Del Prete, Barbara (2015) Dal centro storico all'Historic Urban Landscape: la conservazione e la gestione delle città storiche in Italia della World Heritage List. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Dal centro storico all'Historic Urban Landscape: la conservazione e la gestione delle città storiche in Italia della World Heritage List
Autori:
AutoreEmail
Del Prete, Barbarabarbaradelprete@hotmail.it
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 380
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Storia e conservazione dei beni architettonici e del paesaggio
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Di Mauro, Leonardo[non definito]
Tutor:
nomeemail
Aveta, Aldo[non definito]
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 380
Parole chiave: UNESCO; paesaggio;conservazione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/19 - Restauro
Depositato il: 08 Apr 2015 10:21
Ultima modifica: 31 Mar 2018 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10424
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10424

Abstract

La ricerca analizza criticamente lo sviluppo dei concetti di conservazione e di valorizzazione delle città storiche, alla luce delle tendenze in atto a livello internazionale, ed individua gli approcci metodologici ed operativi che caratterizzano le attuali politiche di conservazione urbana, per definirne criticità e prospettive nel settore del restauro urbano. Quindi, partendo dalle acquisizioni teoriche raggiunte dalla disciplina del restauro, sono indagati anche gli aspetti più strettamente legati alla disciplina urbanistica da cui derivano scelte di pianificazione e gestione del territorio e quindi il futuro delle città e dei beni culturali che essa comprende. L'attenzione è, pertanto, prima rivolta al dibattito culturale che, nell'ambito della disciplina del restauro, si sta svolgendo a livello europeo e che sembra aver determinato una ridefinizione del sistema dei criteri e dei principi della conservazione delle città storiche. In particolare, sono svolte considerazioni sul concetto di Historic Urban Landscape, nuova definizione delineatasi negli anni recenti. Sono, poi, analizzati gli aspetti più significativi della pianificazione urbanistica e della conservazione del patrimonio dei beni culturali, immobili e del paesaggio, nell'ordinamento italiano. Sono, quindi, sviluppate alcune riflessioni sul Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004) e sui D. Lgs. n. 157 del 2006 e D. Lgs. n 63 del 2008 che hanno interessato numerose disposizioni contenute nella parte Terza del Codice dedicata al paesaggio. È nel 2008, infatti che con il 'decreto Rutelli', per il necessario adeguamento alle indicazioni interpretative offerte dalla Corte costituzionale anche in relazione alla nozione di paesaggio derivata dalla Convenzione Europea, è entrata nel nostro ordinamento una visione unitaria del contesto territoriale. Ma, come è noto, con la riforma al Titolo V della Costituzione del 2001 si è attribuito alle Regioni a statuto ordinario una potestà legislativa concorrente in materia di governo del territorio, pur rimanendo di competenza esclusiva dello Stato la funzione di indirizzo e coordinamento delle linee fondamentali nell'assetto e nella tutela del territorio (art. 117). Dunque, è stato necessario comprendere anche gli attuali orientamenti delle normative regionali. In particolare delle regioni Veneto, Toscana e Campania è compiuta un'attenta disamina delle Leggi in materia di governo del territorio che hanno emanato dopo la citata riforma Costituzionale e saranno analizzati i principali strumenti urbanistici regionali di cui si sono dotate. Infine, per approfondire simili problematiche, la ricerca analizza la situazione specifica dei Siti italiani inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità: ciò in considerazione del fatto che ai problemi che caratterizzano tutte le città storiche si aggiunge una particolare attenzione della Comunità internazionale che né ha riconosciuto l'eccezionalità. In particolare l'attenzione è rivolta ai siti UNESCO 'Venezia e la sua laguna', 'Centro storico di Firenze', 'Centro storico di Siena' e 'Centro storico di Napoli'. Dei siti scelti sono analizzati i Piani di Gestione per evidenziarne l'impostazione metodologica, gli aspetti positivi e gli eventuali limiti. I Piani esaminati sono poi confrontati con la strumentazione urbanistica vigente per il territorio in cui ricadono i Siti, ciò per comprendere se tali Piani sono solo un documento tecnico-amministrativo di risposta alle richieste dell'UNESCO, o se i loro contenuti integrandosi e/o interagendo con altri strumenti di governo del territorio, possano fornire opportunità per favorire la conservazione e lo sviluppo del Sito e del territorio esteso ad esso connesso. Sono state, inoltre, svolte indagini dirette nelle città individuate e di cui sono stati studiati gli strumenti di gestione e di sviluppo del territorio al fine di capire il loro stato di avanzamento per comprenderne eventualmente le loro difficoltà di attuazione. In conclusione, dopo aver approfondito il concetto di Paesaggio Storico Urbano, alla luce della evoluzione dei documenti internazionali e del quadro legislativo italiano, e dopo aver analizzato per alcune città italiane gli strumenti urbanistici previsti dalla legislazione nazionale e regionale nonché i 'Piani di Gestione' previsti dall'UNESCO sono riassunte in un capitolo conclusivo le potenzialità e i limiti di tali strumenti e sviluppate alcune considerazione sull'effettiva potenzialità di tali strumenti al fine di una concreta applicazione della conservazione integrata dei beni culturali.

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