Ansaldi, Barbara (2023) Perspective and the Blind : rappresentazione e comunicazione inclusiva per l’accessibilità dei dipinti prospettici. UNSPECIFIED. FedOA - Federico II University Press, Napoli.

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Item Type: Monograph (UNSPECIFIED)
Resource language: Italiano
Title: Perspective and the Blind : rappresentazione e comunicazione inclusiva per l’accessibilità dei dipinti prospettici
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Ansaldi, BarbaraUNSPECIFIED
Autore/i: [Italiano]: Barbara Ansaldi è Dottore di Ricerca (PhD) in Architettura, curriculum Tecnologie Sostenibili, Recupero e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente. Si laurea con lode nel 2015 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi in Applicazioni di Geometria Descrittiva dal titolo A Visual Rock ‘N Roll Odyssey: Anamorphic Perspectives in a Scenic Design for Bon Jovi e successivamente diventa Cultore della Materia (ICAR-17) presso il Dipartimento di Architettura (DiArc) del medesimo ateneo. Nel 2020 consegue il Dottorato di Ricerca e dal 2021 è Professore a contratto di Applicazioni di Geometria Descrittiva presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stata anche docente di corsi a scelta dello studente incentrati sulla Concept Art e l’arte digitale per l’industria dell’intrattenimento. I suoi interessi di ricerca includono il disegno, l’uso delle ICT per l’inclusione e l’accessibilità dei dipinti prospettici da parte dei non vedenti e la concept art per il cinema e i videogiochi. Ha partecipato come relatore a convegni internazionali sul disegno e sulla rappresentazione ed ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche. All’attività accademica affianca da sempre quella di illustratrice e colorista. / [English]: Barbara Ansaldi is a PhD in Architecture, curriculum of Sustanaible Technologies, Restoration and Representation of Architecture and Environment. In 2015 she received her Master’s Degree in Architecture with honors from University of Naples Federico II with a thesis in Applications of Descriptive Geometry titled A Visual Rock ‘N Roll Odyssey: Anamorphic Perspectives in a Scenic Design for Bon Jovi and later became a Cultore della Materia (ICAR-17) at the Department of Architecture (DiArc) of the same University. In 2020 she received her PhD and since 2021 she is an Adjunct Professor of Applications of Descriptive Geometry at the Department of Architecture of University of Naples Federico II, where she also a held optional courses about concept art and digital art for the entertainment industry. Her research interests include drawing, ICT for inclusion, accessibility of perspective-based paintings to the blind and concept art for cinema and videogames. She attends national and international conferences on drawing and representation as a speaker and she is the author of several scientific papers on her research subjects. Alongside her academic career, she is also an illustrator and colorist.
Date: October 2023
Number of Pages: 199
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Original publication URL: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Place of Publication: Napoli
Publisher: FedOA - Federico II University Press
Date: October 2023
Series Name: Oltre l'accessibilità. Patrimonio Culturale for All
Number of Pages: 199
Keywords: disabilità visiva, prospettiva, multisensorialità, pittura, inclusione, visual impairment, perspective, multisensory approach, painting, inclusion
NBN (National Bibliographic Number): urn:nbn:it:unina-29632
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/17 - Disegno
Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-PSI/05 - Psicologia sociale
Access rights: Open access
Date Deposited: 04 Oct 2023 07:58
Last Modified: 04 Oct 2023 07:58
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/14872
DOI: 10.6093/978-88-6887-173-4

