Giordano, Lorenzo (2021) Sull'archetipo. Un'investigazione sui processi costitutivi dell'idea archetipale, per il progetto di architettura contemporaneo. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Sull'archetipo. Un'investigazione sui processi costitutivi dell'idea archetipale, per il progetto di architettura contemporaneo. |
Creators: | Creators Email Giordano, Lorenzo lorenzo.giordano@unina.it |
Date: | 14 July 2021 |
Number of Pages: | 388 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 33 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Izzo, Ferruccio UNSPECIFIED |
Date: | 14 July 2021 |
Number of Pages: | 388 |
Keywords: | archetipo; progettazione; contemporaneità |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Date Deposited: | 26 Oct 2021 09:15 |
Last Modified: | 07 Jun 2023 11:23 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13610 |
Collection description
Il tema inerente l'archetipo in Architettura potrebbe risultare, ad una prima e sommaria riflessione, una questione depauperata dai suoi valori concettuali e ampiamente utilizzata in relazione alle sue possibili caratterizzazioni formali. La storia, la teoria e la critica dell'architettura si sono riferite a questo concetto attraverso un ininterrotto e cangiante sistema di significazioni e strutturazioni, in grado di accordarne una sempre diversa e soggettiva interpretazione, sia essa iconografica, teorica o formale. Non è un caso, infatti, che la definizione del termine archetipo abbia spesso interessato un ampio spettro di concetti e valori posti a latere di riflessioni e indagini concentrate su temi altri della cultura architettonica. È proprio questa inclusiva specificità, ovvero quella di accettare un costante attraversamento e trasfigurazione di senso e significato, che rende l'archetipo un tema concettuale potenzialmente presente, nonché reinterpretabile, soprattutto nella nostra contemporaneità. L'archetipo, infatti, rappresenta un'astrazione perennemente presente, sempre volta a ridefinire l'idea dell'origine: un itinerario culturale collettivo in grado di ripresentarsi, rinnovarsi e riproporsi ciclicamente, secondo le differenti circostanze in cui è chiamato a rispondere, attraverso la sua purezza ideale. È evidente, in questo senso, come una riflessione inerente l'archetipo possa implicare, soprattutto in presenza di un perturbante stato di fluidità dell'idea stessa di architettura, una forte necessità di riproposizione secondo una critica e consapevole elaborazione contemporanea. Un'esigenza culturale ineluttabile soprattutto in relazione alle dinamiche in atto all'interno della società globalizzata, sempre più caratterizzata da una deriva consumistica e avara di valori, che influenzano non solo la produzione e il pensiero sociale, economico e politico ma, anche e soprattutto, gli ambiti di ricerca e costruzione dell'architettura, della città e del territorio. Risulta chiaro come la deriva spettacolarizzante connessa all'ultima decade del Ventesimo secolo abbia messo in crisi molti dei precetti teorici che avevano caratterizzato la solida struttura compositiva architettonica all'interno di un modus operandi fortemente condiviso nella cultura architettonica europea. La travolgente ondata consumistica che ha caratterizzato il passaggio dal secondo al terzo millennio ha avuto la veemente capacità di mettere in crisi non solo il rapporto con le intime caratteristiche di specificità dei luoghi ma, anche e soprattutto, quei convincimenti pratici e teorici che nella seconda metà del Novecento avevano individuato in un'idea di persistenza e continuità dell'architettura - attraverso i concetti di tipo, forma e linguaggio - favorendo, di contro, un repentino mutamento in sistematiche ibridazioni, contaminazioni, mescolanze e sovrapposizioni elaborate sotto l'egida esclusiva della soggettività creativa piuttosto che dell'oggettività ideale. Un palese momento di crisi degli impianti concettuali che regolano e definiscono la cultura architettonica aggravato, allo stato attuale, da uno stato emergenziale collettivo in grado di metterne in evidenza le fragilità strutturali, sia pratiche che teoriche. Risulta chiaro come l'individuazione e, dunque, la maturazione di un approccio di senso, rispetto alle tematiche originarie che hanno definito i criteri di costruzione dell'architettura, si rende necessario in una cerniera storica, quale quella contemporanea, incerta e confusa. Una sorta di inversione obbligata entro cui, però, includere la riproposizione di valori storicamente e collettivamente condivisi dal passato remoto sino alla nostra contemporaneità. In buona sostanza, un tentativo di ripercorrere un perduto itinerario delle idee originarie capace di perseguire un'alternativa critica verso il prossimo divenire architettonico.
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