Frattini, Paola (2006) Determinazione dei valori Baseline e Background degli elementi metallici nei suoli vulcanici dell’Isola di Ischia. [Tesi di dottorato] (Unpublished)

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Item Type: Tesi di dottorato
Resource language: Italiano
Title: Determinazione dei valori Baseline e Background degli elementi metallici nei suoli vulcanici dell’Isola di Ischia
Creators:
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Frattini, Paola
UNSPECIFIED
Date: 2006
Date type: Publication
Number of Pages: 322
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Department: Geofisica e vulcanologia
Dottorato: Scienze della Terra
Ciclo di dottorato: 18
Coordinatore del Corso di dottorato:
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Ciampo, Giuliano
UNSPECIFIED
Tutor:
nome
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De Vivo, Benedetto
UNSPECIFIED
Date: 2006
Number of Pages: 322
Keywords: Background, Baseline, Suoli vulcanici
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 04 - Scienze della terra > GEO/08 - Geochimica e vulcanologia
Date Deposited: 31 Jul 2008
Last Modified: 30 Apr 2014 19:24
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/1004
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/1004

Collection description

Il presente lavoro è teso a sviluppare una cartografia geochimico-ambientale dei suoli vulcanici dell’isola di Ischia (Napoli). Si è posta particolare attenzione, oltre che alla rappresentazione spaziale della distribuzione di 34 elementi e della radioattività naturale nei suoli residuali dell’isola, alla determinazione dei valori del tenore di fondo attuale (baseline) e naturale (background) (Salminen & Gregorauskiene, 2000). Ai fini della determinazione dei valori background/baseline e dell’individuazione della soglia di anomalia, sono stati applicati alla popolazione dei dati raccolti durante la Fase I di campionatura (198 campioni di suolo residuale superficiale distribuiti uniformemente sull’isola) sia metodi di statistica classica che metodi innovativi di rappresentazione cartografica realizzata mediante elaborazione frattale dei dati. A questo scopo si è rivelata estremamente utile l’applicazione di una nuova metodologia per l’elaborazione dei dati; applicando un software specifico che utilizza i principi della geometria frattale (GeoDAS 2001; Lima et al., 2003b; Cicchella et al., 2005) e avvalendosi, inoltre, di informazioni vulcanologiche, geochimiche, litologiche, ambientali, antropiche, è stato possibile separare, per ogni elemento investigato, i valori baseline/background da quelli anomali. In aggiunta al monitoraggio dei suoli dell’isola di Ischia realizzato attraverso la prima fase di campionatura (Fase I) e di elaborazione cartografica geochimico-ambientale, è stata applicata una seconda metodologia di indagine per la determinazione dei valori di fondo naturale (background) di 34 elementi nei suoli. Sono stati infatti analizzati e comparati i contenuti di elementi metallici in campioni di suolo superficiale (orizzonte A o top soil) e profondo (orizzonte C o bottom soil) prelevati (Fase II) in “aree critiche” in cui sono stati riscontrati, grazie alla realizzazione della cartografia geochimica-ambientale dei suoli superficiali, valori anomali per diversi elementi; in tali punti è stato ritenuto infatti idoneo investigare per comprendere in che misura l’azione antropica si sia sovrapposta alle condizioni geoambientali del territorio contribuendo a determinare l’arricchimento di elementi tossici nei suoli (McMartin et al., 2002). L’utilizzo di questo secondo metodo per l’individuazione dei valori background/baseline è stato inoltre utile per avere una ulteriore conferma della validità dell’analisi frattale dei dati eseguita dal software GeoDAS. Si è posta particolare attenzione alla ricerca di metodologie innovative mirate all’individuazione dei tenori di fondo naturali in quanto la loro conoscenza in una determinata area è fondamentale per la corretta gestione del territorio ed un idoneo uso del suolo. A livello legislativo infatti, ed in particolare secondo il D.M. 471/1999, la valutazione dello stato di contaminazione dei suoli richiede che si determinino le concentrazioni dei tenori di fondo (backgrounds) degli elementi chimici per un dato territorio, in quanto essi variano in modo consistente con la natura del substrato e con la situazione climatica. In assenza di tale conoscenza la mera applicazione di interventi di messa in sicurezza e/o di bonifica del territorio, laddove venissero superati i limiti di tolleranza dettati dall’allegato 1 del suddetto D.M., potrebbe rivelarsi infatti fallace e lesiva per le potenzialità produttive e di sviluppo del territorio.

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