Minopoli, Nadia (2021) Sviluppo di approcci farmacologici innovativi per la terapia della malattia di Pompe. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: English
Titolo: Sviluppo di approcci farmacologici innovativi per la terapia della malattia di Pompe
Autori:
Autore
Email
Minopoli, Nadia
nadiamino@hotmail.it
Data: 7 Luglio 2021
Numero di pagine: 111
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze Mediche Traslazionali
Dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Ciclo di dottorato: 33
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Beguinot, Francesco
beguino@unina.it
Tutor:
nome
email
Parenti, Giancarlo
[non definito]
Data: 7 Luglio 2021
Numero di pagine: 111
Parole chiave: Terapia di supporto; malattia di Pompe; chaperones farmacologici; enzima ricombinante;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/38 - Pediatria generale e specialistica
Depositato il: 19 Lug 2021 13:46
Ultima modifica: 07 Giu 2023 10:39
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13736

Abstract

La malattia di Pompe (PD) è una grave miopatia ereditaria causata da una mutazione nel gene che codifica per l'α-glucosidasi acida GAA, enzima deputato alla scomposizione del glicogeno lisosomiale. I danni più significativi si osservano soprattutto nel muscolo scheletrico e cardiaco, a causa dell'accumulo materiale autofagico, che depositandosi in maniera anomala nei tessuti li danneggia e causa un lento e progressivo indebolimento della muscolatura. Attualmente l'unico approccio farmacologico è rappresentato dalla terapia enzimatica sostitutiva (ERT) che prevede la somministrazione di un enzima umano ricombinante (rh-GAA). La ERT però presenta forti limitazioni, in quanto non tutti i pazienti rispondono ugualmente bene al trattamento e non tutte le manifestazioni cliniche risultano corrette. Non è del tutto chiaro il motivo per cui ciò accade, ma probabilmente diversi fattori concorrono a limitare il successo terapeutico della ERT, tra cui l'età d'inizio del trattamento, lo stato immunologico dei pazienti, il possibile instabilità a pH neutro dell'enzima ricombinante durante il transito verso i lisosomi, la relativa carenza del recettore del mannosio-6-fosfato nelle cellule muscolari. Per tutti questi motivi è fondamentale individuare approcci alternativi e innovativi che possano superare le forti limitazioni che la terapia attualmente in uso per la cura di questa malattia presenta, al fine di migliorare le aspettative e la qualità di vita dei pazienti. Il progetto dal titolo "Sviluppo di approcci farmacologici innovativi per la terapia della malattia di Pompe" è incentrato sulla caratterizzazione di un nuovo enzima umano ricombinante prodotto in riso, geneticamente modificato, e all'individuazione di chaperones farmacologici di nuova generazione, atti a migliorare la stabilità e l'efficacia degli enzimi ricombinanti per la malattia di Pompe.

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