[non definito] (2025) Indrabhūti’s Jñānasiddhi. A New Critical Edition of the Sanskrit Text and its Tibetan Translation With English Translation and Reproductions of the MSS. Altro. UniorPress, Napoli.

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Tipologia del documento: Monografia (Altro)
Lingua: English
Titolo: Indrabhūti’s Jñānasiddhi. A New Critical Edition of the Sanskrit Text and its Tibetan Translation With English Translation and Reproductions of the MSS
Autore/i: [Italiano]: Torsten Gerloff, Attualmente impiegato come redattore per il progetto di ricerca e traduzione "84000: Translating the Words of the Buddha" (link: https://84000.co/about/about-us), Torsten Gerloff ha iniziato i suoi studi accademici nel 2008 presso l'Università di Amburgo, dove ha studiato sanscrito, tibetano e thai. Nel 2012 ha conseguito il BA e successivamente ha approfondito lo studio del buddismo tantrico (in particolare del ciclo di Hevajra) e della filologia sanscrita. Nel 2014 ha presentato la tesi di laurea e tre anni dopo, nel 2017, la tesi di dottorato, entrambe riguardanti il lignaggio associato a Saroruhavajra (Tib. mtsho skyes rdo rje). Dopo tre anni di ricerca e insegnamento presso l'International PhD Program in Buddhist Textual Studies della Mahidol University, in Thailandia, Gerloff è tornato alla sua alma mater per condurre un progetto di ricerca sulla Jñānasiddhi di Indrabhūti. Sebbene si concentri principalmente sulle tradizioni tantriche buddiste, con particolare attenzione ai sistemi Hevajra e Guhyasamāja, Gerloff ha un interesse generale per lo studio del buddhismo Mahāyāna e della letteratura dell'Abhidharma in India, in Tibet e in altri ambiti culturali asiatici, considerando l'attento studio delle testimonianze testuali sopravvissute di grande importanza per una comprensione più completa e approfondita delle tradizioni buddhiste, alla luce delle loro posizioni dottrinali e delle loro pratiche soteriologiche. Link Academia: https://uni-hamburg.academia.edu/TorstenGerloff./[English]:Currently employed as research editor for 84000: Translating the Words of the Buddha (link: https://84000.co/about/about-us), Torsten Gerloff began his academic studies in 2008 at the University of Hamburg, where he studied Sanskrit (major), and Tibetan and Thai (minor). In 2012, he received his BA and then deepened his study of Tantric Buddhism (specifically the Hevajra cycle) and Sanskrit philology. In 2014, he submitted his MA thesis, and three years later, in 2017, his doctoral dissertation, both concerning the Hevajra lineage associated with Saroruhavajra (Tib. mtsho skyes rdo rje). After three years of research and teaching at the International PhD Program in Buddhist Textual Studies, Mahidol University, Thailand, Gerloff returned to his alma mater to conduct the joint research project on Indrabhūti’s Jñānasiddhi. Although he primarily focuses on the Buddhist Tantric traditions with a special emphasis on the Hevajra and Guhyasamāja systems, Gerloff has a general interest in the study of Mahāyāna Buddhism and Abhidharma literature in the cultural extents of India, Tibet, and beyond, considering the close study of the surviving textual witnesses of major importance for a more complete and thorough understanding of the Buddhist traditions, in the light of their own doctrinal positions and soteriological practices. Academia link: https://uni-hamburg.academia.edu/TorstenGerloff./[Italiano]: Julian Schott, Attualmente impegnato come "postdoc researcher" presso l'Università di Vienna (link: https://stb.univie.ac.at/en/about-us/team/julian-schott/user/schottj85/inum/1083/backpid/198178/), Julian Schott, ha studiato Indologia, Filosofia e Studi religiosi a Gottinga, Pune e Amburgo. La sua tesi di laurea, condotta e finanziata presso il Center for the Study of Manuscript Culture (CSMC) di Amburgo e pubblicata nel 2019, si concentra sulle poesie buddiste esoteriche in Apabhraṃśa (dohā) di Kṛṣṇacaryā e sulle loro tradizioni commentariali. Questo lavoro è stato il primo in cui uno dei poemi più importanti del suo genere è stato studiato, curato e tradotto integralmente. Dopo aver insegnato per un semestre sanscrito e tibetano classico all'Università di Sydney e al Rangjung Yeshe Institute, nel 2020 Schott è tornato ad Amburgo per un progetto triennale finanziato dalla DFG sulla Jñānasiddhi di Indrabhūti. La sua competenza generale riguarda le tradizioni tantriche indo-tibetane, con particolare attenzione alle fonti primarie buddhiste in sanscrito e alla letteratura tibetana di traduzione. All'interno di questa vasta area, Schott ha pubblicato ad esempio sulle tradizioni legate alle Dohā e sulla loro ricezione nell'area culturale tibetana, sulla letteratura esegetica dei Siddha, come quella contenuta nel Grub pa sde bdun. Interessato anche alla Nāmasaṅgīti e alla tradizione del Kālacakra, Schott è coinvolto nel campo delle scienze contemplative. Link Academia: https://ku-np.academia.edu/JulianSchott.
Editors:
Curatore
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Gerloff, Torsten
[non definito]
Schott, Julian
[non definito]
Data: 11 Febbraio 2025
Numero di pagine: 786
Istituzione: Università di Napoli L'Orientale
URL ufficiale: http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres...
Nazione dell'editore: Italia
Luogo di pubblicazione: Napoli
Editore: UniorPress
Data: 11 Febbraio 2025
Titolo della serie: Manuscripta Buddhica
ISBN: 1
Numero di pagine: 786
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-OR/18 - Indologia e tibetologia
Diritti di accesso: Accesso aperto
Depositato il: 11 Feb 2025 13:52
Ultima modifica: 11 Feb 2025 13:52
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/15325
DOI: 10.6093/978-88-6719-284-7

