Gay, Flaminia (2006) L’enzima feniletanolamina-N-metiltransferasi (PNMT) nelle cellule cromaffini della ghiandola interrenale di Triturus carnifex (Amphibia, Urodela). Fattori in grado di modulare l’attività dell’enzima e sequenziamento del suo mRNA. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: L’enzima feniletanolamina-N-metiltransferasi (PNMT) nelle cellule cromaffini della ghiandola interrenale di Triturus carnifex (Amphibia, Urodela). Fattori in grado di modulare l’attività dell’enzima e sequenziamento del suo mRNA
Autori:
AutoreEmail
Gay, Flaminia[non definito]
Data: 2006
Tipo di data: Pubblicazione
Numero di pagine: 163
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Scienze biologiche
Dottorato: Biologia avanzata
Ciclo di dottorato: 18
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Filosa, Silvana[non definito]
Tutor:
nomeemail
Capaldo, Anna[non definito]
Data: 2006
Numero di pagine: 163
Parole chiave: Triturus carnifex; PNMT; Espressione e sequenziamento mRNA
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 05 - Scienze biologiche > BIO/06 - Anatomia comparata e citologia
Depositato il: 11 Lug 2008
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:33
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/2778
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/2778

Abstract

Lo studio è stato affrontato 1) localizzando l’enzima per via immunocitochimica, sia in M.O. che in M.E., e localizzando il suo mRNA mediante ibridazione in situ in M.O. 2) verificando l’eventuale sensibilità dell’enzima PNMT ai fattori in grado di regolare il ciclo riproduttivo del tritone, attraverso un trattamento di esemplari di T. carnifex con FSH (ormone follicolo-stimolante); infatti l’enzima PNMT di T. carnifex, come riportato in letteratura per gli Anfibi Anuri, appare insensibile all’azione stimolante dei glucocorticoidi, che si osserva invece in altre classi di Vertebrati 3) sequenziando l’mRNA dell’enzima PNMT per ottenere le sequenze nucleotidica e aminoacidica dedotte ( sulle quali sono assenti dati bibliografici negli Anfibi). La presenza dell’enzima PNMT nelle cellule cromaffini del tritone è stata dimostrata sia per via immunocitochimica che mediante ibridazione in situ. I risultati del trattamento con FSH hanno evidenziato un’influenza inibitoria di quest’ultimo sull’enzima PNMT, e quindi una sensibilità dell’enzima ai fattori che regolano il ciclo riproduttivo di questa specie. Questo risultato confermerebbe la relazione tra ciclo funzionale delle cellule cromaffini e ciclo riproduttivo, già supposta a seguito di precedenti ricerche. Infine, mediante il sequenziamento dell’mRNA, la candidata ha potuto confrontare le sequenze nucleotidiche e aminoacidiche dedotte con quelle adrenaliche note (uomo, bovino, ratto e topo). Il confronto ha evidenziato un 17% di omologia, localizzato prevalentemente tra i nucleotidi 241-421, e probabilmente relativo alle funzioni più essenziali dell’enzima, presumibilmente più conservate nel corso dell’evoluzione. Il lavoro sperimentale ha richiesto l’utilizzo delle tecniche di base di microscopia ottica e elettronica, nonché di immunocitochimica. Inoltre, tecniche di biologia molecolare, quali elettroforesi su gel, ibridazione in situ, estrazione di acidi nucleici, screening di library genomiche e di cDNA, PCR e RT-PCR, sequenziamento di frammenti di cDNA, clonaggi in vettori diversi.

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