Sansò, Claudia (2020) La moschea d'Occidente. Tipi architettonici e forme urbane. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: La moschea d'Occidente. Tipi architettonici e forme urbane
Autori:
AutoreEmail
Sansò, Claudiaclaudia.sanso@unina.it
Data: 13 Marzo 2020
Numero di pagine: 295
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Dottorato: Architettura
Ciclo di dottorato: 32
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Mangone, Fabiomangone@unina.it
Tutor:
nomeemail
Capozzi, Renato[non definito]
Visconti, Federica[non definito]
Data: 13 Marzo 2020
Numero di pagine: 295
Parole chiave: tipologia, architettura, Islam
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana
Depositato il: 19 Mar 2020 10:30
Ultima modifica: 05 Nov 2021 13:07
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13201

Abstract

Nelle città dei nostri anni la compresenza di diverse culture ed etnie ha messo in crisi ed ampliato il nostro concetto di identità, relativizzando il fatto che la professione di un ‘credo’ sia da circoscrivere a specifici confini geografici. C’è molto Oriente in Occidente e molto Occidente in Oriente tanto che l’appar-tenenza all’uno o all’altro ‘lato’ del mondo sia oggi da ascrive-re unicamente a ragioni culturali e religiose, potendo dubitare che corrisponda loro, un Ovest o un Est. Attraverso un pro-cesso di ‘suffissazione’, Oriente e Occidente divengono ‘orien-talismo’ e ‘occidentalismo’, atteggiamenti di pensiero – mas-simamente l’orientalismo –, che si traducono in altrettante tendenze architettoniche, specie quando dinanzi alla sempre più frequente presenza di comunità islamiche nei paesi occidentali, e in un momento storico che vede l’Italia e l’Europa faticosamente impegnate nella questione delle migrazioni si avverte la necessità non solo di concedere spazi per il culto musulmano ma ci si chiede se e in che misura l’architettura possa farsi carico di rappresentare i valori del pluralismo e dell’integrazione. Talvolta si concede la costruzione di moschee, spesso in luoghi periferici e sulla base di prototipi ma la moschea – come edificio che rappresenta i valori di una certa cultura – non costruisce solo uno spazio di preghiera come si è soliti pensare bensì un luogo di incontro aperto a tutti, spazio ludico per i bambini, luogo di studio del Corano. A partire da tale definizione, in questo studio, ci si interroga sul tema del progetto e delle sue condizioni di possibilità per una moschea in Occidente nell’ipotesi che la costruzione di tale tipo di edificio possa rappresentare e forse anche favorire l’integrazione tra religioni e culture diverse. Pertanto la ricerca, analizzando la rappresentazione e la manifestazione del sacro, la sua ierofania, attraverso l’architettura, indaga, nello specifico, l’architettura sacra islamica all’interno dello scenario contemporaneo, a partire dall’analisi del dato compositivo come puro fatto architettonico, definito attraverso le questioni tipologiche e le procedure compositive che stanno alla base dell’edificio moschea affinché si possano ipotizzare possibili nuovi assetti e ipotesi formali per la costruzione/costituzione di moschee in Occidente.

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