Leone, Stefania (2022) IL CONTRIBUTO DELLE CELLULE NKT NELL’IMMUNITA’ ANTI-TUMORALE DELLA LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: IL CONTRIBUTO DELLE CELLULE NKT NELL’IMMUNITA’ ANTI-TUMORALE DELLA LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA
Autori:
Autore
Email
Leone, Stefania
stefania0leone@gmail.com
Data: 13 Dicembre 2022
Numero di pagine: 56
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Medicina Clinica e Chirurgia
Dottorato: Terapie avanzate medico-chirurgiche
Ciclo di dottorato: 35
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Pane, Fabrizio
fabrizio.pane@unina.it
Tutor:
nome
email
Francesco, Grimaldi
[non definito]
Data: 13 Dicembre 2022
Numero di pagine: 56
Parole chiave: Leucemia Linfoblastica Acuta; cellule NKT
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/15 - Malattie del sangue
Depositato il: 06 Mar 2023 07:51
Ultima modifica: 09 Apr 2025 14:19
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14646

Abstract

Nonostante negli ultimi decenni la prognosi delle Leucemia Linfoblastica Acuta abbia subito dei netti miglioramenti, l’insorgenza di recidive e la loro resistenza ai trattamenti tradizionali rappresentano ad oggi la principale causa di scarsa sopravvivenza. L’introduzione di approcci immunoterapici ha rivoluzionato il trattamento della LLA recidivata/refrattaria, sottolineando come la comprensione dei meccanismi immunologici para-leucemici abbia un risvolto non solo nel delineare la fisiopatologia della malattia ma soprattutto nell’introduzione di innovative strategie terapeutiche. Inoltre, l’individuazione precoce dei pazienti a maggior rischio di recidiva tramite biomarker sempre più precisi, anche di tipo immunologico, permetterebbe l’intensificazione precoce del trattamento in questo gruppo, determinandone un miglioramento dell’outcome. Le cellule NKT sono una popolazione eterogenea di cellule T che co-esprimono markers tipici delle cellule NK, suddivisibili in due gruppi principali: le cellule NKT “invariant” (iNKT) e le cellule NKT-like. Delle prime è nota l’attività anti-tumorale, mentre delle seconde non è ancora stato definito il contributo nell’immunità tumorale. Inoltre, recentemente è stato scoperto che una popolazione di cellule appartenenti alla classe delle NKT-like, denominate TR3-56, possiede capacità regolatorie nei confronti dei linfociti T CD8. Alcuni studi hanno evidenziato che una parte delle cellule NKT-like ha un’attività anti-leucemica contro linee cellulari di LLA. Ciononostante, la scoperta delle TR3-56 pone un interrogativo sulla reale funzione delle cellule NKT-like. Ad oggi nessuno studio ha analizzato il contributo dei diversi subset di cellule NKT nei processi di immune-editing della LLA. Al fine di colmare questo vuoto, e nel tentativo di individuare nuovi biomarker di risposta, questo studio si è soffermato sull’analisi dei subset di cellule NKT nel midollo osseo (Bone Marrow, BM) dei pazienti con LLA-B al momento della diagnosi e dopo chemioterapia. Prima di tutto, si è verificato che le cellule iNKT e NKT-like, nella nicchia midollare leucemica, presentano un comportamento opposto, con una diminuzione delle prime e un aumento delle seconde. Se la diminuzione delle cellule iNKT è un risultato atteso alla luce della loro nota attività anti-tumorale, l’aumento delle cellule NKT-like rimane un quesito irrisolto. Quindi, ci si è soffermati sulle caratteristiche di queste ultime. Suddividendo le cellule NKT-like in base allo stato di differenziazione, si è evidenziato che, tra le quattro principali sotto-popolazioni della memoria (naive, effector memory, central memory e terminally differentiated), solamente le cellule NKT-like naive sono aumentate al momento della diagnosi di LLA-B. Inoltre, utilizzando il CD16 come marcatore di citotossicità anticorpo-mediata, si è osservato che solamente le cellule NKT-like temra presentano un’aumentata espressione del CD16, che tende poi a diminuire dopo chemioterapia. Si è quindi ipotizzato che le cellule NKT-like naive possano rappresentare le TR3-56 nella LLA-B, mentre le cellule NKT-like temra la controparte citotossica. Per verificare questa ipotesi, si è studiato il rapporto tra le cellule NKT-like naive e temra con i linfociti T CD8 e il loro stato di attivazione espresso tramite il CD69. Si è riscontrata una relazione inversamente proporzionale tra le cellule NKT-like naive e i linfociti CD8, a differenza delle cellule NKT-like temra che risultano direttamente proporzionali, conformemente a quanto aspettato data le capacità inibitorie delle TR3-56 nei confronti dei linfociti T CD8. Questi dati sembrerebbero porre le basi per ipotizzare una differente funzione delle cellule NKT-like naive e temra nel microambiente leucemico, che necessitano però di conferme di tipo funzionali. Successivamente, si è verificato che se il quantitativo di cellule NKT-like al momento della diagnosi avesse una distribuzione differente nei pazienti classificati in base alle classi di rischio. E’ stato osservato che la percentuale di NKT-like è maggiore nei pazienti ad alto rischio rispetto a quelli a rischio standard e medio, per quanto l’analisi è limitata dalla scarsa numerosità campionaria. Quindi, per confermare il reale valore predittivo delle cellule NKT-like, questo dato deve essere verificato in una coorte più amplia di pazienti.

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