Bianco, Anita (2021) La Progettazione Ambientale nel nuovo regime climatico. I Parchi urbani storici come Green Infrastructure: il caso studio del Museo e Real Bosco di Capodimonte. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | La Progettazione Ambientale nel nuovo regime climatico. I Parchi urbani storici come Green Infrastructure: il caso studio del Museo e Real Bosco di Capodimonte |
Creators: | Creators Email Bianco, Anita anita.bianco@unina.it |
Date: | 15 July 2021 |
Number of Pages: | 260 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Architettura |
Dottorato: | Tecnologia dell'architettura e rilievo e rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente |
Ciclo di dottorato: | 33 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Losasso, Mario UNSPECIFIED |
Date: | 15 July 2021 |
Number of Pages: | 260 |
Keywords: | green infrastructure, infrastrutture verdi, parchi, cambiamento climatico, approccio ecosistemico, progettazione ambientale, data management |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura |
Date Deposited: | 26 Oct 2021 09:16 |
Last Modified: | 07 Jun 2023 11:26 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13563 |
Collection description
Il lavoro di ricerca nasce nell'ambito di un accordo di collaborazione scientifica sviluppato dall'Ateneo Federico II con la Direzione del Museo e Real Bosco di Capodimonte con l'obiettivo di supportarla nel campo delle tematiche ambientali e delle tecnologie innovative per la digitalizzazione dei patrimoni culturali, con la finalità dello svolgimento di attività di ricerca, di collaborazione tecnico-scientifica e di iniziative di carattere formativo e culturale. La tesi trova applicazione in un ambito di una futura evoluzione del Sito in Campus Culturale, aderendo a un'idea di generare cultura attraverso il patrimonio culturale che si concretizza con la proposta di un sistema integrato nel quale le risorse locali disponibili siano parte di uno stesso patrimonio di valori, immesse in un circuito innovativo di attività e di funzioni e, insieme, luoghi di produzione e promozione di attività educative, artistiche e scientifiche. Secondo questa vision, il Campus rappresenta una "macchina", in cui valorizzare le "qualità distintive" del sito che concorrono all'esperienza culturale e dunque all'opportunità di accrescere la produttività culturale del suo patrimonio artistico, storico e ambientale in una prospettiva unitaria. La tesi è configurata secondo un approccio metodologico riconducibile alla Progettazione Ambientale, utilizzando modalità di conoscenza collegate da un lato al ruolo e alle implicazioni ambientali all'interno di ambiti naturali e complessi urbani, dall'altro alle relazioni con fattori di tipo ambientale (in base alla rispondenza a esigenze di fruibilità, benessere, sicurezza, gestione, salvaguardia ambientale), con i principi insediativi riferiti alle caratteristiche geomorfologiche e dei regimi climatici dei luoghi, con l'appropriatezza delle caratteristiche tecnico-costruttive agli impatti ambientali dei manufatti. L'obiettivo della tesi è delineare un approccio alla conoscenza e alla definizione di un caso pilota che vede il Complesso di Capodimonte come una green infrastructure capace di fornire una nuova centralità funzionale e culturale all'area metropolitana napoletana nelle nuove condizioni determinate da nuovi e intensi impatti ambientali legati al nuovo regime climatico. Nelle imprevedibili situazioni generate dal cambiamento climatico in atto, anche i parchi urbani storici – come avviene in tutta Europa – acquisiscono accanto al loro consolidato valore monumentale anche ruoli di nuove funzionalità infrastrutturali. Il loro contributo all'adattamento e alla mitigazione climatica attraverso meccanismi ambientali ne accentua il valore nella transizione ecologica dei distretti urbani e delle aree metropolitane. L'approccio della tesi è basato sui metodi di downscaling e upscaling nella prospettiva di una corretta valutazione delle interazioni ambientali nella dimensione territoriale o nelle diverse condizioni locali del complesso Museo e Real Bosco di Capodimonte in termini fisici e prestazionali, funzionali e infrastrutturali. Gli aspetti della cultura materiale e della leva gestionale rappresentano un ulteriore fattore di elaborazione per il data management (sia per la dimensione fisica del sito, sia per l'elevato numero delle informazioni disponibili e generate nei processi di conoscenza) in una condizione dell'analisi e del programma dimostratore environment centred. Il lavoro è strutturato in due parti: la prima ha carattere teorico e in essa è indagata l'evoluzione dei concetti e del tema dei parchi urbani storici – nel loro ruolo urbano ed ambientale - unitamente al contesto ambientale e socio-culturale in cui tale ruolo si sviluppa. Vengono poi approfondite le letture prestazionali dello spazio aperto pubblico e la loro misurabilità dal punto di vista ambientale e sociale; la seconda parte propone l'applicazione sul caso studio di Capodimonte e mira alla verifica delle ipotesi preliminari riguardo al valore del parco urbano storico come "macchina ambientale".
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