiamo paragonato due diversi posizionamenti del cane e definito quale tra gli indici morfometrici proposti in letteratura fosse più utile per valutare il grado di lassità dell’articolazione coxofemorale. Materiali e metodi. Per valutare la possibile lussazione dorso-laterale della testa del femore, 13 cani risultati negativi al convenzionale esame Rx per la DAC sono stati sottoposti ad esame TC (GE Pace Plus), sia nel decubito dorsale con arti posteriori iperestesi (AI), sia nel decubito dorsale con arti perpendicolari al lettino (AP). Sugli studi tomografici sono state eseguite delle valutazioni qualitative sul grado di lassità evidenziabile nei due posizionamenti, e delle misurazioni morfometriche dell’articolazione coxo-femorale : Angolo della superficie lunata (AL), Angolo di copertura acetabolare (CA), angolo di ventro-versione acetabolare (AA). I valori delle misurazioni morfometriche ottenute nei due posizionamenti sono stati messi a confronto mediante il test statistico di ANOVA per evidenziare differenze significative tra i due decubiti. Risultati e discussioni: Lassità articolare era evidente in 5/26 (19,2%) articolazioni coxo-femorali nelle scansioni eseguite su soggetto posizionato con gli arti posteriori iperestesi e in 15/26 (57,7%) articolazioni nelle scansioni eseguite su soggetto con arti posteriori perpendicolari. Nei soggetti considerati non displasici i valori erano: AI – CA = 11,3 (±2,4); AP - CA=11,5 (±5); AI-AL=13,6 (±5,3); AP-AL= 13,1 (±4,4); AI-AA = 26,7 (±5,2); AP-AA= 29,5 (±4,1). Nei soggetti displasici i valori erano: : AI – CEA = 3,9 (± 6); AP - CA= -7,1(±7,2); AI-AL=20,7 (±5,6); AP-AL= 21,3 (±5,7); AI-AA = 23,71 (±3,2); AP-AA= 24,3 (±3,9). Il test di ANOVA mostra una differenza statisticamente significativa tra le misure del CA nei soggetti displasici, e nei valori dell’AA nei soggetti considerati non displasici. I risultati del nostro studio dimostrano che il posizionamento in decubito dorsale con arti perpendicolari, è il migliore nell’evidenziare la lassità articolare nella DAC. Questo posizionamento è inoltre facile da attuare e non richiede particolari accorgimenti.

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