VENNARI, CARMELA (2017) CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLA PERICOLOSITÀ ALLUVIONALE NEI BACINI TORRENTIZI DELLA REGIONE CAMPANIA. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLA PERICOLOSITÀ ALLUVIONALE NEI BACINI TORRENTIZI DELLA REGIONE CAMPANIA
Autori:
AutoreEmail
VENNARI, CARMELAcarmela.vennari@unina.it
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 123
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse
Dottorato: Scienze della Terra, dell'ambiente e delle risorse
Ciclo di dottorato: 29
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
FEDI, MAURIZIOfedi@unina.it
Tutor:
nomeemail
SANTANGELO, NICOLETTA[non definito]
SANTO, ANTONIO[non definito]
PARISE, MARIO[non definito]
Data: 9 Ottobre 2017
Numero di pagine: 123
Parole chiave: flash floods; pericolosità; database; Campania;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 04 - Scienze della terra > GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia
Depositato il: 20 Ott 2017 11:29
Ultima modifica: 14 Mar 2018 10:25
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/11903
DOI: 10.6093/UNINA/FEDOA/11903

Abstract

Questo progetto di Dottorato si è concentrato sui fenomeni di flash floods della Regione Campania e sullo studio della loro pericolosità. I fenomeni alluvionali torrentizi s’innnescano in seguito a precipitazioni brevi ed intense, concentrate nello spazio, ed interessano bacini idrografici caratterizzati da dimensioni limitate da pochi km2 a poche centinaia di km2 (Borga et al., 2007), elevate pendenze, basso tempo di corrivazione e portate a regime stagionale (Merheb et al., 2016). I bacini con tali caratteristiche in Campania hanno recapito sia in aree pedemontane che direttamente in mare. Le aree di deposizione di questi bacini sono spesso densamente abitate, per cui la popolazione ivi residente è esposta ad un rischio elevato. Attraverso un’analisi critica della letteratura esistente è stato costruito un database dedicato ai flash floods che hanno interessato la regione. Sono stati censiti 474 eventi, dal 1540 al 2015. Per ogni evento sono note le informazioni di occorrenza spaziale e temporale ed i danni prodotti. Inoltre, è stata inserita una classe di accuratezza relativa alle informazioni temporali, che consente in maniera immediata di comprendere il grado di conoscenza sul fattore tempo. Sono stati collezionati anche i dati pluviometrici relativi all’evento innescante qualora disponibili. I bacini interessati dagli eventi sono stati suddivisi in 5 tipologie, al fine di distinguere la tipologia di materiale presente nel bacino, e di ipotizzare la tipologia di trasporto prevalente. La classificazione è stata fatta considerando il substrato del bacino (carbonatico o vulcanico), la presenza o meno di coperture detritiche e la tipologia delle aree di deposito (conoide alluvionale o delta costiero). Le 5 classi sono le seguenti: bacino carbonatico con copertura piroclastica, bacino carbonatico senza copertura piroclastica, bacino carbonatico con copertura piroclastica e recapito a mare, bacino vulcanico, bacino vulcanico con recapito a mare. Sulla base delle dimensioni del bacino interessato dall’evento invece, sono state definite 3 classi: minori di 3 km2; comprese tra 3 km2 e 10 km2; maggiori di 10 km2 ma inferiori a 60 km2. Il database ha consentito di eseguire un’analisi sul dove e quando gli eventi di flash floods si sono verificati in Campania, nonché una stima dei danni prodotti. Sulla base dei dati a disposizione è stata inserita l’informazione relativa alla tipologia principale di flusso: water flood o debris flow. Tale distinzione è stata fatta principalmente su base morfometrica (Scorpio, 2011), nei rimanenti casi l’informazione è stata estratta dalla fonte d’informazione utilizzata solo nei casi in cui era chiara e precisa. Tra i numerosi eventi censiti sono stati selezionati diversi bacini per l’applicazione del software RAMMS (RApid Mass MovementS- Debris Flow runout model) che consente di simulare i deflussi nelle aree di conoide. Il software è stato utilizzato per simulare scenari d’evento nei bacini di Quadrelle (AV) e Castellammare di Stabia (NA), mentre per i bacini di Paupisi (BN ) e Buccino (SA) è stata eseguita una back analysis perché si avevano a disposizione i dati di campo relativi all’estensione e all’altezza dei depositi messi in posto durante gli eventi occorsi in queste aeree, rispettivamente nel 2015 e nel 2011. L’attenzione è stata concentrata sulla deposizione nelle aree di conoide urbanizzate. I risultati ottenuti sono stati analizzati in maniera oggettiva, attraverso l’applicazione dell’analisi quantitativa al fine di utilizzare i parametri corrispondenti ai test migliori a scopo previsionale in bacini con caratteristiche geomorfologiche simili.

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