Amabile, Luigiemanuele (2022) L'architettura dei cambiamenti di stato. Leggere e interpretare il progetto del movimento in architettura. [Tesi di dottorato]
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Item Type: | Tesi di dottorato |
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Resource language: | Italiano |
Title: | L'architettura dei cambiamenti di stato. Leggere e interpretare il progetto del movimento in architettura |
Creators: | Creators Email Amabile, Luigiemanuele luigiemanuele.amabile@unina.it |
Date: | 8 March 2022 |
Institution: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Department: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 34 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Izzo, Ferruccio UNSPECIFIED Capone, Mara UNSPECIFIED Marcos, Carlos L. UNSPECIFIED |
Date: | 8 March 2022 |
Keywords: | architettura, cinetica, movimento, digital culture, geometria |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Date Deposited: | 16 Mar 2022 12:54 |
Last Modified: | 28 Feb 2024 14:05 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14529 |
Collection description
I rapidi cambiamenti dei tempi che viviamo richiedono di porre l’attenzione su aspetti che spesso non vengono affrontati nella pratica quotidiana del progetto. I luoghi che abitiamo – il nostro ambiente costruito, disegnato dalla sequenza definita e progettata di spazi concatenati che configurano la totalità della nostra esperienza situata nel mondo – fissi e statici nelle loro stratificazioni, devono costantemente confrontarsi con la loro adattabilità, trasformazione e modificazione verso fenomeni in mutamento che ne informano qualità e caratteri. Tali accezioni – intese come la capacità dell’architettura di potersi adattare a sollecitazioni che intervengono sulla sua struttura fisica in una serie di interazioni diverse e mutevoli nel corso del tempo – implicano un cambiamento di stato, ovvero la condizione di mutevolezza di un sistema architettonico, di uno spazio o di un’atmosfera, da uno stato iniziale ad un altro, attraverso la trasformazione della sua costituzione materiale. La trasformazione implica movimento: il campo di applicazione di tale fenomeno è definito dall'architettura cinetica. La domanda di ricerca si inserisce in quest’ambito, indagando possibili azioni e procedimenti compositivi alla base dei sistemi cinetici in grado di modificare la propria configurazione geometrica e spaziale sulla base di sollecitazioni esterne. Quali sono e come si sviluppano i processi geometrico-compositivi alla base delle architetture cinetico-responsive? Si intende approfondire gli aspetti legati alla cinetica del movimento, descrivendone e classificandone strategie progettuali e modalità d’insediamento in una serie di esempi costruiti per poterne così comprendere ragioni e motivazioni che hanno informato la loro generazione spaziale, proponendo una possibile metodologia di lettura e comprensione di tale fenomeno. Attraverso la costruzione di una nuova tassonomia si individueranno le caratteristiche generative di un campione di opere emblematiche, discretizzandone invarianti e differenze sulla base di criteri selezionati che rivelino una loro possibile traduzione in strategie compositive. Coniugando geometrie generative, tecnologie costruttive e specifiche proprietà dei materiali con l'aspirazione per il movimento, si analizzerà come le architetture cinetico-responsive riescano a generare cambiamenti di stato e al tempo stesso rispondere a stimoli esterni, producendo effetti spaziali di volta in volta diversi che impattano sull'esperienza dell'architettura da parte dell'uomo, rappresentando una tra le varie strade percorribili da perseguire per il progetto di architettura contemporaneo. La ricerca è strutturata in tre parti principali: Posizioni, Strumenti, Progetto. La prima parte della ricerca, Posizioni, riguarderà una fase di orientamento e ricognizione che individui l'ambito entro cui circoscrivere la ricerca, attraverso l’approfondimento di alcuni precisi orientamenti teorici e con particolare riferimento a esperienze progettuali e di ricerca recenti. La seconda parte, riguarderà l’approfondimento di alcune specifiche metodologie operative e procedimenti utili alla costruzione di una nuova tassonomia cinetica. La terza parte, riguarderà il passaggio tra proposizioni teoriche e strumenti operativi, la sistematizzazione una serie di posizioni teoriche e riflessioni operative riguardanti l’evoluzione del rapporto tra i diversi nuovi strumenti entrati in campo per l’architettura e la prassi consolidata, mettendo in luce l’attuale dibattito sulla digital materiality come possibile strategia per una modalità d'approccio al progetto. L'obiettivo della ricerca è quindi rintracciabile nella costruzione di una metodologia di lettura e interpretazione del progetto della cinetica attraverso la sua essenziale vocazione nel provocare cambiamenti di stato; una qualità, che, intersecando diversi campi, ritorna al punto in cui ha origine la necessità della trasformazione architettonica: poter progettare, costruire e abitare architettura che si adatti ad esigenze in evoluzione, accogliendo le sue nuove possibilità e appropriandocene.
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