Esposito, Felice
(2004)
Approccio endonasale transsfenoidale esteso per lesioni soprasellari non-adenomatose.
Specializzazione, Università degli Studi di Napoli Federico II.
Item Type: |
Thesis
(Specializzazione)
|
Lingua: |
Italiano |
Title: |
Approccio endonasale transsfenoidale esteso per lesioni soprasellari non-adenomatose |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Esposito, Felice | UNSPECIFIED |
|
Date: |
2004 |
Date Type: |
Publication |
Number of Pages: |
49 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Scienze neurologiche |
Relatore: |
nome | email |
---|
De Divitiis, Enrico | UNSPECIFIED |
|
Date: |
2004 |
Number of Pages: |
49 |
Uncontrolled Keywords: |
Neurochirurgia; Chirurgia endoscopica; Approccio transsfenoidale; Basicranio |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 06 - Scienze mediche > MED/27 - Neurochirurgia |
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Additional Information: |
Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia
Direttore prof. Francesco Maiuri |
Date Deposited: |
11 Jun 2008 |
Last Modified: |
29 Oct 2014 09:24 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/1303 |

Abstract
Introduzione: L’approccio transsfenoidale esteso, che richiede
un’apertura ossea e durale lungo il tuberculum sellae ed il planum
sfenoidale, viene sempre piú frequentemente impiegato per la rimozione di
lesioni tumorali soprasellari non adenomatose. Viene quí presentato uno
studio su una serie di pazienti sottoposti ad intervento chirurgico
endonasale transsfenoidale esteso.
Metodi: L’approccio chirurgico ha previsto l’impiego sia del microscopio
operatorio che di endoscopi angolati. Il difetto osseo e durale é stato
riparato con un frammento grasso addominale, spugna di collagene e rete
di titanio; nella maggioranza dei casi un drenaggio spinale lombare é stato
impiegato per 24-48 ore.
Risultati: Ventisei procedure sono state eseguite in 24 pazienti (etá 9-79
anni), inclusi due reinterventi per la rimozione di un residuo della lesione.
Una rimozione macroscopicamente totale o subtotale é stata ottenuta nel
74% dei casi (5/8 craniofaringiomi, 6/7 meningiomi, 5/6 cisti della tasca di
Rathke ed 1/2 tumori dermoidi/epidermoidi); in un paziente con un linfoma
non-Hodgkin soprasellare é stata eseguita solo una biopsia della lesione. Di
13 pazienti con deficit visivi correlati alla lesione tumorale, l’85% sono migliorati nel post-operatorio. Le complicanze riportate comprendono: 5
pazienti (21%) con rinoliquorrea post-operatoria, un caso (4%) di
meningite batterica; 5 pazienti (21%) con nuova endocrinopatia; 2 (8%)
re-interventi per ridurre il volume del frammento di grasso soprasellare.
Non sono stati osservati deficit neurologici permanenti (eccetto un caso di
anosmia) e nessun caso di danno vascolare.
Conclusioni: L’approccio diretto endonasale al basicranio é una tecnica
minimamente invasiva per la rimozione o debulking di tumori soprasellari
non-adenomatosi, classicamente aggrediti attraverso una via transcranica
o sublabiale. Nello spazio soprasellare si puó lavorare in modo efficace,
con una eccellente visualizzazione dell’apparato ottico e con la possibilitá di
preservare la funzione ipofisaria nella maggioranza dei casi. La difficoltá
maggiore rimane lo sviluppo di tecniche efficaci per scongiurare
l’evenienza di una fistola liquorale postoperatoria.
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