Bruno, Gaia (2022) Le ricchezze degli avi : cultura materiale della società napoletana nel Settecento. Altro. FedOA Press, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia (Altro)
Lingua: Italiano
Titolo: Le ricchezze degli avi : cultura materiale della società napoletana nel Settecento
Autori:
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Bruno, Gaia[non definito]
Autore/i: [Italiano]: Gaia Bruno è assegnista di ricerca presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari nel progetto ERC-2018-Advanced Grants, Water-Cultures - The Water Cultures of Italy, 1500-1900 (PI prof. David Gentilcore, grant agreement N° 833834). Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia della Società Europea presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (2016). Svolge ricerche sulla storia della cultura materiale, la storia dell’acqua e la storia urbana. È autrice di diversi contributi in volume e rivista, tra cui: Cultura materiale aristocratica nel Settecento napoletano: l’esempio dei Carafa di Ielsi («Studi Storici», 55, 2014, 4), Vivere a Napoli nel XVIII secolo: il Tribunale della Fortificazione, Acqua e Mattonata, («Società e Storia», 162, 2018, 4), Fronteggiare l’emergenza: le reazioni delle istituzioni del Regno di Napoli di fronte ai sismi del XVII secolo («Mediterranea. Ricerche storiche», 51, 2021)./[English]:Gaia Bruno is post-doctoral fellow at the University of Venice Ca’ Foscari in the ERC project Water-Cultures - The Water Cultures of Italy, 1500-1900 (PI prof. David Gentilcore, grant agreement N° 833834). She obtained her PhD in the History of European Society from the University of Naples Federico II (2016). She is especially interested in the history of material culture, history of water and urban history. She is author of different essays, edited in volumes and journals, including: Cultura materiale aristocratica nel Settecento napoletano: l’esempio dei Carafa di Ielsi («Studi Storici», 55, 2014, 4), Vivere a Napoli nel XVIII secolo: il Tribunale della Fortificazione, Acqua e Mattonata («Società e Storia», 162, 2018, 4), Fronteggiare l’emergenza: le istituzioni del Regno di Napoli di fronte agli eventi sismici del XVII secolo («Mediterranea», 51, 2021).
Data: 10 Ottobre 2022
Numero di pagine: 192
Istituzione: l’Università di Venezia Ca’ Foscari
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: FedOA Press
Data: 10 Ottobre 2022
Titolo della serie: Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche
ISBN: 978-88-6887-149-9
Numero di pagine: 192
Parole chiave: Cultura materiale, Napoli, storia sociale, Settecento, inventari; Material Culture, Naples, Social History, Eighteenth Century, Inventories
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-28752
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/02 - Storia moderna
Diritti di accesso: Accesso aperto
Depositato il: 10 Ott 2022 08:50
Ultima modifica: 10 Ott 2022 08:50
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13442
DOI: 10.6093/978-88-6887-149-9

Abstract

[Italiano]: La cultura, come ha affermato Carlo Ginzburg, non è solo la sapienza dei dotti, ma anche quel «complesso di atteggiamenti, credenze, codici di comportamento» che caratterizza una popolazione. Una delle sue espressioni fondamentali è costituita dagli oggetti. Utilizzando la materialità come chiave di accesso, il volume indaga la storia della società napoletana durante il Settecento in alcune delle sue molteplici articolazioni: aristocrazia, togati, ceto medio e popolo. L’idea di definire con precisione le componenti della società di antico regime si è ormai dimostrata utopistica, anche perché i criteri di definizione e di legittimazione erano allora molteplici e variegati: attestazioni giuridiche, occupazione, provenienza geografica, potere economico. In questo complicato universo, il possesso di specifici beni costituiva un elemento importante nel definire l’appartenenza degli individui a un gruppo, in quanto assunzione di un comune stile di vita, ma soprattutto in quanto condivisione di elementi ideali. Le ricchezze da cui è possibile cogliere queste dinamiche socio-culturali, lasciate in eredità e annotate negli inventari, non erano solo costituite da sontuosi gioielli o abiti sfarzosi; potevano essere anche cucchiai di ferro, crocifissi di piombo o perle di vetro colorato. Eppure, quali che fossero le loro caratteristiche, gli oggetti non avevano solo un valore economico, ma erano anche portatori di significati simbolici./[English]: According to Carlo Ginzburg, culture is not only the scholars’ knowledge, but it is also made of all the mixture of a population attitudes, beliefs and behaviours. In this sense, objects are one of the culture’s main expressions. Using materiality as a key, the volume analyses the history of the Neapolitan society during the Eighteenth century in some of its multiple articulations: aristocracy, law men, middle class, lower class. The idea of defining the strata of the ancien regime society is now considered unfeasible, partly because the criteria of definition and legitimation were multiple and different at the time: legal certifications, occupation, geographical origin, wealth. In this complicated universe, owning specific goods was part of the process of definition of the individual affiliation to a group, in terms of having a similar life style, as well as adopting the same ideals. The objects, inherited and annotated into inventories, useful to understand this phaenomenon, were not only precious dresses and jewels, but also iron spoons, lead cruxes, or glass beads. Despite their physical features, the value of these goods was not just economic; it stands also in the symbolic meaning they carried.

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