Biancamano, Paolo Franco (2015) Supportare le Imprese Edili per la Tutela Attiva del Paesaggio Storico Urbano: il caso studio della "buffer zone" del sito UNESCO di Pompeii. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Supportare le Imprese Edili per la Tutela Attiva del Paesaggio Storico Urbano: il caso studio della "buffer zone" del sito UNESCO di Pompeii
Autori:
AutoreEmail
Biancamano, Paolo Francoing.pfb@gmail.com
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 229
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Scuola di dottorato: Architettura
Dottorato: Metodi di valutazione per la conservazione integrata, recupero, manutenzione e gestione del patrimonio architettonico, urbano ed ambientale
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Fusco Girard, Luigigirard@unina.it
Tutor:
nomeemail
Pinto, Maria Rita[non definito]
Viola, Serena[non definito]
Data: 31 Marzo 2015
Numero di pagine: 229
Parole chiave: Tutela attiva, paesaggio storico urbano, imprese settore edili
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
Depositato il: 04 Mag 2015 09:29
Ultima modifica: 08 Lug 2016 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10523
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10523

Abstract

La crisi congiunturale che ha colpito in particolar modo il mondo dell'impresa e delle aziende edili, ha determinato un esteso bisogno di innovazione delle procedure adoperate per permettere alle stesse di sopravvivere. Per tale motivo la formazione e la ricerca sono chiamate, attraverso appropriati approcci integrati e transdisciplinari, a supportare i processi decisionali, per favorire la definizione di nuovi modelli di sviluppo che prevedano l'uso efficiente delle risorse. Pertanto si può affermare che la stessa crisi ha funzione di catalizzare le diverse forze portatrici di interesse, quali sono il mondo imprenditoriale e il mondo accademico, per determinare metodi e strumenti innovativi. La modalità di ricerca definita come "dottorato in azienda", finanziato e promosso dalla Regione Campania, ha avuto lo scopo di contribuire al potenziamento dell'imprenditorialità, della creazione e crescita dello sviluppo locale attraverso la conoscenza scientifica universitaria. L'approccio innovativo al percorso metodologico di ricerca parte da una richiesta reale da parte delle imprese di definire strumenti e modelli per superare la crisi ambientale, sociale e soprattutto economica. Il percorso di ricerca è stata svolto presso l'ACEN (Associazione Costruttori Edili di Napoli) dove le attività hanno messo in evidenza il rapporto conflittuale tra le istanze di trasformazione e la tutela del paesaggio. La ricerca si focalizza in contesti in cui le imprese edili si confrontano con problemi di tutela (su tutti prolungamento dei tempi di rilascio dei permessi necessari e il rigetto delle pratiche presentate) causando immobilità e impossibilità ad intervenire sul territorio. I dati raccolti all'interno dell'ACEN hanno evidenziato la necessità di valutare in modo preliminare la fattibilità tecnica- economica degli interventi in relazione agli impatti e alla sostenibilità economica-sociale-ambientale. Obiettivo del lavoro di ricerca, che si colloca concettualmente all'interno della tutela e valorizzazione del paesaggio, in particolare secondo l'approccio Unesco al Paesaggio Storico Urbano (HUL), è quello di supportare la strutturazione di un percorso decisionale da parte degli imprenditori rivolto all'individuazione di diverse scelte strategiche ed operative alternative, per ridurre le incertezze e che presentano minori fattori di vulnerabilità negli interventi, per la gestione attraverso la tutela attiva (manutenzione, recupero, sviluppo), incrementando la convenienza a lungo termine, dei sistemi insediativi ricadenti in contesti territoriali dove persistono elevati conflitti tra il valore economico del paesaggio e quello ambientale-storico-culturale. La metodologia di analisi proposta combina un insieme di strumenti di supporto decisionale già esistenti adattandoli alle esigenze riscontrate, e attivato su sistema informativo, comprende schede di rilievo contenti tutte le informazioni necessarie ad avere un quadro di vulnerabilità multidimensionale dell'intervento da realizzare sulle aree interessate, come ad esempio informazioni tecniche (area, volume costruito, tipologia, destinazione d'uso, ecc…), la presenza di vincoli e tipologia, autorizzazioni necessarie, iter procedurale, tempi di realizzazione, stima dei costi di trasformazione, impatto ambientale e sociale/economico. La natura dello strumento è di tipo aperto con la possibilità di aggiungere implementazioni successive ed applicabile in una logica multiscalare. La ricerca è centrata sull'area definita come la "buffer zone del sito UNESCO di Pompei". L'area offre un elevato grado di complessità, con ampie aree industriali dismesse di proprietà di imprenditori ed aziende edili, e che esprime un paradosso in termini di valore, da un lato l'elevato valore storico-culturale, internazionalmente riconosciuto, del sito archeologico dell'antica Pompeii, dall'altro il diffuso degrado che ha compromesso il valore economico delle aree "extra moenia", che ha visto una notevole riduzione negli ultimi anni. L'applicazione del modello sull'area di studio restituisce l'attuale situazione, e quindi il livello di vulnerabilità degli interventi, generando diversi scenari e comparandoli al fine di individuare la convenienza ad applicare un modello di sviluppo basato sulla tutela attiva. Inoltre il modello, attraverso la comparazione di diverse strategie di intervento alla scala micro (non intervento, manutenzione, riqualificazione, recupero, trasformazione, demolizione, nuova costruzione) sulle aree più significative, permette agli imprenditori di valutare l'eventuale convenienza degli interventi in termini di mitigazione della vulnerabilità (economica, fisica/ambientale e sociale) ed orientare, già in fase programmatoria, le proprie scelte verso azioni compatibili sul paesaggio storico urbano. La ricerca, come risultato, perviene all'elaborazione di uno strumento multiscalare e applicabile su diverse realtà territoriali che hanno un grado di complessità elevato e su cui è difficile individuare le priorità di intervento. La prospettiva di ricerca per l'applicazione e la validazione del modello in altri contesti con un grado di complessità elevato per la gestione del paesaggio storico urbano, è incoraggiata dalla risposta positiva e dalla condivisione da parte dell'ACEN dei risultati del modello sul caso studio.

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