Villani, Francesco (2021) Il divorzio in Campania in età napoleonica (1809-1815). Strategie familiari e iniziativa individuale. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | Il divorzio in Campania in età napoleonica (1809-1815). Strategie familiari e iniziativa individuale |
Creators: | Creators Email Villani, Francesco francescovillani92@gmail.com |
Date: | 1 December 2021 |
Number of Pages: | 286 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Studi Umanististici |
Dottorato: | Scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche |
Ciclo di dottorato: | 34 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Petrarca, Valerio valpetra@unina.it |
Tutor: | nome email Rao, Anna Maria UNSPECIFIED Palmieri, Pasquale UNSPECIFIED |
Date: | 1 December 2021 |
Number of Pages: | 286 |
Keywords: | matrimonio, divorzio, famiglia, età napoleonica, Regno di Napoli, Decennio francese, cause matrimoniali, conflittualità coniugale, prassi giudiziaria, dimensione emotiva e sentimentale |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/02 - Storia moderna |
Date Deposited: | 28 Dec 2021 18:16 |
Last Modified: | 28 Feb 2024 11:33 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14337 |
Collection description
Lo studio considera come oggetto d’indagine le cause matrimoniali celebrate nelle province campane in età napoleonica, riservando particolare attenzione alla problematica divorzista. I processi matrimoniali considerati sono intesi come chiave d’accesso alla vasta e poco esplorata dimensione delle dinamiche familiari in un’età densa di trasformazioni di lungo periodo, quale il Decennio francese nel Regno di Napoli. Il lavoro di ricerca si è concentrato sullo spoglio sistematico della documentazione dei tribunali di prima istanza delle aree in questione – principato Citeriore, principato Ulteriore, Terra di Lavoro – custodita presso gli archivi di Stato di Salerno, Avellino e Caserta, una documentazione archivistica talvolta lacunosa e in cattivo stato di conservazione; tuttavia, la natura delle fonti non ha rappresentato un ostacolo nella ricostruzione di un’entità significativa di cause, nell’identificazione di molteplici e interessanti dinamiche e nell’elaborazione di ipotesi interpretative. La ricerca si dipana attraverso tre macrolivelli: dibattito e cornice normativa, analisi comparativa e interpretativa, prospettiva microanalitica. È stato esaminato il processo di ridefinizione delle relazioni familiari e coniugali nella Francia rivoluzionaria e napoleonica, all’interno del quale, l’introduzione del divorzio rappresenta una tappa essenziale. La prospettiva adottata è bidirezionale, in quanto, da un lato sono analizzate le differenti iniziative legislative e le politiche in materia familiare – aventi come estremi cronologici la legge istitutiva dello stato civile e del divorzio del 20 settembre 1792 e l’introduzione del Codice Napoleone nel 1804 – dall’altro la recezione del divorzio rivoluzionario e napoleonico nella società,la sua diffusione geografica, le dinamiche che esso sottende e i ceti sociali che ne sono fruitori. Il fenomeno divorzista nel Regno di Napoli è stato considerato nei suoi risvolti politici, giuridici e culturali, tenendo conto del variegato dibattito sul tema che in Italia affonda le sue radici nella seconda metà del Settecento, ampliandosi e trovando le prime espressioni in ambito istituzionale nel corso del triennio repubblicano (1796-1799). L’introduzione del Codice Napoleone e con esso del divorzio nel Regno napoletano rappresenta un momento di forte rottura con la tradizione giuridica e morale del Paese; il nuovo istituto giuridico si pone in esplicito contrasto con la dottrina dell’indissolubilità del matrimonio professata dalla Chiesa cattolica e rappresenta, assieme alla piena laicizzazione del matrimonio, uno spartiacque decisivo rispetto ai pur sempre parziali tentativi operati in tal senso da parte della dinastia borbonica nel corso del Settecento. I dati analizzati sono stati rilevati attraverso l’esame di una molteplicità di fonti; in primo luogo quelle giudiziarie, le quali, ove è stato possibile, sono integrate da ulteriori tipologie di documentazione – notarile, di stato civile, catastale, epistolare –indispensabili per la ricostruzione dei diversi contesti socio-familiari. Sono stati quindi classificati secondo differenti prospettive: giuridica e normativa, sociale e familiare, economica e culturale. Attraverso la rilevazione di dinamiche e tendenze è stato possibile definire la fenomenologia delle vertenze matrimoniali nelle province campane nella sua complessità. Inoltre, attraverso una prospettiva microanalitica, sono considerate le dinamiche sociali e familiari connesse a cause matrimoniali ‘esemplari’. Le ‘storie di famiglie’ ricostruite si presentano quali tasselli di un complesso mosaico di vita sociale che dispiegandosi da una generazione all’altra in un arco cronologico attraversato da radicali rivolgimenti quale la fase compresa tra la metà del Settecento e i primi decenni del secolo seguente, possono rivelarsi spie di trasformazioni, adattamenti e persistenze di lungo periodo.
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