Capano, Francesca Il Sito Reale di Capodimonte: Il primo bosco, parco e palazzo dei Borbone di Napoli. [non definito]. FedOA - Federico II University Press, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia ([non definito])
Lingua: Italiano
Titolo: Il Sito Reale di Capodimonte: Il primo bosco, parco e palazzo dei Borbone di Napoli
Autori:
AutoreEmail
Capano, Francescaf.capano@unina.it
Autore/i: Francesca Capano è architetto e storico dell’architettura e della città, PhD in Storia e critica dell’architettura, collabora dal 2002 presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea (CIRICE) dell’Università di Napoli Federico II. Ha ricevuto riconoscimenti scientifici nazionali (ASN 2012) ed è stata titolare di corsi di Storia dell’architettura e di Storia della città nei corsi di laurea in Ingegneria Edile e Ingegneria Edile-Architettura presso l’ateneo federiciano. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, e pubblicato numerosi saggi e due monografie, tra cui si segnalano: Caserta. La città dei Borbone oltre la reggia (1750-1860), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 2011; Misura e rappresentazione della capitale. Territori e città nelle carte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni e Luigi Marchese, in Il Mezzogiorno e il Decennio: architettura, città, territorio, a cura di A. Buccaro, C. Lenza, P. Mascilli Migliorini, Napoli, Giannini editore 2012; Gli archivi fotografici per la Storia dell’architettura e del paesaggio, in «eikonocity», n. 1, a.1, 2016.
Numero di pagine: 169
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: FedOA - Federico II University Press
Titolo della serie: UrbsHistoriaeImago: Storia e immagine dei territori, dei centri urbani e delle architetture
ISBN: 978-88-6887-011-9
Numero di pagine: 169
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-22023
Depositato il: 03 Gen 2018 12:06
Ultima modifica: 18 Feb 2018 18:33
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11415
DOI: 10.6093/978-88-6887-011-9

Abstract

[English]:apodimonte was the first Palace of Neapolitan Dinasty “Borbone”, but it was neglected due to the rise of Portici and Caserta’s Royal Palaces, therefore, it was built very slowly. It was completed only a century after the laying of the foundation stone (1738). After so long times, which saw the succession of several architects aiming the leadership to the royal site, some of them were quite famous among the most representative figures of Architecture and Art History in Naples, across Eighteenth and Nineteenth centuries. The Royal Site was originally meant as Hunting reserve nearby the Capital and significant place of rest for the young Carlo di Borbone (Charles of Bourbon), who two years later decided to build a Royal Palace too. That decision was intended to amend the territorial aspects of Neapolitan northern hill, also to influence the urban layout before the unification of Italy. This study, based on a careful documentary and iconographic research, highlights the complex development of the palace and its park which are still paying a high price for the most controversial aspects of the project and its execution, emerged since the beginnings./ [Italiano]:Capodimonte fu il primo palazzo reale dei Borbone di Napoli ma, trascurato a seguito della nascita delle regge di Portici e Caserta, fu costruito molto lentamente, potendo considerarsi terminato solo un secolo dopo la posa della prima pietra (1738). Lunghi anni che videro susseguirsi alla direzione del Sito reale molti architetti, alcuni annoverabili tra le figure più rappresentative della storia dell’architettura e dell’arte a Napoli tra Sette e Ottocento. Il Sito reale nacque in origine come riserva di caccia nei pressi della capitale e luogo di ristoro indispensabile al giovane Carlo di Borbone, che due anni dopo decise di costruirvi anche un palazzo reale. Tale decisione era destinata a modificare gli aspetti territoriali della collina settentrionale napoletana e a condizionare le scelte urbanistiche per la Napoli preunitaria. Questo studio, sulla scorta di un’attenta ricerca documentaria e iconografica, mette in evidenza il complesso sviluppo della reggia e del suo parco, che ancora oggi scontano gli aspetti più controversi del progetto e della sua esecuzione, emersi sin dal primo atto fondativo.

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