Cassese, Salvatore (2015) Ruolo prognostico della restenosi in 10,004 pazienti sottoposti a controllo angiografico di routine dopo stenting coronarico. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Ruolo prognostico della restenosi in 10,004 pazienti sottoposti a controllo angiografico di routine dopo stenting coronarico
Autori:
AutoreEmail
Cassese, Salvatoresalvatorecassese@libero.it
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 34
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze Biomediche Avanzate
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Marone, Giannimarone@unina.it
Tutor:
nomeemail
Cirillo, Plinio Lorenzo[non definito]
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 34
Parole chiave: angiografia; malattia coronarica; restenosi; morte
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/11 - Malattie dell'apparato cardiovascolare
Depositato il: 08 Apr 2015 09:48
Ultima modifica: 29 Set 2015 14:45
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10331
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10331

Abstract

Scopi: Il controllo angiografico di routine è uno strumento ad alta sensibilità per valutare la restenosi dopo stenting coronarico. Ciononostante il ruolo prognostico della restenosi rimane controverso. Il presente studio valuta l'impatto delle restenosi sulla mortalità a 4 anni in pazienti sottoposti a controllo angiografico di routine dopo stenting coronarico. Metodi e Risultati: Sono stati studiati tutti i pazienti con controllo angiografico di routine a 6-8 mesi dopo impianto di stent coronarico per lesioni de novo dal 1998 al 2009 in due Centri ad alto volume a Monaco di Baviera, Germania. La restenosi è stata definita come una stenosi ≥50% del diametro del vaso coronarico nell'area direttamente coperta dallo stent o nei 5 mm di segmento vascolare prossimale e distale ai margini dello stent. L'endpoint principale è la mortalità a 4 anni. Lo studio ha incluso 10,004 pazienti con 15,004 lesioni trattate. Un totale di 2,643 (26.4%) pazienti ha presentato una restenosi al follow-up angiografico. Si sono osservati 702 decessi durante il follow-up: 218 decessi tra i pazienti con restenosi e 484 decessi tra i pazienti senza restenosi (hazard ratio – HR; [intervallo di confidenza – CI al 95%], 1.19; [1.02 - 1.40]; p= 0.03). All'analisi multivariata condotta secondo il modello degli hazard proporzionali di Cox, la restenosi al controllo angiografico predice la mortalità a 4 anni (HR 1.23; [95% CI 1.03 - 1.46]; p= 0.02). Altri predittori associati a più elevata mortalità a 4 anni sono l'età (per ogni incremento di 10 anni, HR 2.34; [95% CI 2.12 - 2.60]; p< 0.001), il diabete mellito (HR 1.68; [95% CI 1.41 - 1.99]; p< 0.001), l'abitudine al fumo (HR 1.39; [95% CI 1.09 - 1.76]; p= 0.01) e la frazione di eiezione ventricolare sinistra (per ogni riduzione del 5%, HR 1.39; [95% CI 1.31 - 1.48]; p< 0.001). Conclusioni: In quest'ampia casistica di pazienti, l'evidenza di restenosi al controllo angiografico di routine dopo stenting coronarico predice la mortalità a 4 anni.

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