Coletta, Tiziana (2006) La conservazione dei centri storici minori abbandonati: il caso della Campania. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | La conservazione dei centri storici minori abbandonati: il caso della Campania |
Autori: | Autore Email Coletta, Tiziana [non definito] |
Data: | 2006 |
Tipo di data: | Pubblicazione |
Numero di pagine: | 588 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Storia dell'architettura e restauro |
Dottorato: | Conservazione dei beni architettonici |
Ciclo di dottorato: | 18 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Casiello, Stella [non definito] |
Tutor: | nome email Casiello, Stella [non definito] |
Data: | 2006 |
Numero di pagine: | 588 |
Parole chiave: | Centro; Abbandonato; Campania |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/19 - Restauro |
Depositato il: | 31 Lug 2008 |
Ultima modifica: | 30 Apr 2014 19:34 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/2879 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/2879 |
Abstract
Nella ricerca è stata analizzata la problematica della conservazione dei centri storici minori abbandonati, con particolare attenzione al caso campano. In primo luogo è stato identificato, con un approccio deduttivo, l’oggetto di studio: partendo da un’analisi a carattere generale sui centri storici si è gradualmente ristretto il campo di indagine, andando a definire quelli “minori” e poi, tra questi, gli “abbandonati”. Parallelamente all’operazione di identificazione dell’oggetto di studio si è provveduto ad approfondire la conoscenza della legislazione nazionale e regionale mettendone in luce positività e carenze. Una particolare attenzione è stata riservata alla legge della Regione Campania n. 26 del 18/10/2002 in quanto essa, sebbene non pienamente pertinente, è stata oggetto di sperimentazione applicativa in alcuni centri abbandonati campani. Il complesso tema dell’abbandono è stato approfondito nei suoi caratteri generali, operando confronti metodologici e procedurali tra realtà regionali, nazionali ed internazionali e non tralasciando valutazioni di tipo economico e sociologico inerenti la possibile rinascita dei centri. Queste premesse hanno guidato lo studio del caso campano, argomento centrale del lavoro. Il censimento dei centri abbandonati è stato condotto con l’ausilio di fonti statistiche, bibliografiche e cartografiche, facendo ricorso ad interviste telefoniche indirizzate ai responsabili degli uffici tecnici e verificando le informazioni attraverso numerosi sopralluoghi. I trenta nuclei individuati, localizzati nelle province di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno, sono stati classificati in categorie di studio derivate dai caratteri eterogenei riscontrati. Le caratteristiche di ciascun nucleo sono state brevemente illustrate in schede monografiche nelle quali una particolare attenzione è stata indirizzata ai materiali ed alle tecniche impiegate, alle vicende costruttive, alle opere di consolidamento ed allo stato di degrado in cui attualmente versano. Tra i nuclei censiti sono stati scelti per un’analisi più approfondita i comuni di Pietravairano (CE), Castelpoto (BN), Senerchia (AV) e Romagnano al Monte (SA). La tesi si conclude con la proposizione di alcune linee guida per la conservazione dei centri storici minori abbandonati per la cui redazione ci si è avvalsi anche del contributo di autorevoli docenti di sociologia urbana e di estimo con l’obiettivo di elaborare considerazioni propositive che, volte alla conservazione architettonica del bene, non escludessero un’ idea più ampia di preservazione, tenente conto degli inscindibili legami delle architetture con la natura, con il territorio storicizzato, con i suoi abitanti e con le loro tradizioni culturali.
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