Collection description

[Italiano]: Due mani che esplorano, due occhi che possono solo immaginare. Se c’è qualcosa di universale al mondo, a cui tutti dovrebbero avere il diritto di accedere, quella è l’arte, in tutte le sue forme. Eppure, l’accessibilità all’arte da parte di persone con disabilità visiva è stata per lungo tempo generalmente associata al superamento delle barriere architettoniche; tuttavia, per consentir loro una reale fruizione dei beni artistici e aprire la strada verso il diritto all’esperienza estetica per tutti, è necessario affrontarne l’accessibilità dal punto di vista sensoriale, esperienziale e cognitivo. Il testo propone un approccio metodologico-didattico for all per la ‘traduzione’ dei dipinti fondati sull’uso della prospettiva in un linguaggio accessibile a fruitori con disabilità visiva, in un’ottica inclusiva. Comunicare tali opere a un pubblico non vedente non significa solo restituirne una forma tridimensionale apticamente esplorabile: il dipinto prospettico di epoca rinascimentale porta con sé un corpus di valori, di messaggi simbolici e di significati legati all’applicazione della prospettiva, il cui apprezzamento non passa solo per gli occhi, ma attraverso intelletto e conoscenza. Si propone un approccio metodologico che lavora su due fronti: in primis, la ricerca dell’equivalente rappresentativo dello spazio prospettico; in secondo luogo, la ricerca dell’equivalente estetico, che include il primo e lo completa, consentendo di accedere all’esperienza estetica vera e propria. Pertanto, la comunicazione aumentata ed inclusiva del bene deve prevedere un apparato didattico ben strutturato per veicolare non soltanto le qualità visive dell’opera tradotte in forma tattile ma tutti i significati ad esso connessi, compresi i possibili stimoli multisensoriali che è in grado di evocare. Si forniscono così strategie rappresentative e comunicative utili anche al largo pubblico, che ha l’occasione di sperimentare un modo alternativo e coinvolgente di relazionarsi con l’opera d’arte. L’esperienza multisensoriale, in particolare, incarna appieno lo spirito più autentico dell’inclusione, aggiungendo il ‘sentire’ all’esperienza artistica, così che anche il vedente scopra di ‘vedere di più’. La metodologia proposta si basa sui metodi tradizionali della geometria descrittiva (restituzione prospettica, prospettiva solida accelerata) e le Information and Communication Technologies (3D modeling, 3D printing) e viene applicata a due casi studio, il Banchetto di Erode nelle versioni di Benozzo Gozzoli e Filippo Lippi. / [English]: Two exploring hands, two eyes that can only imagine. If there is something truly universal in this world, that everyone should be granted access to, that is art in all its forms. Yet, the accessibility of art to people with visual impairment has been for a long time mostly intended as the elimination of architectural barriers; however, it is necessary to work on the sensory, experiential and cognitive aspects, in order to allow blind people to truly access and enjoy artworks, paving the way to the right – for everyone - to live the aesthetic experience. In an inclusive perspective, the book proposes a methodological-didactic approach for all for the ‘translation’ of perspective-based paintings into a language which can be accessed by visually impaired users. Communicating such works to a non-sighted audience does not only mean to render them into a tactically explorable three-dimensional form: Renaissance perspective-based paintings embody different values, symbolic messages and meanings which are strictly linked to the application of perspective and whose acknowledgment does not pass through the eyes but through understanding and intellect. The proposed methodological approach works on two fronts: firstly, the search for the figurative equivalent of perspective space; secondly, the research on the aesthetic equivalent, which includes the former and completes it, allowing access to the actual aesthetic experience. Therefore, an augmented and inclusive communication of the artwork must include a well-structured didactic apparatus in order to convey not only the visual qualities of the work translated into tactile form but also all the meanings connected to it, including the possible multisensory stimuli it can evoke. Such kind of representational and communication strategies are beneficial to a generic audience as well, providing the opportunity to experience an alternative way to ‘enter’ the work of art. In particular, the multisensory experience fully reflects the most authentic spirit of inclusion as it adds ‘feeling’ to the artistic experience, so that sighted people find out they can ‘see more’, and better. Research methodology is based on the traditional methods of descriptive geometry (reverse perspective, accelerated solid perspective) and Information and Communication Technologies (3D modeling, 3D printing) and it was applied to two case studies, The Feast of Herod in the versions by Benozzo Gozzoli and Filippo Lippi.

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