Russo Krauss, Chiara (2020) Dall'empiriocriticismo al positivismo relativistico. Joseph Petzoldt tra l’eredità di Mach e Avenarius e il confronto con la relatività einsteiniana. [non definito]. FedOA - Federico II University Press, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia ([non definito])
Lingua: Italiano
Titolo: Dall'empiriocriticismo al positivismo relativistico. Joseph Petzoldt tra l’eredità di Mach e Avenarius e il confronto con la relatività einsteiniana
Autori:
AutoreEmail
Russo Krauss, Chiara[non definito]
Autore/i: [Italiano]:Chiara Russo Krauss, Università degli Studi di Napoli Federico II Chiara Russo Krauss è ricercatrice di Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli. È principal investigator del Progetto SIR “Scientific Philosophy: Avenarius, Pertzoldt and the Berlin Group”. Nei suoi studi ha affrontato approfonditamente l’empiriocriticismo di Richard Avenarius, di cui ha curato la traduzione de Il concetto umano di mondo (2015) e delle Osservazioni sul concetto di oggetto della psicologia (2017). Nelle sue ricerche si è occupata inoltre del dibattito filosofico sullo sviluppo della psicologia scientifica tra fine Ottocento e inizio Novecento (Con Wundt, oltre Wundt, 2016)./[English]: Chiara Russo Krauss, University of Naples Federico II Chiara Russo Krauss is researcher in History of Philosophy at the Human Sciences Department of the Federico II University in Naples. She is principal investigator of the SIR project “Scientific Philosophy: Avenarius, Petzoldt and the Berlin Group”. She studied thoroughly Richard Avenarius’ Empiriocriticism and translated in Italian some of his works. Her research also dealt with the philosophical debate on the development of scientific
Data: 2 Luglio 2020
Numero di pagine: 284
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: FedOA - Federico II University Press
Data: 2 Luglio 2020
Titolo della serie: Scuola delle Scienze Umane e Sociali. Quaderni
ISBN: 978-88-6887-078-2
Numero di pagine: 284
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-26546
Depositato il: 13 Gen 2021 18:50
Ultima modifica: 13 Gen 2021 18:50
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12858
DOI: 10.6093/978-88-6887-078-2

Abstract

[Italiano]: Joseph Petzoldt fu il principale allievo di Ernst Mach e Richard Avenarius, nonché la fonte primaria della consuetudine di far convergere questi due pensatori entro l’etichetta di “empiriocriticisti”. Petzoldt sviluppò le idee di Mach e Avenarius in un sistema di pensiero volto a superare il dualismo e l’agnosticismo insiti nel kantismo degli ambienti scientifici tedeschi di fine Ottocento. Il pensiero di Petzoldt si regge su tre pilastri: l’empirismo radicale, secondo cui l’esperienza sensibile non è apparenza ma realtà; il principio di Eindeutigkeit, secondo cui tutto ciò che accade è univocamente determinato, e dunque necessario; e il principio di tendenza alla stabilità, che governa l’evoluzione del cosmo, inclusi gli organismi e il cervello. Petzoldt approda così al suo “positivismo relativistico”, in base al quale ogni individuo esperisce la realtà dal proprio punto di vista, ma poiché i processi conoscitivi sono determinati necessariamente dal funzionamento del cervello, ciò non impedisce una conoscenza oggettiva del mondo. Petzoldt fu inoltre uno dei protagonisti del dibattito sull’interpretazione filosofica della relatività di Einstein, sostenendo che essa fosse una conseguenza e una conferma dell’impostazione gnoseologica di Ernst Mach e, dunque, del positivismo relativistico./[English]: Joseph Petzoldt was Ernst Mach’s and Richard Avenarius’ main pupil, as well as the primary source for the habit to reunite these two thinkers under the label of “empiriocriticists”. Petzoldt developed Mach’s and Avenarius’ ideas in a philosophical system aiming at overcoming the dualism and agnosticism of the Kantian approach that was typical of German scientific circles in the late 1800s. Petzoldt’s thought is based on three pillars: his radical empiricism, according to which sensory experience is not appearance but reality; the Eindeutigkeit principle, which states that all that happens is univocally determined and thus necessary; the principle of the tendency to stability, which governs the evolution of the universe, including the living organisms and the brain. On these bases, Petzoldt arrives at his “relativistic positivism”, according to which every individual experiences reality from his point of view, but – since knowledge processes are determined by the functioning of the brain – this does not preclude an objective knowledge of the world. Petzoldt was also one of the leading figures of the debate on the philosophical interpretation of Einstein’s relativity. He believed that relativity was a consequence and a confirmation of E. Mach gnoseological approach and thus of relativistic positivism.

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