Abstract

[Italiano]: Attualmente impegnato come "postdoc researcher" presso l'Università di Vienna (link: https://stb.univie.ac.at/en/about-us/team/julian-schott/user/schottj85/inum/1083/backpid/198178/), Julian Schott, ha studiato Indologia, Filosofia e Studi religiosi a Gottinga, Pune e Amburgo. La sua tesi di laurea, condotta e finanziata presso il Center for the Study of Manuscript Culture (CSMC) di Amburgo e pubblicata nel 2019, si concentra sulle poesie buddiste esoteriche in Apabhraṃśa (dohā) di Kṛṣṇacaryā e sulle loro tradizioni commentariali. Questo lavoro è stato il primo in cui uno dei poemi più importanti del suo genere è stato studiato, curato e tradotto integralmente. Dopo aver insegnato per un semestre sanscrito e tibetano classico all'Università di Sydney e al Rangjung Yeshe Institute, nel 2020 Schott è tornato ad Amburgo per un progetto triennale finanziato dalla DFG sulla Jñānasiddhi di Indrabhūti. La sua competenza generale riguarda le tradizioni tantriche indo-tibetane, con particolare attenzione alle fonti primarie buddhiste in sanscrito e alla letteratura tibetana di traduzione. All'interno di questa vasta area, Schott ha pubblicato ad esempio sulle tradizioni legate alle Dohā e sulla loro ricezione nell'area culturale tibetana, sulla letteratura esegetica dei Siddha, come quella contenuta nel Grub pa sde bdun. Interessato anche alla Nāmasaṅgīti e alla tradizione del Kālacakra, Schott è coinvolto nel campo delle scienze contemplative. Link Academia: https://ku-np.academia.edu/JulianSchott./[English]: Julian Schott, currently working as a postdoc at the University of Vienna (link: https://stb.univie.ac.at/en/about-us/team/julian-schott/user/schottj85/inum/1083/backpid/198178/), studied Indology, Philosophy and Religious Studies in Göttingen, Pune and Hamburg. His dissertation, conducted and funded at the Center for the Study of Manuscript Culture (CSMC) in Hamburg and published in 2019, focusses on the esoteric Buddhist Apabhraṃśa poems (dohā) of Kṛṣṇacaryā and their commentary traditions. His dissertation was the first in which one of the most important poems of his genre was comprehensively studied, edited and translated. After having taught for one term each Sanskrit and classical Tibetan in the University of Sydney and the Rangjung Yeshe Institute, in 2020, Schott returned to Hamburg for a three-year DFG funded project on Indrabhūti's Jñānasiddhi. His general expertise lies in the Indo-Tibetan tantric traditions with a focus on primary Buddhist Sanskrit sources and Tibetan translation literature. Within this broad area, Schott has published for instance on the Dohā traditions and their reception in the Tibetan cultural area, exegetical "siddha literature" such as contained in the Grub pa sde bdun. He is also interested in the Nāmasaṅgīti and the Kālacakra. Besides, Julian is involved in field of contemplative sciences. Academia link: https://ku-np.academia.edu/JulianSchott.

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