Weston, Paul Gabriele (2003) Gli strumenti della cooperazione in rete. Dal catalogo elettronico ai sistemi della ricerca interdisciplinare. [non definito]. ClioPress, Napoli.
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Tipologia del documento: | Monografia ([non definito]) |
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Lingua: | Italiano |
Titolo: | Gli strumenti della cooperazione in rete. Dal catalogo elettronico ai sistemi della ricerca interdisciplinare |
Autori: | Autore Email Weston, Paul Gabriele [non definito] |
Autore/i: | Paul Gabriele Weston, Università degli Studi di Pavia Insegna "Teoria e tecnica della catalogazione e della classificazione" all'Università degli studi di Pavia. Dal 1983 al 2000 ha lavorato alla Biblioteca Apostolica Vaticana, coordinando i progetti informatici riguardanti la descrizione e la riproduzione delle raccolte librarie. Presso la Scuola vaticana di biblioteconomia è titolare dell'insegnamento di "Catalogazione bibliografica". Tra le sue più recenti pubblicazioni: Il catalogo elettronico,Roma, Carocci, 2002. |
Data: | Giugno 2003 |
Tipo di data: | Pubblicazione |
Numero di pagine: | 54 |
URL ufficiale: | http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapres... |
Luogo di pubblicazione: | Napoli |
Editore: | ClioPress |
Data: | Giugno 2003 |
Titolo della serie: | Saperi storici e nuove tecnologie |
ISBN: | 88-88904-00-X / 88-88904-00-X |
Volume: | 1 |
Numero: | 1 |
Numero di pagine: | 54 |
Parole chiave: | biblioteconomia, catalogo elettronico, sistemi informativi |
NBN (National Bibliographic Number): | urn:nbn:it:unina-22045 |
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: | Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche > M-STO/08 - Archivistica, bibliografia e biblioteconomia |
Informazioni aggiuntive: | Indice: Prefazione; Lo sviluppo del catalogo elettronico; La crisi del catalogo informatizzato; La crescita dei cataloghi; Il catalogo FRBR; L’integrazione tra strumenti di ricerca omogenei; L’integrazione tra sistemi eterogenei; Considerazioni conclusive; Bibliografia; |
Depositato il: | 06 Giu 2005 |
Ultima modifica: | 05 Gen 2018 14:50 |
URI: | http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/33 |
DOI: | 10.6093/88-88904-00-X / 10.6093/88-88904-00-X-LIT |
Abstract
[English]: Such terms as “metadata”, “web strategies”, “interoperability” are commonly used whenever the perspectives of cultural heritage memories on the web are investigated. The risk that well-established methods of preserving and publishing the output of intellectual and artistic activities could hinder data exchange procedures as well as making the creation of multidisciplinary discovery systems required for carrying out reasearch – even in the humanities – is under assessment. The earliest projects adopted the same electronic format and cataloguing rules shared among classes of items of quite a different nature. Far from being the ideal solution, it has fuelled an animated world-wide debate. Nonetheless, thanks to this strategy North American institutions have created in just over a decade those massive digital archives which are the backbone of American Memory. In the meanwhile research on interoperability was carried out with the purpose of creating cross-domain linking devices and more powerful search tools. The latter should be the basis of networks aimed at fittingly supporting reaserch in the fields of historical and bibliographic studies./ [Italiano]: Termini quali "metadati", "strategie di rete" e "interoperabilità" vengono utilizzati con crescente frequenza ogni volta che ci si interroga sulle prospettive della memoria delle istituzioni culturali nell'epoca del web e dell'editoria elettronica. In particolare, preoccupa il fatto che i consolidati criteri di conservazione e di documentazione del prodotto dell'attività intellettuale e artistica dell'umanità possano ostacolare lo scambio dei dati e rendere particolarmente difficoltosa la realizzazione di sistemi informativi multidisciplinari, sempre più indispensabili alla ricerca, non solo di ambito umanistico. Le prime realizzazioni sono andate nella direzione di un unico formato elettronico e di normative catalografiche sostanzialmente affini per descrivere classi di materiali fra loro eterogenee. La soluzione non è, ovviamente, la più convincente ed ha sollevato un po' ovunque grandi perplessità. Tuttavia, essa ha consentito alle istituzioni nordamericane di realizzare, nell'arco di poco più di un decennio, quegli archivi digitali che costituiscono la struttura portante di American Memory. Tutt'altro sviluppo hanno avuto, nel frattempo, le ricerche sull'interoperabilità, fondata sulla convinzione che la soluzione vada ricercata piuttosto nella realizzazione di strutture di collegamento fra gli archivi elettronici e nel potenziamento dei dispositivi di interrogazione. Proprio su tali presupposti si basa la realizzazione di quelle reti documentarie che ambiscono a fornire un supporto significativo alla ricerca storica e alla bibliografia.
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