Mennella, Luigi (2018) Il movimento Slow Food: Analisi socio-economica di un fenomeno ecogastronomico in evoluzione. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Il movimento Slow Food: Analisi socio-economica di un fenomeno ecogastronomico in evoluzione
Autori:
AutoreEmail
Mennella, Luigigigimennella@libero.it
Data: 7 Dicembre 2018
Numero di pagine: 182
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Agraria
Dottorato: Scienze agrarie e agroalimentari
Ciclo di dottorato: 31
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
D'Urso, Guidodurso@unina.it
Tutor:
nomeemail
Cicia, Gianni[non definito]
Data: 7 Dicembre 2018
Numero di pagine: 182
Parole chiave: Slow Food; Presìdi Slow Food; Alternative Food Networks (AFNs); soci Slow Food; prezzo giusto; democrazia alimentare; Slow Food Presidia; Slow Food members; just price; food democracy
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > AGR/01 - Economia ed estimo rurale
Depositato il: 04 Gen 2019 13:09
Ultima modifica: 29 Giu 2020 10:57
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12498

Abstract

Nell’ambito dei movimenti nati in risposta alla globalizzazione, Slow Food ha costruito, in circa trent’anni di attività, un esempio peculiare e di successo, incentrando la propria azione sulla difesa della biodiversità e dell’agricoltura familiare e, nel contempo, sulla formazione di un consumatore (co-produttore) maggiormente consapevole delle conseguenze delle proprie scelte. Il presente lavoro mira a fornire un contributo conoscitivo sul fenomeno Slow Food, approfondendolo sotto tre diversi aspetti: 1. Il profilo del Movimento e il suo impatto, sulla base dei riscontri della letteratura scientifica; 2. La caratterizzazione del socio Slow Food in Italia; 3. La giusta remunerazione (prezzo giusto) per gli agricoltori impegnati nella salvaguardia della biodiversità, attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food. Il dibattito, ormai piuttosto ampio, attorno a Slow Food (capp. 1-4) ha messo in luce un movimento in crescita e in costante evoluzione, in grado di assumere un ruolo di rilievo anche a livello internazionale. Infatti, è ampiamente riconosciuto come Slow Food abbia spesso dettato tendenze che hanno finito per influenzare i consumatori, altri movimenti, ma anche ispirato iniziative a carattere imprenditoriale e, in alcuni casi, i decisori politici. Il successo di Slow Food è testimoniato anche dal fatto che questa influenza si è estesa in settori diversi da quello agroalimentare, dal turismo, all’architettura, fino all’ambito scientifico-tecnologico. Contestualmente, sono andate sviluppandosi diverse critiche al Movimento, le più importanti delle quali sono da ritenersi quelle di elitarismo, mercantilismo ma anche i rilievi relativi ai limiti organizzativi. L’indagine sul socio di Slow Food Italia (cap. 5), svolta mediante un questionario online, ha evidenziato un profilo con un’età media piuttosto avanzata, un livello di istruzione molto elevato e un’origine prevalentemente Settentrionale. Nel rapporto col cibo è emersa una forte condivisione dei valori associativi, la propensione ad informarsi attentamente sui prodotti acquistati ed a privilegiare i prodotti locali, mentre, in merito ai Presìdi Slow Food si è osservato un buon apprezzamento ma una conoscenza non sempre approfondita del progetto. Il socio Slow Food ha mostrato un orientamento aperto e progressista, attento alle esigenze degli altri, ma anche alla tradizione, mentre la propensione all’edonismo è risultata contenuta. Inoltre, è apparso evidente un atteggiamento di forte preoccupazione per il futuro della Terra e di critica al modello di produzione agroindustriale. Tutto ciò sembrerebbe sottolineare come il passaggio da movimento gastronomico ad ecogastronomico risulti pienamente realizzato, nella base associativa italiana. Lo studio sul prezzo giusto nei Presìdi Slow Food (capp. 6-9) è stato sviluppato a partire da un’indagine di campo che ha riguardato dieci casi studio italiani ed uno brasiliano. In entrambi i contesti, i risultati hanno mostrato come il percorso di valorizzazione innescato dal progetto Presìdi, anche se non sempre compiuto, abbia portato ad una più equa remunerazione del lavoro degli agricoltori familiari. Ciò, soprattutto, a fronte di una palese incapacità dei mercati convenzionali di garantire prezzi giusti per questa agricoltura. (EN) Among movements against the globalisation, Slow Food represent an unique and successful example. During approximately thirty years, it focused on the protection of biodiversity, family farming, on the training of consumers (co-producer) raising awareness about their choices. The present study work aims to improve the knowledge about Slow Food looking further into: 1. The Movement’s profile and its impact on the base of scientific literature; 2. The characterization of the Slow Food members in Italy; 3. The fair remuneration (just price) for farmers involved in the protection of biodiversity, through the Slow Food Presidia project. The debate about Slow Food (chapters 1-4) highlights a growing and changing Movement able to take a major international role. In fact, it is widely recognized that Slow Food has often determined trends that influenced consumers, other movements, but also inspired entrepreneurial initiatives and, in some cases, policy makers. The success of Slow Food is also proved by its influence in other sectors out of the agri-food, such as tourism, architecture and scientific technological fields. At the same time, several critics grew up, in particular those about elitism, mercantilism, but also some related to organizational limits. The Slow Food Italy member survey (chapter 5), carried out through an online questionnaire, highlighted a profile with an advanced average age, a quite high level of education and a predominantly Northern origin. A strong sharing of the associative values, the propensity to seek carefully information about products purchased and the preference to local food was observed in relationship with food. As regard to Slow Food Presidia, a good appreciation but not always a thorough knowledge of the project was observed. The Slow Food member showed an open and progressive orientation, attentive to others, but also to tradition, while the propensity to hedonism was limited. Furthermore, an attitude of strong concern for the future of the Earth and criticism of the model of agro-industrial production was evident. All seems to underline how the transition from gastronomic to ecogastronomic movement is fully realized, in the Italian associative base. The study about the just price in the Slow Food Presidia (chapters 6-9) was carried out from a field survey that involved ten Italian and one Brazilian case studies. In both contexts, results showed that the Presidia project represent an added value resulting in a fairer remuneration for the work of family farmers. This particularly, in the face of an evident inability of the conventional markets to guarantee just prices for this agriculture.

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