Triggianese, Angelo (2013) Epifanie della visione. Geometrie e interpretazioni delle trascrizioni anamorfiche. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Epifanie della visione. Geometrie e interpretazioni delle trascrizioni anamorfiche.
Autori:
AutoreEmail
Triggianese, Angeloangelotriggianese@libero.it
Data: 28 Marzo 2013
Numero di pagine: 304
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Configurazione ed attuazione dell'architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Rilievo e rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente
Ciclo di dottorato: 25
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Florio, Riccardoriflorio@unina.it
Tutor:
nomeemail
Pagliano, Alessandrapagliano@unina.it
Data: 28 Marzo 2013
Numero di pagine: 304
Parole chiave: anamorfosi; geometria descrittiva; percezione; rappresentazione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/17 - Disegno
Depositato il: 12 Apr 2013 15:51
Ultima modifica: 23 Lug 2014 07:17
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9185
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/9185

Abstract

Epifanie, ovvero “manifestazioni”, disvelamenti simbolici, allusivi di significati più profondi o comunque differenti da quelli che la concretezza della materia porta normalmente con sè, immagini da ricercare e ricostruire nella propria mente in funzione di una particolare e volontaria interazione con la tridimensionalità delle forme: enigmi da risolvere o inganni a cui cedere? La presente ricerca ha l’obiettivo di indagare quelle forma di espressione artistica che, nonostante il loro essere nel mondo, e quindi il loro necessario legame con i luoghi e le architetture concrete, abbiano come fine ultimo la percezione illusoria da parte dell’osservatore. La visione diventa, quindi, quell’atto volontario in cui non solo si acquisiscono informazioni casuali, ma addirittura quell’atto con cui si contribuisce alla costruzione della realtà: un mondo proprio che, dalle suggestioni esterne, si trasferisce direttamente nella mente di chi guarda, attraverso una razionale elaborazione del cervello. All’interno delle molteplici forme espressive di carattere illusorio, si presterà particolare attenzione alle anamorfosi, strumento di trascrizione non solo formale ma anche simbolica.

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