D'Agostino, Vanessa (2006) Condizioni microclimatiche e di qualità dell'aria negli ambienti museali. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Condizioni microclimatiche e di qualità dell'aria negli ambienti museali
Autori:
AutoreEmail
D'Agostino, Vanessa[non definito]
Data: 2006
Tipo di data: Pubblicazione
Numero di pagine: 305
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Centro Interdipartimentale di Ingegneria per i Beni Culturali CIBeC
Dottorato: Conservazione integrata dei beni culturali ed ambientali
Ciclo di dottorato: 18
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Greco, Giovanna[non definito]
Tutor:
nomeemail
Mazzei, Pietro[non definito]
Data: 2006
Numero di pagine: 305
Parole chiave: Conservazione, Musei, Microclima
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 09 - Ingegneria industriale e dell'informazione > ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale
Depositato il: 30 Lug 2008
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:24
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/1071
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/1071

Abstract

La scienza della conservazione si è molto sviluppata dalla fine degli anni ‘60, a seguito delle alluvioni che colpirono Firenze e Venezia danneggiando, talvolta irreparabilmente, il patrimonio storico-artistico di queste due meravigliose città d’arte. Da allora il problema della conservazione dei beni culturali è stato sempre più sentito, se non altro perché alcune cause di degrado legate alle attività antropiche, quali l’inquinamento dell’aria, sono sempre più presenti; da tutto ciò è scaturito un dibattito che ha interessato ed interessa fortemente la ricerca scientifica, specificamente quella applicata. Tale interesse è dovuto, in parte, anche all’affermarsi delle strategie di conservazione preventiva, la cui caratteristica multidisciplinare coinvolge attivamente il settore fisico-tecnico, in particolare per quanto riguarda il controllo di quei parametri (temperatura e umidità relativa dell’aria, inquinamento, radiazione luminosa) che influenzano i fenomeni di degrado dei manufatti. Infatti, è ormai noto che una corretta conservazione dei beni culturali in ambito museale non può prescindere dal controllo dei parametri termoigrometrici, in termini di valori assoluti e gradienti temporali e spaziali, della qualità dell’aria, di presenza di inquinanti gassosi e di particolati, oltre che di inquinanti biologici, e dei livelli di esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, nel campo del visibile, dell’IR e dell’UV. In Italia, in particolare, dove spesso i beni sono conservati all’interno di edifici storici, bisogna porre molta attenzione anche alle problematiche relative all’involucro, quali per esempio la presenza di umidità da risalita. Gli obiettivi della ricerca individuati all’inizio del triennio erano molteplici e sono stati tutti praticamente raggiunti: innanzitutto, si voleva mettere a punto lo stato dell’arte sulla conservazione; quindi ci si proponeva di collaborare ai lavori dell’UNI nel settore; infine, si intendeva affrontare nello specifico il problema della conservazione in macro e microambienti. I risultati raggiunti sono esposti in questo lavoro di tesi, che vede un primo capitolo dedicato alla conservazione, nel quale, tra l’altro, sono riportati i contenuti della "Carta nazionale delle professionalità museali", promossa dalla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali italiane e recentemente approvata. Il secondo capitolo è dedicato allo studio del microclima, in termini di parametri termoigrometrici e di presenza di contaminanti, in ambiente museale; in questo capitolo è presentata una proposta originale di protocollo per la valutazione delle condizioni microclimatiche, testato nei Musei Archeologici Nazionali di Napoli e Paestum, dove sono state effettuate campagne di misura. Il terzo capitolo affronta la problematica delle vetrine museale, particolari microambienti all’interno dei quali il controllo delle variabili termoigrometriche e della presenza di inquinanti è particolarmente complesso, se non altro a causa dei piccoli volumi messi in gioco; grande attenzione è stata posta alla valutazione delle prestazioni di tenuta delle vetrine, che costituiscono l’oggetto del quarto capitolo, nel quale sono riportati i risultati di prove effettuate in campo e in laboratorio su vetrine esistenti. In realtà, va detto che tali prove sono ancora in corso, in quanto solo recentemente è stato possibile realizzare una vetrina strumentata ad hoc. L’ultimo capitolo riguarda l’analisi della normativa, nazionale e internazionale, del settore; oltre all’elenco dettagliato di tutte i documenti normativi reperiti (leggi, decreti, standard, codici, linee guida, raccomandazioni e quant’altro), vengono esaminate e discusse le norme UNI attualmente in vigore, due delle quali pubblicate negli ultimi due anni.

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