D'Elia, Lanfranco (2009) Consumo abituale di sale ed eventi cardiovascolari: revisione sistematica e meta-analisi di studi prospettici. [Tesi di dottorato] (Unpublished)

[thumbnail of d'elia.pdf] PDF
d'elia.pdf
Visibile a [TBR] Repository staff only

Download (205kB)
Item Type: Tesi di dottorato
Resource language: Italiano
Title: Consumo abituale di sale ed eventi cardiovascolari: revisione sistematica e meta-analisi di studi prospettici
Creators:
Creators
Email
D'Elia, Lanfranco
lanfranco.delia@unina.it
Date: 26 November 2009
Number of Pages: 34
Institution: Università degli Studi di Napoli Federico II
Department: Medicina clinica e sperimentale
Scuola di dottorato: Medicina clinica e sperimentale
Dottorato: Fisiopatologia clinica e medicina sperimentale
Ciclo di dottorato: 22
Coordinatore del Corso di dottorato:
nome
email
Marone, Gianni
UNSPECIFIED
Tutor:
nome
email
Strazzullo, Pasquale
strazzul@unina.it
Date: 26 November 2009
Number of Pages: 34
Keywords: sale, meta-analisi, eventi cardiovascolari
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 06 - Scienze mediche > MED/09 - Medicina interna
Date Deposited: 14 May 2010 13:12
Last Modified: 30 Apr 2014 19:38
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/3799

Collection description

Premesse. L’associazione tra consumo di sale e ipertensione è da tempo riconosciuta; viceversa non è ancora chiarita l’esistenza di un’associazione diretta tra apporto sodico alimentare e rischio cardiovascolare. Obiettivo. Lo scopo dello studio è stato di effettuare una rassegna sistematica e una meta-analisi degli studi prospettici di coorte che hanno valutato la relazione tra il consumo abituale di sale e l’incidenza di eventi cardiovascolari totali (CVD) e di ictus cerebrale. Metodi. E’stata eseguita una ricerca sistematica nelle banche dati on-line e nelle rassegne più rilevanti. In base a criteri predefiniti, sono stati inclusi nella meta-analisi 13 studi pubblicati tra il 1985 e il 2008. Per ogni studio, i valori di rischio relativo (RR) e i rispettivi I.C. 95% sono stati estratti e successivamente combinati, utilizzando il modello random effect. E’ stata eseguita una sensitivity analysis e sono stati stimati il publication bias e l’eterogeneità tra gli studi. Risultati. Sono stati identificate, complessivamente, 19 coorti per un totale di 177.025 partecipanti (follow-up da 3.5 a 19 anni) ed oltre 11.000 eventi vascolari. Nell’analisi complessiva, un più elevato consumo abituale di sale era associato ad un maggior rischio di ictus (RR: 1.23; IC 95% 1.06 - 1.43; p=0.007) e di CVD (1.14; 0.99 - 1.32; p=0.07), che passava a 1.17 (1.02 - 1.34; p=0.02; dopo esclusione di un singolo outlier), senza evidenza di publication bias, ma con significativa eterogeneità tra gli studi. L’analisi di meta-regressione evidenziava la presenza di una significativa dose-dipendenza dell’effetto del sale sul rischio CV (p<0.001) e di una significativa influenza della durata del follow-up (p<0.001). Conclusioni. Un elevato apporto sodico alimentare è risultato associato a un maggior rischio sia di ictus che di eventi cardiovascolari totali. Questi risultati sono a sostegno delle raccomandazioni internazionali in favore di una riduzione del consumo di sale a livello di popolazione allo scopo di prevenire le patologie cardio- e cerebrovascolari.

Downloads

Downloads per month over past year

Actions (login required)

View Item View Item