Abignente, Irene (2014) Legislazione e contrattazione collettiva nella tutela del diritto al lavoro. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Legislazione e contrattazione collettiva nella tutela del diritto al lavoro
Autori:
AutoreEmail
Abignente, Ireneireneabignente@gmail.com
Data: 28 Marzo 2014
Numero di pagine: 216
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Giurisprudenza
Scuola di dottorato: Scienze giuridico-economiche
Dottorato: Diritto pubblico e costituzionale
Ciclo di dottorato: 26
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Cariola, Agatino[non definito]
Tutor:
nomeemail
Cocozza, Vincenzo[non definito]
Cappuccio, Laura[non definito]
Data: 28 Marzo 2014
Numero di pagine: 216
Parole chiave: Sistema fonti del diritto - diritto al lavoro
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/08 - Diritto costituzionale
Depositato il: 08 Apr 2014 06:23
Ultima modifica: 20 Mag 2017 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/9717

Abstract

Il lavoro di tesi che si presenta è dedicato all’analisi delle recenti evoluzioni subite dal peculiare sistema delle fonti di diritto del lavoro e a una riflessione sul ruolo che la legge è chiamata a svolgere in un’epoca caratterizzata da un crescente pluralismo istituzionale e normativo. L’interesse per tale tema nasce dall’osservazione critica dell’inevitabile intreccio tra la politica del lavoro e la tutela del lavoratore. Se, con ogni evidenza, si tratta di un intreccio inevitabile è altrettanto vero che questa relazione si è progressivamente problematizzata, giungendo, negli ultimi periodi, ad esprimere una certa sproporzione a danno dei diritti dei lavoratori. Sempre di più, infatti, le scelte di politica del lavoro mostrano di trovare fondamento in esigenze economiche di produttività e di competitività sul mercato internazionale. Contemporaneamente e in maniera inversamente proporzionale, gli strumenti di tutela dei diritti dei lavoratori sembrano abbandonare progressivamente la sede legislativa e di contrattazione collettiva nazionale preferendo soluzioni aziendali o addirittura individuali. Ma se la fonte contrattuale sembra, a prima vista, quella più vicina ai lavoratori e, quindi, quella meglio capace di raccoglierne le istanze e gli interessi, essa paga lo scotto di una eccessiva localizzazione che provoca un inevitabile abbassamento dei livelli essenziali di tutela del diritto al lavoro, giungendo ad intaccare quel nucleo incomprimibile di garanzia delle posizioni individuali. All’esito del lavoro di ricerca si offre, pertanto, una proposta di ordine prescrittivo volta a recuperare un ruolo primario in capo alla legge, per consentire a questa fonte di evitare gli straripamenti più evidenti posti in essere dalla contrattazione collettiva di prossimità; con la convinzione che la teoria delle fonti non abiti un empireo distante e avulso nell’ambito del diritto costituzionale ma che debba, di contro, essere reinterpretata in un’ottica rights based, dove la tutela dell’effettività dei diritti abbia la meglio su prospettive vuotamente formalistiche, pur nel rispetto dei principi che sorreggono l’impianto ordinamentale complessivo e che presiedono alla soluzione delle antinomie normative.

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