Improta, Nunzio (2015) La Malattia di Addison nel cane. [Tesi di dottorato]

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Item Type: Tesi di dottorato
Resource language: Italiano
Title: La Malattia di Addison nel cane
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Improta, Nunzio
dr.nunzioimprota@gmail.com
Date: 31 March 2015
Number of Pages: 101
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Department: Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche
Scuola di dottorato: Scienze veterinarie per la produzione e la sanità
Dottorato: Scienze cliniche e farmaco-tossicologiche veterinarie
Ciclo di dottorato: 27
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
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Ciaramella, Paolo
UNSPECIFIED
Tutor:
nome
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Gravino, Angelo Elio
UNSPECIFIED
Date: 31 March 2015
Number of Pages: 101
Keywords: Addison; Cane;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > VET/08 - Clinica medica veterinaria
Date Deposited: 13 Apr 2015 07:51
Last Modified: 12 Oct 2015 10:31
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10541
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/10541

Collection description

RIASSUNTO In questo lavoro sarà presa in considerazione la Malattia di Addison nel cane con cenni obbligati e dovuti comparati alla malattia nell'uomo, riguardo i cenni storici, l'epidemiologia, il segnalamento, l'eziopatogenesi, la sintomatologia, la patologia clinica, le ricerche collaterali, la diagnosi, la diagnosi differenziale, la prognosi e la terapia. Storicamente il primo riferimento alla malattia nell'uomo fu fatto da Gregorio Marañon, poi Richard Bright per arrivare infine a Thomas Addison, medico chirurgo inglese che nonostante le conoscenze dell'epoca in anatomia, istologia ed anatomia patologica non erano quelle attuali, ancora oggi la sua pubblicazione del 1849 resta un caposaldo di clinica medica. Successivamente il Prof. Armand Trousseau riprese lo studio della malattia, la fece conoscere internazionalmente al mondo scientifico e le diede l'attuale nome in onore del suo scopritore. Il primo caso di malattia di Addison nel cane fu riscontrato ben oltre100 anni dopo quello di Addison nell'uomo. La malattia è molto rara, sia nell'uomo che nel cane. Nell'uomo esiste una certa familiarità, colpisce molto di più il sesso maschile, nel cane esiste una certa ereditarietà, ma solo in alcune razze. La sintomatologia nell'uomo varia da una caratteristica iperpigmentazione cutanea fino a sintomi ben più gravi. Nel cane, invece, non ci sono i caratteristici segni presenti nell'uomo che possono indirizzare sùbito verso la malattia. Rilievi di laboratorio caratteristici nell'uomo possono essere assenti nel cane. Circa la diagnosi, mentre nell'uomo c'è una vasta disponibilità di tests, nel cane, attualmente, il test gold standard è solo quello di stimolazione con l'ormone adrenocorticotropo (ACTH). Differenze significative esistono anche riguardo la terapia, dato che nell'uomo esistono forme specifiche della malattia secondo la zona corticale interessata. Il lavoro si conclude con la descrizione di 4 casi clinici. Non saranno descritte forme di ipoadrenocorticismo secondario, nè forme così dette di crisi addisoniana, né forme atipiche né nell'uomo né nel cane.

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