Mainieri, Stefania (2022) La collezione egiziana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli : storia e ricognizione inventariale. Altro. UniorPress, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia (Altro)
Lingua: Italiano
Titolo: La collezione egiziana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli : storia e ricognizione inventariale
Autori:
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Mainieri, Stefania[non definito]
Autore/i: [Italiano]: Stefania Mainieri ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Vicino Oriente Antico presso l’Università degli Studi di Napoli 'L'Orientale' (UniOr), con una tesi sulla Collezione egiziana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). È stata, inoltre, uno dei curatori del nuovo allestimento della Collezione egiziana del MANN, inaugurato nel 2016. Dal 2014 collabora con il museo di Napoli in qualità di esperto egittologo per la curatela di mostre temporanee, expertise e catalogazione dei reperti, nonché con l'insegnamento di Egittologia dell'UniOr in qualità di Cultore della materia (fino al 2021). Ha partecipato a diversi scavi in Italia e, dal 2015, è membro della missione archeologica italo-egiziana a Manqabad – Monastero di Abba Nefer (Assiut, Egitto). Specializzata in museografia, archeologia funeraria e sarcofagi, dal 2018 fa parte del Vatican Coffin Project (VCP) - un progetto internazionale volto allo studio dei sarcofagi lignei policromi (“yellow coffin”) del Terzo Periodo Intermedio. Attualmente, è Ricercatore presso il Museo Egizio di Torino e Visiting Associate Researcher alla University of California, Los Angeles per condurre il progetto di ricerca Faces Revealed, finalizzato all’analisi dei modelli tridimensionali degli “yellow coffin”, finanziato dall’Unione Europea - Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 nell'ambito della sovvenzione Marie Skłodowska-Curie (H2020-MSCA-GF 2019: 895130)./ [English]: Stefania Mainieri completed her PhD research at the University of Naples “L’Orientale” (UniOr) on the Egyptian Collection of the Archaeological Museum of Naples (MANN). She was also one of the curators of the new permanent exhibition of the Egyptian Collection at the MANN, which opened in 2016. Since 2014 she has been an external collaborator of the MANN, a curator of temporary and permanent exhibitions, expertise and cataloguer of Egyptian finds. Since 2015 she had been working alongside the chair of Egyptology at UniOr as Teaching Assistant (until 2021) and she is a member of the Italian-Egyptian Archaeological Expedition at Manqabad – Abba Nefer Monastery (Asyut-Egypt). Specialized in museography, Egyptian funerary archaeology and coffins, since 2018 is part of the Vatican Coffin Project - an International Team Project for the study of the Third Intermediate coffins. She is presently a Researcher at The Museo Egizio di Torino and Visiting Associate Researcher at the University of California, Los Angeles for a research project on “yellow coffins” named Faces Revealed and funded by the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No. 895130.
Data: 25 Ottobre 2022
Numero di pagine: 304
Istituzione: Università degli Studi di Napoli L'Orientale
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: UniorPress
Data: 25 Ottobre 2022
Titolo della serie: Studi Africanistici - Serie Egittologica
ISBN: 978-88-6719-234-2
Numero di pagine: 304
Parole chiave: MANN, Collezione egiziana, archivi, manoscritti inediti, Georg Zoëga, Egyptian Collection, catalogues, unpublished manuscripts
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-28770
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-OR/02 - Egittologia e civiltà copta
Informazioni aggiuntive: volume 1
Depositato il: 25 Ott 2022 10:42
Ultima modifica: 25 Ott 2022 10:42
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13454
DOI: 10.6093/978-88-6719-234-2

Abstract

[Italiano]: “L'antichità istessa ebbe la sua antichità, e l'antichità egizia può a ragion chiamarsi l'antichità delle antichità”. Con queste parole di Bernardo Quaranta, Giovambattista Finati conclude la sua prefazione del primo catalogo a stampa della Collezione Egiziana del Real Museo Borbonico nel 1822. A 200 anni dalla sua nascita, attraverso lo studio critico di un’ampia documentazione d’archivio - sparsa tra le città di Napoli, Velletri e Copenaghen - viene ricostruita per la prima volta la storia della Collezione Egiziana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal punto di vista collezionistico, inventariale e museografico. Il volume I, infatti, narra la complessa storia della formazione della raccolta e delle sue diverse acquisizioni, nonché la vita dei reperti sia all’interno che all’esterno del museo napoletano; raccoglie e analizza le numerose incongruenze sia inventariali che di attribuzione e ridà vita a reperti dispersi o decomposti attraverso descrizioni antiche, tavole sinottiche e catene inventariali. Di fondamentale importanza per riscrivere la storia dell’intera raccolta è stato soprattutto il manoscritto di Georg Zoëga del 1784, primo catalogo della collezione veliterna di Stefano Borgia la cui trascrizione (volume II) rappresenta nel contempo uno strumento indispensabile restituire ‘memoria e dignità storica’ all’insigne raccolta egiziana del Museum Borgianum. I volumi sono parte di una tesi di Dottorato in Vicino Oriente Antico presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” completata nel giugno 2016./ [English]: “L'antichità istessa ebbe la sua antichità, e l'antichità egizia può a ragion chiamarsi l'antichità delle antichità”. With these words by Bernardo Quaranta, in 1822 Giovambattista Finati concludes his preface of the first printed catalogue of the Egyptian Collection of the Real Museo Borbonico. Two hundred years after his birth, through the critical study of large archive documentation - scattered among the cities of Naples, Velletri and Copenhagen - the history of the Egyptian Collection of the National Archaeological Museum of Naples from a collection, inventory and museographic point of view, is reconstructed for the first time. Volume I tells the complex history of the formation of the collection and its various acquisitions, as well as the life of the finds both inside and outside the Neapolitan museum; collects and analyzes the numerous inventory and attribution mistakes and gives new life to scattered or decomposed finds through ancient descriptions, synoptic tables and inventory sequences. Of fundamental importance for rewriting the history of the entire collection has been, above all, the manuscript of Georg Zoëga (dated back to 1784). It is the first catalogue of Stefano Borgia's collection in Velletri, whose transcription (volume II) represents an indispensable tool to restore memory and historical dignity to the Egyptian collection of the Museum Borgianum. The volumes are part of a PhD thesis in the Ancient Near East at the University of Naples "L'Orientale", completed in June 2016.

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