Nocerino, Iole (2021) La materia del paesaggio. La conservazione dell'architettura rurale delle Leopoldine in Val di Chiana. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | La materia del paesaggio. La conservazione dell'architettura rurale delle Leopoldine in Val di Chiana |
Creators: | Creators Email Nocerino, Iole iole.nocerino@gmai.com |
Date: | 14 July 2021 |
Number of Pages: | 432 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 33 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Marino, Bianca Gioia UNSPECIFIED |
Date: | 14 July 2021 |
Number of Pages: | 432 |
Keywords: | leopoldine; architettura rurale; paesaggio culturale; Val di Chiana; Toscana; Cortona; restauro; conservazione |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/19 - Restauro |
Date Deposited: | 26 Oct 2021 09:15 |
Last Modified: | 07 Jun 2023 11:19 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13617 |
Collection description
La tesi ha esaminato il tema della conservazione e del restauro delle Leopoldine della Valdichiana. Queste ultime, particolari case coloniche realizzate in occasione della bonifica idraulica ivi compiuta per opera di Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena (1747-1792), granduca di Toscana dal 1765 al 1790, costituiscono una vera e propria struttura architettonico-produttiva con un serrato legame con il territorio, rappresentando oggi il tessuto storico percettivo del paesaggio di questa parte della Toscana aretina e senese. Si tratta di beni architettonici oggi a rischio, in quanto soggetti a degrado, abbandono oppure a radicale trasformazione delle caratteristiche peculiari, bisognose di urgenti programmi di conservazione, in coerenza con quanto previsto da un progetto di paesaggio redatto dalla Regione Toscana focalizzato sul paesaggio delle leopoldine, ma anche a livello nazionale ed internazionale per l'importanza riconosciuta allo sviluppo delle aree rurali. La ricerca ha toccato dunque tematiche di tipo inter-dimensionale, sul doppio piano del paesaggio e dell'architettura. Ad una rigorosa, complessa e ampia indagine storica e archivistica è stata affiancata un'attività di ricognizione sul territorio, che ha consentito di comprendere la distribuzione e le condizioni materiali delle fabbriche lorenesi, mettendo a fuoco l'ambito di studio. Il contatto costante con i soggetti amministrativi (Regione Toscana, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, Comune di Cortona, Comune di Montepulciano), nonché con gli stakeholders e i soggetti economici operanti sul territorio, hanno fornito dati per comprendere le concrete potenzialità di un programma di valorizzazione innovativo ed integrato con le vocazioni del territorio, di un paesaggio che è iscritto al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici (MIPAAF, settembre 2020). Le leopoldine della Val di Chiana sono state indagate evidenziando, su di una prescelta porzione territoriale ricadente nel Comune di Cortona, condizioni di conservazioni, criticità, partizioni architettoniche, materiali e tecniche costruttive. La valenza paesaggistica delle architetture delle leopoldine è stata, inoltre, analizzata anche attraverso la registrazione della percezione della collettività: interviste svolte a differenti livelli e tipologie di soggetti hanno dotato la ricerca di dati fondamentali per una visione integrata del restauro e dei processi di valorizzazione del patrimonio, in linea con i più innovativi approcci partecipati delle scelte riguardanti il patrimonio collettivo. Un'ampia campagna di rilievo fotogrammetrico e laser scanning di un caso studio cortonese, sul quale è stato elaborato anche un modello di Scheda conoscitiva, ha arricchito la ricerca di un aspetto della conoscenza che nella sua rigorosa registrazione delle caratteristiche dimensionali, di degrado e dei materiali utilizzati ha evidenziato le 'imperfezioni' di un tipo di architettura che, per le sue specifiche caratteristiche, rappresenta un eccezionale patrimonio perché appartenente anche ad una fase importante della storia europea. La ricerca, nella sua impostazione e nei suoi contenuti, dimostra che il restauro dell'architettura rurale, che rappresenta la materia del paesaggio che la comprende, costituisce la principale risorsa che può consentire la salvaguardia di quest'ultimo in una prospettiva sostenibile. Inoltre, trattandosi, come in questo caso, di una architettura che simbolicamente racchiude valori storico-estetici, sociali, politici e altro ancora, si fa riferimento alla conservazione di un paesaggio palesemente "culturale" - oltre che rurale - nei confronti del quale è indispensabile un approccio metodologico complesso e transdisciplinare.
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