Vasta, Angela (2008) L'architettura del teatro nella società dello spettacolo del Novecento. [Tesi di dottorato] (Inedito)
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Tipologia del documento: | Tesi di dottorato |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | L'architettura del teatro nella società dello spettacolo del Novecento |
Autori: | Autore Email Vasta, Angela angela.vasta@unina.it |
Data: | 1 Dicembre 2008 |
Numero di pagine: | 157 |
Istituzione: | Università degli Studi di Napoli Federico II |
Dipartimento: | Progettazione architettonica e ambientale: teorie e metodologie e operative |
Dottorato: | Progettazione architettonica ed urbana |
Ciclo di dottorato: | 21 |
Coordinatore del Corso di dottorato: | nome email Cuomo, Alberto [non definito] |
Tutor: | nome email Cilento, Giuseppe [non definito] |
Data: | 1 Dicembre 2008 |
Numero di pagine: | 157 |
Parole chiave: | Architettura, teatro, scena. |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 08 - Ingegneria civile e Architettura > ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana |
Depositato il: | 10 Nov 2009 08:21 |
Ultima modifica: | 25 Nov 2014 13:51 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/3169 |
DOI: | 10.6092/UNINA/FEDOA/3169 |
Abstract
La tesi esposta affronta il tema dell’architettura del teatro indagandone lo sviluppo che essa ha avuto all’inizio del Novecento, prevalentemente in area tedesca, nell’ambito dei movimenti di avanguardia teatrale ed artistica, in concomitanza con il delinearsi della fisionomia di quella che Gay Debord definirà negli anni ’60 “Società dello Spettacolo”, denunciandone la tendenza ad una mercificazione globale. In particolare la riduzione del teatro a prodotto di consumo, soggetto quindi alle mutevoli e contrastanti esigenze di mercato, viene accelerata dalla perdita del carattere di necessità come istituzione culturale, che esso subisce nel Novecento, essendo soppiantato da forme di spettacolo proprie della nuova epoca e dotate di una portata di comunicazione mediatica, quali il cinema e soprattutto la televisione. A ciò si deve la mancanza di un procedimento di definizione del tipo teatrale, analogo a quelli dei secoli precedenti, verificatisi traducendo le implicazioni spaziali dovute alle drammaturgie, alle concezioni sceniche, alla struttura sociale del pubblico e al rapporto del tipo architettonico con la morfologia urbana. Lo studio compiuto in questa sede ha rintracciato e seguito un filone di ricerca progettuale ramificato in posizioni differenti, accomunate però dal tentativo di definire un tipo teatrale sostitutivo di quello all’italiana, che si ritiene inappropriato sia rispetto alla capacità di preservare un ruolo al teatro nella società moderna, essendo percepito come labile il legame tra i due termini, sia rispetto alle nuove drammaturgie e alle ricadute che esse comportano non solo sullo spazio scenico, ma anche sull’intero edificio teatrale. La radicale rivoluzione estetica operata dal teatro di regia a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, ridefinisce, infatti, la messa in scena come creazione unitaria, cui collaborano armonicamente tutte le componenti dello spettacolo, inclusa l’architettura del luogo che lo contiene.
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