Madonna, Fabio (2020) SUDTIROLER SIND (KEINE) ITALIENER? L'espressione delle relazioni spaziali dinamiche nelle narrazioni dei soggetti bilingui simultanei e tardivi dell'italiano LD/L2 in Alto-Adige/Sudtirol. [Tesi di dottorato]

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Item Type: Tesi di dottorato
Resource language: Italiano
Title: SUDTIROLER SIND (KEINE) ITALIENER? L'espressione delle relazioni spaziali dinamiche nelle narrazioni dei soggetti bilingui simultanei e tardivi dell'italiano LD/L2 in Alto-Adige/Sudtirol
Creators:
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Madonna, Fabio
fabio.madonna@alice.it
Date: 12 July 2020
Number of Pages: 239
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Department: Studi Umanististici
Dottorato: Mind, gender and languages
Ciclo di dottorato: 33
Coordinatore del Corso di dottorato:
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Bacchini, Dario
dario.bacchini@unina.it
Tutor:
nome
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Giuliano, Patrizia
UNSPECIFIED
Date: 12 July 2020
Number of Pages: 239
Keywords: spazio dinamico, bilinguismo, Alto-Adige/Südtirol, acquisizione di una L2, Lingua Forte, Lingua Debole, tedesco, italiano, transfer.
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-LIN/02 - Didattica delle lingue moderne
Date Deposited: 20 Jul 2021 15:05
Last Modified: 07 Jun 2023 10:19
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14109

Collection description

Le lingue del mondo offrono svariati modi per descrivere gli eventi di moto, per cui la stessa esperienza di movimento può essere interpretata e/o espressa con modalità differenti a seconda della lingua madre utilizzata dal soggetto. A partire dalle ricerche condotte da L. Talmy (1985, 2000), le lingue vengono classificate in base al locus in cui sono lessicalizzate le componenti semantiche: le lingue romanze sono classificate come Verb-Framed (V-F), cioè lingue a quadro Verbale, in quanto tendono a lessicalizzare l'informazione semantica della Traiettoria (T) nel verbo principale mentre la Maniera del movimento (M) e/o la Causa (Cse) in elementi esterni al verbo (Satelliti); le lingue germaniche sono classificate come Satellite-Framed (S-F), lingue a quadro Satellitare, giacché esprimono la Maniera (M) del movimento nel lessema verbale e la Traiettoria (T) attraverso Satelliti (avverbi, prefissi, particelle, ecc.). La classificazione dicotomica proposta da Talmy ha permesso di identificare distinzioni macro-tipologiche tra le lingue, ma la sua rigidità non permette di evidenziare quelle variabilità tipologiche (Ibarretxe-Antuñano 2004, 2009; Slobin 2004) che le lingue del mondo mostrano nella concettualizzazione degli eventi di movimento e che condizionano non solo il modo in cui i parlanti selezionano le informazioni semantiche (Traiettoria e Maniera), ma anche il modo in cui un discente esprime le componenti di un evento di moto in L2. Lo scopo del nostro progetto di ricerca è quello di analizzare, sulla base di un supporto comune (Frog story), lo spazio dinamico in narrazioni orali prodotte da due gruppi di madrelingua italiana e tedesca dell'Alto-Adige/Südtirol, e da due gruppi di bilingui simultanei e tardivi con italiano Lingua Debole/Seconda Lingua (LD/L2) sempre dell'Alto-Adige/Südtirol. L'analisi contrastiva delle narrazioni prodotte dai madrelingua e dai bilingui si basa sullo studio di prospettive complementari: (a) una tipologica, in cui consideriamo le differenze tra due lingue distanti, il tedesco e l'italiano, e (b) una acquisizionale, in cui analizziamo gli effetti che le caratteristiche tipologiche del tedesco Lingua Forte/Lingua Materna (LF/L1) potrebbero avere sul processo di acquisizione dell'italiano LD/L2 e sul divario tra la competenza degli apprendenti nativi e "quasi nativi" o bilingui. I risultati in L1 ci portano a non condividere la dicotomia talmyana poiché le produzioni dei due gruppi di nativi (italofoni e tedescofoni) presentano innumerevoli somiglianze nel modo in cui codificano gli eventi di movimento. Per quanto riguarda le narrazioni dei nostri informatori bilingui simultanei e tardivi dell'italiano LD/L2, i risultati ottenuti mostrano che i bilingui tardivi con italiano L2 utilizzano gli stessi dispositivi linguistici dei bilingui simultanei con italiano LD per esprimere lo spazio dinamico evidenziando, così, come i primi possiedano le stesse capacità linguistiche dei simultanei.

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