Trapanese, Mariagiulia (2023) Il credito tributario nelle procedure pre-concorsuali e l'indisponibilità dell'obbligazione tributaria. Analisi comparata tra Italia e Spagna. [Tesi di dottorato]

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Il credito tributario nelle procedure pre-concorsuali e l'indisponibilità dell'obbligazione tributaria. Analisi comparata tra Italia e Spagna
Autori:
Autore
Email
Trapanese, Mariagiulia
mariagiulia.trapanese@unina.it
Data: 16 Gennaio 2023
Numero di pagine: 269
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Giurisprudenza
Dottorato: Diritto dell'economiai
Ciclo di dottorato: 35
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Iovane, Massimo
maiovane@unina.it
Tutor:
nome
email
Alfano, Roberta
[non definito]
Adame Martinez, Francisco
[non definito]
Data: 16 Gennaio 2023
Numero di pagine: 269
Parole chiave: Credito tributario - Procedure pre-concorsuali - Indisponibilità dell'obbligazione tributaria
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 12 - Scienze giuridiche > IUS/12 - Diritto tributario
Depositato il: 17 Gen 2023 13:05
Ultima modifica: 10 Apr 2025 14:17
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15225

Abstract

Il presente lavoro di ricerca analizza il regime riservato al “credito tributario” nelle procedure di soluzione negoziale e pre-concorsuale della crisi di impresa al fine di ripensare l’attualità della rigida applicazione dei principi che regolano la materia tributaria – nei due ordinamenti italiano e spagnolo – alla luce delle nuove esigenze economiche nazionali, europee ed internazionali. L’indagine muove dall’evoluzione diacronica dei due complessi assetti assiologici che entrano in gioco nello storico contrasto tra la materia concorsuale e quella tributaria, per verificare la possibilità di individuare un nuovo equilibrio nel bilanciamento tra gli stessi. Il diritto della crisi, difatti, è stato oggetto negli ultimi decenni di numerose riforme che hanno manifestato la necessità di impiantare una nuova cultura tesa alla sopravvivenza dell’impresa ed alla conservazione dei valori produttivi. Esse hanno determinato un cambiamento strutturale della disciplina concorsuale, che ha definitivamente abbandonato l’originario approccio avente una natura prettamente punitiva e sanzionatoria nei confronti dell’imprenditore insolvente, nonché una finalità meramente liquidatoria dei beni per il miglior soddisfacimento dei creditori, nel rispetto della par condicio creditorum. In tale rinnovato panorama, che privilegia l’introduzione di istituti che consentano la tempestiva rilevazione della crisi d’impresa e, dunque, la preventiva soluzione della stessa, ruolo centrale è svolto dal trattamento del credito tributario, che il più delle volte costituisce la principale debitoria dell’impresa. Obiettivo di tale lavoro, pertanto, è quello di individuare un modello interpretativo applicabile al regime del credito tributario in tali procedure, sia al fine di scardinare le posizioni più rigide rispetto alla assoluta indisponibilità dell’obbligazione tributaria, come quelle presenti nell’ordinamento spagnolo, sia per servire quale parametro ermeneutico nelle continue riforme che modificano ed introducono i più vari istituti di soluzione negoziale della crisi d’impresa. Per fornire gli strumenti argomentativi necessari a verificare la sussistenza, la legittimità e la eventuale modalità di “disposizione” del credito, si procede alla ricostruzione, da un lato, del primario limite all’introduzione di moduli consensuali e transattivi che si rinviene nell’ordinamento tributario, ossia il principio di indisponibilità dell’obbligazione tributaria, dall’altro, delle principali tipologie di esercizio del potere amministrativo, quali la discrezionalità e la vincolatezza. Il lavoro si muove, a tal punto, su due piani di indagine: l’uno, nazionale, teso a verificare le criticità delle vigenti discipline domestiche per offrirne soluzioni interpretative; l’altro, europeo, spinto dalla esigenza di armonizzazione - manifestata già con la Raccomandazione CE del 12 marzo 2014 e poi affermatasi con forza con la Direttiva Insolvency n. 2019/1023 -, la cui realizzazione risulta fortemente minata dalla diversità di trattamento del credito tributario in ciascuno Stato membro. Tali diversi piani di indagine trovano il punto di incontro nella ricostruzione del suddetto modello interpretativo con cui si intende dimostrare tanto la legittimità - multilivello -, quanto la necessarietà della partecipazione dell’Amministrazione finanziaria nelle procedure pre-concorsuali, sviluppato primariamente sulla base del criterio del best interest of creditors test, recepito dal Chapter 11 del Bankruptcy Code nordamericano (section 1129.7), che ha avuto la sua positivizzazione nell’ordinamento italiano nel criterio valutativo della “convenienza economica”.

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