Didonna, Cinzia (2023) Progettare per l’Esistente-Abitato. Metodologie, atlanti e strumenti per riabitare il quartiere fragile. [Tesi di dottorato]
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Progettare per l’Esistente-Abitato. Metodologie, atlanti e strumenti per riabitare il quartiere fragile |
Autori: | Autore Email Didonna, Cinzia cinzia.didonna@unina.it |
Data: | 9 Marzo 2023 |
Numero di pagine: | 424 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Architettura |
Dottorato: | Architettura |
Ciclo di dottorato: | 35 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Mangone, Fabio fabio.mangone@unina.it |
Tutor: | nome email Multari, Giovanni [non definito] Devisme, Laurent [non definito] |
Data: | 9 Marzo 2023 |
Numero di pagine: | 424 |
Parole chiave: | Abitare, costruire, esistente, progetto architettonico, quartiere fragile |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Depositato il: | 02 Apr 2023 10:10 |
Ultima modifica: | 10 Apr 2025 13:04 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15134 |
Abstract
La ricerca dottorale indaga il costruito esistente rispetto alla condizione dell’abitare contemporaneo in quartieri fragili. Si analizza l'“esistente-abitato”, ovvero un costruito in cui si evidenzia la componente umana, protagonista di un'azione capace di “addomesticare” lo spazio in cui risiede. Si delinea un inquadramento teorico di metodologie di indagine sull’esistente, tracciando le teorie e gli strumenti che hanno messo in luce caratteri e sfumature differenti. L’Abitare e il Costruire diventano le lenti di lettura e di interpretazione del caso studio: il quartiere Case Nuove a Rosarno (RC). Si apre un ampio sguardo di indagine, dalla descrizione dello spazio fisico all’ascolto dello spazio sociale. Le interazioni tra costruito e abitato hanno messo, dunque, in evidenza spazi ibridi, rapporti di prossimità, processi trasformativi e tre categorie: il vuoto, il non finito, l’abbandonato. Viene composta, infine, una tassonomia di strumenti ricavati dallo studio di progetti paradigmatici, selezionati sulla base delle analisi preliminari svolte sull’esistente, per le azioni progettuali e al loro modo di rapportarsi al capitale umano. Gli strumenti presentati sono sette: Conoscenza e Interpretazione, Inclusione e Condivisione, Trasformabilità, Modificazione puntuale, Addizione (orizzontale e verticale), Infill urbano, Partecipazione. La domanda che accompagna tutta la ricerca è dunque: come può il progetto di architettura rispondere alle esigenze dell’abitare contemporaneo in quartieri dalle forti criticità e fragilità? La ricerca, per la natura stessa dell’esistente, non fornisce una risposta, definita e definitiva, ma assume un approccio plurale favorendo diversità e punti di vista alternativi, traccia strumenti e metodi che cercano di leggere, interpretare l’esistente-abitato e produrre scenari di nuove relazioni tra spazio e comunità, tra luoghi e vita delle persone, per una qualità dell’abitare.
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