Capano, Francesca and Visone, Massimo (2020) LA CITTÀ PALINSESTO/I. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici: Memorie, storie, immagini. [non definito]. [non definito].

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Tipologia del documento: Monografia ([non definito])
Lingua: Italiano
Titolo: LA CITTÀ PALINSESTO/I. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici: Memorie, storie, immagini
Autori:
AutoreEmail
Capano, Francesca[non definito]
Visone, Massimo[non definito]
Autore/i: [Italiano]:Francesca Capano, Università degli Studi di Napoli Federico II Francesca Capano è ricercatore nel settore ICAR/18, PhD in Storia e critica dell’architettura, collabora dal 2002 presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea (CIRICE) dell’Università di Napoli Federico II. Ha ricevuto riconoscimenti scientifici nazionali (ASN 2012-2016); attualmente insegna Storia dell’architettura presso il CdS in Architettura 5UE presso l’ateneo federiciano. Ha partecipato a convegni nazionali e internazionali, e pubblicato numerosi saggi e tre monografie, tra cui si segnalano: Caserta. La città dei Borbone oltre la reggia (1750-1860), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 2011; Misura e rappresentazione della capitale. Territori e città nelle carte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni e Luigi Marchese, in Il Mezzogiorno e il Decennio: architettura, città, territorio, a cura di A. Buccaro, C. Lenza, P. Mascilli Migliorini, Napoli, Giannini editore 2012; Gli archivi fotografici per la Storia dell’architettura e del paesaggio, in «eikonocity», n. 1, a.1, 2016; Il Sito Reale di Capodimonte. Il primo bosco, parco e palazzo dei Borbone di Napoli, Federico II University Press, 2017. Massimo Visone, Università degli Studi di Napoli Federico II Massimo Visone, architetto e PhD, è assegnista di ricerca (2018) all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha insegnato all’Istituto Italiano di Scienze Umane (2008), all’Accademia di Belle Arti di Napoli (2009-2010) e all’Università degli Studi di Napoli Federico II (2010-2016). È stato giudicato meritevole dell’abilitazione scientifica nazionale al ruolo di seconda fascia nel SSD Icar 18 / Storia dell’architettura (2015-2024). Visone ha partecipato a gruppi di ricerca, conferenze e seminari nazionali e internazionali (Bruxelles, Dortmund, Ginevra, Londra, Santiago di Compostela). Visone è nel comitato scientific del Grupo de Investigación Iacobus (Universidad de Santiago de Compostela), nei comitati editoriali di collane e di qualificate riviste di settore (riviste di classe A: Confronti e Quintana), membro del Centro di Ricerca sull’Iconografia della Città europea (Università degli Studi di Napoli Federico II), e segretario di Docomomo Italia. Ha scritto diversi contributi sui giardini all’inglese e sul paesaggio storico. Ha curato mostre e pubblicato saggi sull’iconografia urbana e sulla storia dell’architettura in libri, atti di convegno e qualificate riviste di settore; tra cui: Villa Reale (2003, 2012), Villa d’Elboeuf (2008, 2014), Castel Capuano (2011, 2013), Poggio Reale (2013, 2016), Palazzo Donn’Anna (2017), Palazzo Penne (2018) e il terremoto di Messina del 1783 (2018). Ha pubblicato Napoli «Un gran Teatro della Natura» (Naples 2013), ha aggiornato le note del volume Napoli (2016) di Cesare de Seta, e curato Time Frames: Conservation Policies for Twentieth-Century Architectural Heritage(London-New York 2017) ./[English]:
Data: 2020
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Data: 2020
Titolo della serie: Storia e iconografia dell’architettura, delle città e dei siti europei
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-27541
Depositato il: 08 Ago 2021 15:44
Ultima modifica: 08 Ago 2021 15:49
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/12934

Abstract

[Italiano]: Oggetto di questo volume è l’articolato patrimonio di tracce, di immagini, di narrazioni che costruiscono lacittà contemporanea. Parliamo di realtà urbane che vanno rilette e raccontate per parti, per strati, a ritroso, in maniera tale da poter sbrogliare quell’intricata matassa di sovrapposizioni che si sono succedute nel corso del tempo. Sono tracce molto spesso ancora in situ, talvolta nascoste, qualche volta modificate, ma anche distratte, frammentate, malcelate e nascoste ./[English]:The subject of this bookis the complex heritage of traces, images and narratives that build the contemporary city. We are talking about urban realities that must be reread and recounted in parts, by layers, backwards, in such a way asto be able to unravel that intricate skein of overlaps that have occurred over time. They are traces very often still in situ, sometimes hidden, sometimes modified, but also distracted, fragmented, poorly concealed and hidden.

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