Napolitano, Edda (2021) Il trattamento dei tumori in animali da compagnia, valutazioni sperimentali ed etiche. [Tesi di dottorato]

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Item Type: Tesi di dottorato
Resource language: Italiano
Title: Il trattamento dei tumori in animali da compagnia, valutazioni sperimentali ed etiche.
Creators:
CreatorsEmail
Napolitano, Eddaeddanapolitano87@hotmail.it
Date: 9 July 2021
Number of Pages: 417
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Department: Studi Umanististici
Dottorato: Scienze filosofiche
Ciclo di dottorato: 33
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Conte, Domenicodconte@unina.it
Tutor:
nomeemail
Fulgione, DomenicoUNSPECIFIED
Baldi, AlfonsoUNSPECIFIED
Matson, KevinUNSPECIFIED
Date: 9 July 2021
Number of Pages: 417
Keywords: Antropocentrismo, deep ecology, eterocronia, etologia umana, domesticazione, dignità, capacità, rapporti epimeletici, benessere animale, vivisezione, sperimentazione, obiezione di coscienza, status giuridico degli animali, animal loquens, empatia, permeabilizzazione citoplasmatica, elettrochemioterapia, neoplasie negli animali di affezione, autodeterminazione ed eutanasia, oncologia veterinaria, pregiudizio biologico
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/05 - Zoologia
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-FIL/03 - Filosofia morale
Additional information: Il lavoro dottorale è stato svolto conformemente all'area tematica "Salute, Alimentazione, Qualità della via" della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente". Il progetto rientra, difatti, tra i PON R&I 2014/2020, ed è stato svolto sotto la supervisione del tutor accademico Prof. Domenico Fulgione, del tutor aziendale Prof. Alfonso Baldi e del tutor estero Prof. Kevin Matson.
Date Deposited: 20 Jul 2021 20:21
Last Modified: 07 Jun 2023 10:59
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/13965

Collection description

Il lavoro dottorale, avente come tema Il trattamento dei tumori in animali da compagnia, valutazioni sperimentali ed etiche, consta di due elementi di matrice solo apparentemente diversa: quello scientifico, relativo allo sviluppo di elettrodi per elettrochemioterapia di tumori profondi in animali da compagnia, e quello bioetico, concernente i rapporti tra uomo e animale e il complesso percorso di riscatto dell'animale da affezione da res a soggetto di diritto, con particolare attenzione all'eutanasia in medicina veterinaria. Ambito nel quale si è assistito ad una certa inversione di tendenza e ad un ripensamento etico sull'utilizzo dell'eutanasia. Il reclutamento degli animali in "clinical trials" innovativi ha sì concesso un miglioramento della condizione clinica, ma determinato il sorgere di nuovi interrogativi sulla legittimità di cure palliative e, extrema ratio, accanimento terapeutico in oncologia veterinaria. La chemioterapia permette, difatti, un prolungamento della vita dell'animale, eppure, terapie somministrate in via sistemica comportano, spesso, effetti collaterali sì gravi da dimezzarne le beneficialità. L'ettrochemioterapia, utilizzata dall'azienda coinvolta nella ricerca, grazie all'elettroporatore Onkodisruptor, permette la somministrazione locale di farmaci antitumorali grazie all'uso di impulsi elettrici che permeabilizzano la membrana plasmatica, consentendo un rapido ingresso del farmaco nella cellula e scongiurando, così, i rischi della terapia non in situ. Nel corso della ricerca bioetica, si è discusso della validità dell'assunto della priorità degli uomini rispetto a qualsiasi altro essere vivente, primigenia della pretesa dominatrice umana. Lo studio ha mosso le fila dalla longeva tradizione culturale antropocentrica, riflettendo sul fenomeno evolutivo, dall'eterocronia alle storture verificatesi a partire dalla domesticazione, per poi analizzare l'effettività giuridica della concezione utilitaristica di Bentham e della sua evoluzione neoutilitaristica. Ampia attenzione è stata destinata alle derive dello specismo e al riconoscimento della concezione del valore inerente, sì come declinata in Regan e paradigmatizzata nei criteri di giustizia ed equità. Nel riflettere sull'opposizione tra due sistemi deontici apparentemente in confliggenza tra loro, diritti universali e diritti positivi (intendendo per essi ciò che abbisogna di codificazione), si è valutata l'autenticità della rivoluzione reganiana: trattare gli animali con rispetto non è atto di bontà, ma di giustizia. L' Homo sapiens viene spogliato della tensione drammatica della forza dominatrice, cessa la superiorità sulle altre specie. Non senza complicanze. I nuovi rapporti tra animale e uomo sono, difatti, da inserirsi nel complesso check and balance tra il diritto dei molti (atavicamente considerati qualitativamente superiori = uomini) che beneficiano della sperimentazione sui pochi (animali), e il diritto dei secondi. Grazie alla nozione di danno equiparabile, si ci si è interrogati su due principi sostanziali, quello della minimizzazione delle violazioni o miniride principle e quello del più svantaggiato o worse-off principle. Negando valore al sentire il non umano come mera proprietà, sulla scia dell'umanesimo ecologico, lo sforzo è verso un pieno tentativo di riscatto dell'animale. Approfondendo teorie sulla comunicazione non verbale, si è tentato di dar voce al non-umano, catalogando comportamenti e comunicazioni del linguaggio non-verbale, che si ponessero nell'extra moenia dei rapporti epimeletici e dei legami di affezione. Inserendo nel modello matematico di Shannon e Weaver nuovo encoder, e riferendosi agli studi di studi di Roger e Deborah Fouts condotti nello Chimpanzee and Human Communication Istitute presso la Central Washington University di Ellensburg, si è attribuito nuovo valore alla comunicazione, oltre il valore semantico della parola, annullando la considerazione del linguaggio come scriminante tra uomo e animale. Di qui, il superamento del pregiudizio biologico, il benessere animale come dato valoriale della tutela del non-umano e il riconoscimento anche a mezzo del coscienzialismo normativo e della valenza della capacità nel diritto de iure condendo, della dignità dell'animale, tertium datur nella dicotomia cosa-persona.

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