Rossano, Sergio (2016) Analisi della pericolosità da eventi naturali nell'area napoletana, zona ad alto rischio vulcanico ed idrogeologico. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Analisi della pericolosità da eventi naturali nell'area napoletana, zona ad alto rischio vulcanico ed idrogeologico
Autori:
AutoreEmail
Rossano, Sergiosergiorossano@libero.it
Data: 28 Marzo 2016
Numero di pagine: 91
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse
Scuola di dottorato: Scienze della terra
Dottorato: Dinamica interna dei sistemi vulcanici e rischi idrogeologico-ambientali
Ciclo di dottorato: 28
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
De Vivo, Benedettobdevivo@unina.it
Tutor:
nomeemail
Petrosino, Paola[non definito]
Mastrolorenzo, Giuseppe[non definito]
Data: 28 Marzo 2016
Numero di pagine: 91
Parole chiave: mappe di rischio; flussi piroclastici; simulazione numenrica; Campi Flegrei
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 04 - Scienze della terra > GEO/10 - Geofisica della terra solida
Informazioni aggiuntive: Co-tutor: dott. Giuseppe Mastrolorenzo INGV - Osservatorio Vesuviano Via Diocleziano, 328 80125 Napoli
Depositato il: 13 Apr 2016 20:27
Ultima modifica: 26 Apr 2017 01:00
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/10747

Abstract

Il campo vulcanico dei Campi Flegrei (Italia) è un area ad altissimo rischio vulcanico a causa dell’elevata densità abitativa. La storia eruttiva dell’area è stata dominata da attività esplosiva con la frequente formazione di correnti piroclastiche (PDC, acronimo di Pyroclastic Density Currents), con intensità che vanno da “base surges” locali ai flussi regionali. Nel lavoro si utilizza una simulazione numerica con un approccio probabilistico per la generazione di carte di pericolosità da PDC, sulla base di una gamma completa di proprietà dei flussi e di posizioni delle bocche eruttive. Tali mappe, fondamentali per la pianificazione della gestione dei rischi, sono incorporate in un Sistema Informativo Geografico (GIS) e forniscono tutti gli scenari probabili al variare dell’Indice di Esplosività Vulcanica (VEI) e da diverse posizioni delle bocche eruttive nella caldera. Per ogni scenario VEI, vengono riportate la probabilità condizionata per una determinata area di essere attraversata dal passaggio dei PDC in caso di un evento esplosivo e/o la relativa pressione dinamica. I risultati di tale modellazione indicano che i PDC prodotti da eruzioni con VEI <4 sarebbero confinati all'interno della caldera dei Campi Flegrei, in quanto la loro propagazione è ostacolata dalle pareti nord-orientali della caldera. Al contrario, i PDC prodotti da eruzioni con VEI 4-5 potrebbero invadere una vasta area al di là del bordo calderico settentrionale, così come una parte considerevole dell'area metropolitana orientale di Napoli. Un importante fattore di controllo della dispersione dei PDC è rappresentato dalla posizione delle bocche eruttive. I PDC generati dalle eruzione potenzialmente più devastanti (analoghe a quelli prodotti durante l’eruzione di VEI 6 del Tufo Giallo Napoletano di 15 ka o anche, quelli prodotti durante l’evento estremo di VEI 7 dell’Ignimbrite Campana di 39 ka) avrebbero un impatto distruttivo per una gran parte della Piana Campana a nord e per la città di Napoli a est. Per tali ragioni, in caso di ripresa dell’attività eruttiva nei Campi Flegrei, fino a 3 milioni di persone saranno potenzialmente esposte al rischio vulcanico, ciò comporta l'urgenza della predisposizione di un piano di emergenza operativo. Considerando l'attuale livello di incertezza nella previsione del futuro tipo di eruzione, della sua intensità e della posizione della bocca eruttiva (basate essenzialmente su analisi statistiche di precedenti attività), si suggerisce che le misure di pianificazione appropriate dovrebbero prevedere uno scenario di riferimento con almeno VEI 5 (verificatesi almeno due volte negli ultimi 10 ka).

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