Pacifico, Maria Giovanna (2023) Manutenzione dell’ambiente costruito. Innovazione di processo per una manutenzione condivisa. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Manutenzione dell’ambiente costruito. Innovazione di processo per una manutenzione condivisa
Autori:
Autore
Email
Pacifico, Maria Giovanna
mariagiovanna.pacifico@unina.it
Data: 10 Marzo 2023
Numero di pagine: 641
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Architettura
Dottorato: Architettura
Ciclo di dottorato: 35
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Mangone, Fabio
mangone@unina.it
Tutor:
nome
email
Pinto, Maria Rita
[non definito]
Data: 10 Marzo 2023
Numero di pagine: 641
Parole chiave: manutenzione; manutenzione programmata; manutenzione condivisa; ambiente costruito; sistema urbano;
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
Depositato il: 02 Apr 2023 10:07
Ultima modifica: 10 Apr 2025 12:41
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15080

Abstract

La ricerca si incardina su un background di studi e ricerche sul tema della gestione e della manutenzione edilizia e urbana, basandosi sull’assunto che la qualità dell’ambiente costruito è il risultato di numerosi fattori e molteplici azioni, che intervengono nelle diverse fasi del processo. Attraverso l’articolazione delle istanze di contrasto della vulnerabilità intrinseca dell’ambiente costruito, è messa in campo un’innovazione che coinvolge non solo i mezzi e gli strumenti, ma i saperi, le regole, i processi. L’obiettivo è indagare l’opportunità che l’innovazione tecnologica possa innescare processi di gestione sostenibili, finalizzati all’efficienza fisica, all’efficacia economica, alla tempestività nell’attuazione delle azioni e al civic engagement negli insediamenti esistenti. Sullo sfondo vi è la pressante esigenza di metodologie e strumenti per la manutenzione dell’ambiente costruito, propria dello scenario italiano. Il nostro Paese è segnato dall’incalzante evoluzione del degrado e dell’obsolescenza, che interessano il vasto patrimonio edilizio preindustriale e moderno; al tempo stesso, è orientato all’attivazione di processi di recupero e manutenzione, attraverso consistenti investimenti finalizzati a riattivare la crescita economica partendo proprio dal settore dell’edilizia. Le linee di indirizzo europee, improntate a principi ormai sedimentati di crescita sostenibile, promuovono il recupero e la manutenzione in un’ottica di sviluppo circolare, attraverso la conservazione e il riutilizzo delle risorse esistenti, la drastica riduzione dei processi di consumo di suolo, la digitalizzazione dei processi di sviluppo, gestione e cura delle città, nonché attraverso la collaborazione democratica con le comunità. La ricerca affronta una domanda di forte attualità, indagando la richiesta di qualità del servizio di manutenzione, misurata attraverso la tempestività degli interventi, grazie al miglioramento dell’efficacia ed efficienza della fase di monitoraggio. In particolare, obiettivo della ricerca è supportare i proprietari ed i gestori di patrimoni nell’intervento sulle condizioni di degrado per limitare l’evoluzione dei guasti, agendo sulla tempestività delle segnalazioni. Lo sviluppo di uno strumento digitale per utenti non esperti consente di ampliare il sistema di attori coinvolti nelle attività manutentive, innescando tra loro sinergie positive. La tesi mira a soddisfare le istanze di anticipazione, programmazione e previsione proprie dell’agire manutentivo, attraverso la ricomposizione delle conoscenze scientifiche maturate dal sapere esperto con le pratiche fruitive degli utenti. Si tratta di una ricerca di innovazione incrementale, finalizzata al miglioramento delle performance e all’incremento delle funzionalità di uno strumento digitale, esistente, destinato all’ambiente costruito. In particolare, si inserisce all’interno di una criticità operativa nei procedimenti manutentivi, in corrispondenza della fase di monitoraggio. Gli impatti sul processo incidono soprattutto sulle fasi di programmazione e controllo, attraverso uno strumento per i fruitori che intenda dare risposta alle loro esigenze, un vero canale di dialogo con il sapere non esperto. L’urgenza sociale diviene uno dei parametri del processo diagnostico e indirizza la scelta e la programmazione delle attività manutentive. La gestione di patrimoni immobiliari impone un’organizzazione delle attività manutentive basata sull’individuazione di priorità dettate dagli obiettivi – e dai mezzi – della committenza, nonché dalle esigenze degli utenti. L’incidenza dei costi di manutenzione sul complessivo costo di gestione spinge i soggetti gestori a una progressiva contrazione del personale impegnato nel processo manutentivo. In questo scenario, la diffusione di sistemi digitali contribuisce a indirizzare le attività di controllo verso modelli che funzionano da remoto, riducendo drasticamente le attività del personale sul campo. L’applicativo interviene a supporto del monitoraggio, permettendo ai tecnici di effettuare un’analisi a vista da remoto, contenendo drasticamente i costi del monitoraggio. Con la collaborazione degli utenti, che inviano fotografie e descrizioni di specifiche parti del sistema oggetto di gestione, il personale tecnico impegnato nella manutenzione può non soltanto ricevere segnalazioni più dettagliate, ma può monitorare elementi del sistema. Particolare efficacia si riscontra nelle attività di collaudo (inteso come verifica ed accettazione) degli interventi di manutenzione di piccola entità. In questo ambito, le problematiche riscontrabili sono essenzialmente legate a due fattori: elevato numero degli interventi da verificare; esiguo valore economico del singolo intervento. L’applicativo costituisce un link tra sapere esperto e fruitori dei sistemi edilizi, attivando un processo di collaborazione con un elevato potenziale di educazione alla qualità dell’ambiente costruito. Determinando un positivo “effetto collaterale”, stimola gli utenti ad osservare lo stato di manutenzione degli immobili, a riconoscere segnali di guasto e manifestazioni di degrado e a veicolare ai giusti destinatari le informazioni acquisite. Il fruitore si trasforma in attore, capace di avere un’influenza sulla programmazione delle attività manutentive e sulla gestione, di orientare il processo in funzione delle proprie priorità. In quest’ottica, la ricerca contribuisce a rendere il processo gestionale “su misura”, influenzando l’ottimizzazione del piano di manutenzione in base alle specifiche esigenze d’uso del patrimonio costruito, indicate dagli stessi utenti.

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