Notturno, Gabriella
(2015)
Valutazione e programmazione. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale in Campania.
[Tesi di dottorato]
Item Type: |
Tesi di dottorato
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Resource language: |
Italiano |
Title: |
Valutazione e programmazione. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale in Campania |
Creators: |
Creators | Email |
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Notturno, Gabriella | gabrinott@gmail.com |
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Date: |
31 March 2015 |
Number of Pages: |
183 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Scienze Sociali |
Scuola di dottorato: |
Scienze sociali |
Dottorato: |
Sociologia e ricerca sociale |
Ciclo di dottorato: |
27 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
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Morlicchio, Enrica | enmorlic@unina.it |
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Tutor: |
nome | email |
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Gambardella, Dora | UNSPECIFIED |
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Date: |
31 March 2015 |
Number of Pages: |
183 |
Keywords: |
valutazione; programmazione; apprendimento; coesione; Fondi Strutturali |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 14 - Scienze politiche e sociali > SPS/07 - Sociologia generale |
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Date Deposited: |
10 Apr 2015 10:57 |
Last Modified: |
03 Jun 2018 01:00 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10347 |
DOI: |
10.6093/UNINA/FEDOA/10347 |
Collection description
Questo lavoro di ricerca si iscrive in un progetto innovativo e sperimentale che è quello del Dottorato in Azienda, misura che ha previsto lo svolgimento di parte del percorso formativo presso una piccola media impresa del territorio campano che ha affiancato il tutoraggio universitario negli anni di formazione dottorale.
Gran parte della letteratura internazionale (Furubo et al 2002; Wollman 2002; Toulemonde 2000) e nazionale (Stame 2002; Lippi 2007; La Spina, Espa 2011) è unanime nel riconoscere alle spinte comunitarie un ruolo cruciale nella diffusione della pratica valutativa in Europa. Tuttavia alcune comparazioni internazionali tendono a sottovalutare le diversità nelle pratiche valutative innescate dall'Europa tra i diversi territori (Stern 2009) finendo per associare, in modo generalista, la diffusione dell'attività valutativa data dagli obblighi europei allo sviluppo di una cultura della valutazione in grado di stimolare apprendimento.
Il lavoro analizza i meccanismi di funzionamento della valutazione nell'ambito della politica di coesione finanziata dai Fondi Strutturali, il ruolo rivestito dall'Europa nello sviluppo della valutazione, e le modalità di intervento della valutazione nel processo di programmazione del POR FESR Campania 2014-2020. In tal senso la prospettiva del Dottorato in Azienda ha rappresentato una occasione assolutamente favorevole per osservare il processo all'interno del contesto locale.
La documentazione empirica si compone di analisi dei documenti comunitari, nazionali e locali, interviste a testimoni privilegiati che hanno preso parte al processo di programmazione locale, osservazione strutturata condotta nel corso di riunioni di lavoro e nel più generale ambito lavorativo in Azienda.
Ciò che è emerso dall'analisi è che i meccanismi di funzionamento attraverso cui la valutazione è regolamentata, le modalità di intervento della valutazione nei processi decisionali e la più generale capacità istituzionale delle amministrazioni locali sono dimensioni rilevanti rispetto al tipo di attività di valutazione che verrà condotta le cui finalità, più che essere orientate alla produzione di conoscenza ed apprendimento, sembrerebbero essere imbrigliate in stringenti vincoli di spesa che non permetto di attingere a reali risultati di valutazioni ex post, in una logica programmatica fortemente orientata agli obiettivi, in indicatori non sempre in grado di cogliere l'andamento di programmi complessi come quelli attraverso i quali la politica di coesione viene implementata. Nel caso specifico della Regione Campania, l'analisi della documentazione empirica ha evidenziato, nei lavori di costruzione del POR FESR Campania 2014-2020, un processo decisionale dagli esiti altamente incerti e continuamente ridefinito sulla base di quanto stabilito tanto a livello comunitario che nazionale. Le modalità di intervento della valutazione sono apparse strettamente interconnesse ad una conformità con i dettami comunitari legati ad una logica lineare in base alla quale i programmi sono stati costruiti. Indipendentemente quindi dal numero di rapporti di valutazione prodotti, entro l'amministrazione regionale, l'analisi della documentazione empirica ha restituito evidenze circa l'identificazione della valutazione in una più generale logica di adempimento burocratico per rispondere ad un'esigenza di compliance e di rendicontazione economica.
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