Lanzi, Gianluca
(2011)
Le valutazioni nelle politiche di sicurezza urbana per lo sviluppo sostenibile delle città.
[Tesi di dottorato]
(Unpublished)
Item Type: |
Tesi di dottorato
|
Lingua: |
Italiano |
Title: |
Le valutazioni nelle politiche di sicurezza urbana per lo sviluppo sostenibile delle città |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Lanzi, Gianluca | gianluca.lanzi@unina.it |
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Date: |
30 November 2011 |
Number of Pages: |
189 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Conservazione dei beni architettonici ed ambientali |
Scuola di dottorato: |
Architettura |
Dottorato: |
Metodi di valutazione per la conservazione integrata del patrimonio architettonico, urbano e ambientale |
Ciclo di dottorato: |
24 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
---|
Fusco Girard, Luigi | girard@unina.it |
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Tutor: |
nome | email |
---|
Coletta, Mario | coletta@unina.it | Acierno, Antonio | anaciern@unina.it |
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Date: |
30 November 2011 |
Number of Pages: |
189 |
Uncontrolled Keywords: |
Sicurezza urbana; sostenibilità; valutazioni |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/22 - Estimo Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/21 - Urbanistica |
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Date Deposited: |
14 Dec 2011 09:25 |
Last Modified: |
15 Jul 2015 01:00 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/8943 |

Abstract
In Italia negli ultimi anni le politiche di sicurezza urbana tendono a determinare una conformazione degli spazi urbani sempre più esclusivi (bunkerizzazione) caratterizzati da barriere fisiche - che si trasformano rapidamente in barriere concettuali - e sempre meno “conviviali” ed inclusivi, aperti cioè alla frequentazione e alla coesione sociale. Di fronte a questa deriva securitaria che determina nuove topografie segregative sociali e rappresenta un esplicito allontanamento dai principi dello sviluppo sostenibile di una città, quale può essere il ruolo delle valutazioni nella costruzione di politiche di sicurezza urbana?
La questione sicurezza in Italia è diventata ben presto un tema politico i cui orientamenti sono rivolti verso la repressione e l’ordine pubblico. In Francia già dal 1995 il Code de l’Urbanisme all’art. 111-3-1 ha sottolineato invece la necessità di inserire il tema della sicurezza urbana nelle trasformazioni del territorio, ponendo le basi della prevenzione della criminalità nell’urbanistica e nell’edilizia con l’obbligo di uno studio di sicurezza pubblica (étude de sûreté et de sécurité pubblique).
Un recente studio del Forum Europeo sulla Sicurezza Urbana ha posto l’accento sulla possibilità o meno di valutare le politiche di sicurezza. Se valutare significa “dedurre in modo argomentato una graduatoria di priorità tra alternative” dall’analisi delle diverse esperienze in campo valutativo condotte in Italia e in Europa è emerso che ciò che viene praticato è generalmente un audit interno: esso misura ciò che è stato realizzato rispetto alle intenzioni iniziali ed ai mezzi impiegati. La valutazione, al contrario inizia quando si misura non ciò che è stato fatto ma la conseguenza, l’impatto che ha avuto questa azione su un obiettivo prefissato, una popolazione o un territorio. Le sperimentazioni in campo valutativo analizzate sono in grado di fornire un supporto alle decisioni di politica pubblica in relazione a possibili interventi da effettuare e comportano sempre un confronto – implicito o esplicito – tra più alternative; nel caso in cui vi è una sola opzione di intervento il risultato ottenuto permette di verificare se la stessa è preferibile al lasciare immutata la situazione attuale.
I Paesi Bassi stanno lavorando sull’analisi costi-benefici nella prevenzione della criminalità, proponendo un metodo semplificato che può fornire la base per la costruzione di un più rigoroso programma di valutazione.
I casi europei analizzati mostrano che le valutazioni nelle politiche di sicurezza urbana risultano orientate su aspetti prevalentemente finanziari riferiti alla sola prevenzione della microcriminalità ignorando le componenti urbanistiche, sociali, percettive, antropologiche e culturali della sicurezza urbana.
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