Coppolino, Francesca (2018) Rovine in divenire. Progettare la rovina nella città della postproduzione. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Rovine in divenire. Progettare la rovina nella città della postproduzione |
Creators: | Creators Email Coppolino, Francesca francesca.coppolino@unina.it |
Date: | 11 December 2018 |
Number of Pages: | 262 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 31 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Michelangelo, Russo russomic@unina.it |
Tutor: | nome email Miano, Pasquale UNSPECIFIED |
Date: | 11 December 2018 |
Number of Pages: | 262 |
Keywords: | rovina, tempo, postproduzione |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Date Deposited: | 02 Jan 2019 12:31 |
Last Modified: | 17 Jun 2020 08:18 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12647 |
Collection description
La tesi è incentrata sull’idea di rovina come categoria interpretativa del presente della città e sulla necessità di approfondire il dibattuto rapporto tra rovina e progetto di architettura attraverso nuovi possibili sguardi e prospettive. Tale rapporto è infatti esaminato mediante una specifica chiave di lettura, individuata nella “postproduzione”, concetto e prassi di derivazione filmica che la ricerca esplora sia come strumento analitico, quanto come espediente progettuale. Ciò consente di delineare un interessante campo di indagine in cui si intrecciano aspetti strettamente legati ad una tradizione consolidata sul tema in esame e aspetti inediti che nella contemporaneità stanno assumendo nuove stimolanti connotazioni. Il percorso di ricerca indaga dunque le intersezioni tra rovina, progetto e postproduzione con l’obiettivo di individuare possibili modalità di interpretazione e di trasformazione delle rovine nella città. L’intreccio è tenuto insieme dal ricorrere di narrazione, immaginario e movimento come chiavi interpretative. Gli sconfinamenti disciplinari e l’ascolto del materiale della città sono tesi ad arricchire i modi della trasformazione. Nello sviluppo delle argomentazioni, la tesi si articola in tre capitoli, ognuno dei quali individua una specifica sezione. In particolare, i primi due capitoli costruiscono il parallelo tra rovina, progetto e cinema di rovine, mentre il terzo sintetizza ed esplicita le intersezioni operative. La tesi si compone, infine, di una quarta parte frammentata e parallela che si aggiunge alle altre tre in maniera trasversale, costituendo una sorta di intermezzo tra i singoli capitoli, in cui è esaminato il caso studio della città di Atene. In tal modo, le argomentazioni espresse sono rapportate ad una realtà concreta e ad una serie di esperienze teorico-progettuali sviluppatesi nella città greca. L’approccio delineato, derivante dagli intrecci tra architettura, rovina e postproduzione, consente di osservare le rovine come forme di “tempo spazializzato”, come articolati nessi contestuali, come oggetti definiti da racconti, immaginari e movimenti del passato e del futuro e, allo stesso tempo, consente di tracciare ponti verso l’operatività progettuale, a partire dall’individuazione di specifiche modalità di azione attraverso cui poter orientare le scelte legate al progetto delle rovine.
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