Attanasio, Chiara (2009) STUDIO DEL MECCANISMO MOLECOLARE DI AZIONE DEL MONOSSIDO DI CARBONIO NEL RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA’ RENALE POST-TRAPIANTO. [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: STUDIO DEL MECCANISMO MOLECOLARE DI AZIONE DEL MONOSSIDO DI CARBONIO NEL RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA’ RENALE POST-TRAPIANTO
Autori:
AutoreEmail
Attanasio, Chiara[non definito]
Data: 26 Novembre 2009
Numero di pagine: 87
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Strutture, funzioni e tecnologie biologiche
Scuola di dottorato: Scienze veterinarie per la produzione e la sanità
Dottorato: Biologia, patologia e igiene ambientale in medicina veterinaria
Ciclo di dottorato: 22
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Paino, Giuseppe[non definito]
Tutor:
nomeemail
Staiano, Norma[non definito]
Data: 26 Novembre 2009
Numero di pagine: 87
Parole chiave: monossido di carbonio, funzionalità ritardata, danno da ischemia/riperfusione
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 07 - Scienze agrarie e veterinarie > VET/02 - Fisiologia veterinaria
Area 05 - Scienze biologiche > BIO/10 - Biochimica
Depositato il: 29 Apr 2010 10:56
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:38
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/3719
DOI: 10.6092/UNINA/FEDOA/3719

Abstract

Il danno da ischemia/riperfusione come causa di un ripristino ritardato della funzionalità degli organi trapiantati (DGF) rappresenta tutt’oggi una problematica non risolta, anche per la mancanza di sistemi e modelli sperimentali ben caratterizzati.In questo lavoro di tesi abbiamo sviluppato e caratterizzato un modello suino di DGF in seguito ad allotrapianto di rene ed abbiamo valutato l’effetto citoprotettivo dell’inalazione di monossido di carbonio (CO). La motivazione della scelta del modello suino, rispetto ai roditori, risiede nella nota similitudine dell’architettura del tessuto renale di questo animale a quello umano. In particolare, è stato utilizzato un modello standardizzato di ischemia renale, mediante il quale abbiamo dimostrato che il tempo di ischemia calda nel donatore riveste un ruolo fondamentale nel determinismo della DGF, ruolo evidenziato dal temporaneo aumento dei valori sierici di creatinina ed azoto ureico. La somministrazione di monossido di carbonio ai riceventi in sede intraoperatoria migliora notevolmente i tempi di recupero della funzionalità renale, come dimostrato dai parametri ematochimici del profilo renale, dall’istopatologia e dal profilo di espressione genica. In particolare, l’esposizione al CO riduce la necrosi tubulare acuta ed incrementa i processi di riparazione, determinando, inoltre, il blocco dell’espressione di alcuni geni pro-infiammatori a favore dei geni implicati nella risposta allo stress. Questo lavoro propone, per la prima volta, un modello sperimentale di DGF su animali di grossa taglia rivolto allo sviluppo di strategie terapeutiche indirizzate alla prevenzione/riduzione della DGF nell’uomo.

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