Chiariello, Giovanna Ester
(2022)
La capanna digitale. Reinterpretazione dell'archetipo e modelli di abitare del prossimo futuro.
[Tesi di dottorato]
Item Type: |
Tesi di dottorato
|
Resource language: |
Italiano |
Title: |
La capanna digitale. Reinterpretazione dell'archetipo e modelli di abitare del prossimo futuro |
Creators: |
Creators | Email |
---|
Chiariello, Giovanna Ester | giovannaester.chiariello@unina.it |
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Date: |
10 March 2022 |
Number of Pages: |
223 |
Institution: |
Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: |
Studi Umanististici |
Dottorato: |
Scienze filosofiche |
Ciclo di dottorato: |
34 |
Coordinatore del Corso di dottorato: |
nome | email |
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Conte, Domenico | dconte@unina.it |
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Tutor: |
nome | email |
---|
Giardiello, Paolo | UNSPECIFIED |
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Date: |
10 March 2022 |
Number of Pages: |
223 |
Keywords: |
immemorare_archetipi_rivoluzione digitale_abitare del futuro |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: |
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/16 - Architettura degli interni e allestimento |
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Additional information: |
seconda mail : giovannachiariello@hotmail.it
num cell: 3204944901 |
Date Deposited: |
22 Mar 2022 16:27 |
Last Modified: |
28 Feb 2024 10:50 |
URI: |
http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14430 |
Collection description
Il presente lavoro di ricerca approfondisce il significato attribuito agli archetipi nello sviluppo dei modelli abitativi del passato e della contemporaneità e mira ad individuare i modelli di abitare del prossimo futuro coerenti con un’aggiornata tassonomia dello spazio che contempli le eterogenee dimensioni di spazio fisico e virtuale vissute dall’uomo nell’era digitale.
Nel processo di proiezione verso l’immaginario abitativo del futuro si ritiene indispensabile volgere lo sguardo al modo di vivere gli spazi domestici nel passato e nella contemporaneità. Questo approccio di ricerca volto a rintracciare una relazione tra passato e futuro determina un processo conoscitivo assimilabile a quello della circolarità ermeneutica in cui la proiezione verso un concetto futuro si fonda sulla “memoria di una conoscenza stratificata che è sempre frutto di una immaginazione proiettata su un fenomeno del passato”. L’anticipazione del futuro, infatti, non può prescindere da una lettura e da una reinterpretazione di ciò che è stato, poiché, come suggerisce Ernst Bloch, essa è resa possibile anzitutto da un profondo mutamento del nostro rapporto con il passato, il quale non va evocato come mero ricordo ma riletto attraverso la capacità di «immemorare», cioè di rintracciare nel passato il «futuro represso che non poté realizzarsi nella densa pasta del divenuto» .
La volontà di indagare questi temi di ricerca nasce dall’osservazione di condizioni sociologiche ed antropologiche della contemporaneità riguardanti lo sviluppo della globalizzazione e l’incidenza prodotta dalla rivoluzione digitale sui modi di percepire ed esperire i luoghi dell’abitare domestico. La rivoluzione digitale ha determinato negli ultimi decenni un cambiamento radicale dei processi relazionali tra gli individui, fenomeno indagato, tra gli altri, dall’etnologo Marc Augè e dal sociologo Zygmunt Bauman, e corroborato da un nuovo codice di percezione spaziale e temporale che, insieme al fenomeno della globalizzazione mondiale, ha messo in discussione i principi su cui si fondava l’identità locale ed individuale dell’essere umano.
In questo sistema di interpretazione degli effetti prodotti sulla società dallo sviluppo tecnologico e digitale, l’interno architettonico conserva il suo carattere di luogo identitario per l’individuo e la collettività e continua ad essere l’ambito nel quale persistono varie declinazioni di temi archetipici dell’architettura e dell’abitare. Questa peculiarità dell’interno avvalora la tesi secondo cui il richiamo all’archetipo, in ambito architettonico, stabilisce un legame tra l’uomo e la memoria abitativa favorendo l’affermazione di identità dell’individuo e la sua identificazione con i luoghi dell’abitare.
A partire da tali considerazioni, la prima parte della presente ricerca è dedicata allo studio degli archetipi, intesi come modelli universali di riferimento comuni a tutto il genere umano e necessari per definire radici di identificazione a cui riferirsi; tale studio viene condotto approfondendo il contributo offerto su questo tema dalle teorie elaborate dallo psicoterapeuta svizzero Carl Gustav Jung nell’ambito della psicologia analitica e prosegue con una disamina delle categorie di archetipi architettonici fornite nel tempo da vari autori afferenti a diversi ambiti disciplinari. La metodologia della ricerca tiene conto degli approcci ontico-ontologico, fenomenologico e psicologico avanzati da vari studiosi sul tema dell’abitare con particolare riferimento alle teorie archetipiche che indagano il significato di rifugio e protezione insito nella caverna, di genesi dell’intenzionalità progettuale riconosciuto nella capanna, di temporaneità e non permanenza riscontrato nella tenda.
Tale analisi mira all’elaborazione di un’aggiornata tassonomia degli archetipi dell’abitare che risponda con rinnovato spirito critico alle istanze di relazione tra spazio e tempo, forma e architettura, al fine di tracciare precognizioni per la definizione di un modus habitandi futuro che renda l’uomo attante consapevole dello “spazio ampliato” nato dalla rivoluzione digitale: uno spazio dell’attualità che è sintesi tra spazio fisico, assunto dall’uomo come luogo da vivere, e spazio virtuale.
Questo procedimento analitico, che si muove dagli archetipi alla contemporaneità e indaga il significato dello spazio, determina la necessità di una lettura critica della società contemporanea caratterizzata da forme di relazione che divengono sempre più immediate tra individui a distanza, connessi virtualmente, e sempre meno consolidate tra individui, invece, fisicamente prossimi favorendo il rischio dell’isolamento dell’uomo, privato dell’esperienza partecipativa e fruitiva dello spazio grazie alla possibilità di collegarsi in ogni momento con il mondo “stando comodamente seduto in poltrona”. Questa dicotomia propria del mondo virtuale guida la presente ricerca nell’indagine dei valori e dei disvalori della società globale, per giungere, in ultimo, all’individuazione di nuove categorie spaziali corrispondenti alla rinnovata relazione esperienziale dell’uomo con lo spazio e all’individuazione dei valori propri degli interni domestici utili a definire un modello abitativo del futuro, traducibile in una dimora ideale, che possa essere effimera e temporanea ma, al tempo stesso, personalizzabile e connotata da permanenti valori di identità, nella quale possano confluire archetipi e innovazioni digitali.
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