Di Serafino, Luigi (2011) Effetti dell’accesso vascolare arterioso, in procedure endovascolari, sulla funzione endoteliale digitale periferica. Dott. Luigi. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Effetti dell’accesso vascolare arterioso, in procedure endovascolari, sulla funzione endoteliale digitale periferica. Dott. Luigi
Autori:
AutoreEmail
Di Serafino, Luigiluigi.diserafino@unina.it
Data: 29 Novembre 2011
Numero di pagine: 47
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina clinica e scienze cardiovascolari e immunologiche
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 24
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Marone, Giannimarone@unina.it
Tutor:
nomeemail
Esposito, Giovanniespogiov@unina.it
Data: 29 Novembre 2011
Numero di pagine: 47
Parole chiave: EndoPAT, Endoscore, IMR, Angiografia Coronarica
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/11 - Malattie dell'apparato cardiovascolare
Depositato il: 06 Dic 2011 13:53
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:48
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8729
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/8729

Abstract

Introduzione: Scopo di questo studio è stato quello di verificare se, in pazienti sottoposti a cateterismo cardiaco, la funzione del microcircolo digitale, post procedurale, fosse ridotta nei pazienti sottoposti ad accesso radiale rispetto a quelli sottoposti ad accesso femorale. Inoltre, è stata ricercata l’eventuale stretta correlazione tra disfunzione microvascolare periferica e quella miocardica, e valutato il ruolo predittivo dell’Endoscore nell’identificazione dei pazienti affetti da malattia aterosclerotica coronarica. Metodi e Risultati: Sono stati arruolati 38 pazienti (19 con accesso radiale e 19 con accesso femorale), la cui funzione endoteliale digitale è stata studiata in tre diverse occasioni: a) prima dello studio angiografico coronarico (Baseline), b) 24 ore dopo accesso vascolare (24h post procedura) e c) a 30 giorni di follow up (Follow Up). Dopo accesso radiale, a 24 ore dalla procedura, sia i valori di Endoscore che quelli di RHI erano significativamente ridotti rispetto ai valori di base (Endoscore: 0.26 + 0.19 vs 0.41 + 0.28, p = 0.02; RHI: 1.72 + 0.35 vs 1.94 + 0.39, p = 0.02), a differenza di quanto osservato nel gruppo di pazienti con accesso femorale (Endoscore: 0.46 + 0.39 vs 0.44 + 0.34, p = 0.76; RHI: 2.06 + 0.70 vs 2.07 + 0.67 p = 0.94). Tale disfunzione microvascolare, molto più evidente nei pazienti che, di base, presentavano una normale funzione, migliora spontaneamente dopo 30 giorni, ed è dipendente dalle variabili procedurali e dal processo infiammatorio loco-regionale determinato dall’accesso percutaneo. Inoltre, mentre il solo RHI è significativamente inversamente correlato con l’Indice di Resistenza Miocardica (IMR), entrambi lo sono con lo score di Bogaty, che valuta l’estensione della malattia aterosclerotica coronarica. Conclusioni: L’accesso radiale riduce significativamente la funzione microvascolare periferica. Tale danno è strettamente dipendente dal tipo di materiale impiegato e dai tempi procedurali e migliora spontaneamente dopo 30 giorni. Inoltre, la stretta correlazione tra gli indici di disfunzione del microcircolo periferico e l’indice di resistenza miocardica e l’estensione della malattia aterosclerotica coronarica, incoraggia lo studio della funzione microvascolare periferica, anche nella pratica clinica, nella stratificazione del rischio cardiovascolare.

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