Caponetto, Chantal (2010) Luwìs Šaykhù (1859-1927) e la rivista letteraria “al-Mašriq” (Il Levante). [Tesi di dottorato] (Inedito)

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Tipologia del documento: Tesi di dottorato
Lingua: Italiano
Titolo: Luwìs Šaykhù (1859-1927) e la rivista letteraria “al-Mašriq” (Il Levante).
Autori:
AutoreEmail
Caponetto, Chantalc.caponetto@alice.it
Data: 2010
Numero di pagine: 183
Istituzione: Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento: Filosofia "Antonio Aliotta"
Scuola di dottorato: Alta formazione nelle scienze umane e sociali
Dottorato: Geopolitica e culture del Mediterraneo
Ciclo di dottorato: 20
Coordinatore del Corso di dottorato:
nomeemail
Cacciatore, Giuseppe[non definito]
Tutor:
nomeemail
Diana, Rosario[non definito]
Data: 2010
Numero di pagine: 183
Parole chiave: Rivista letteraria
Settori scientifico-disciplinari del MIUR: Area 10 - Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche > L-OR/12 - Lingua e letteratura araba
Depositato il: 31 Mar 2010 23:23
Ultima modifica: 30 Apr 2014 19:41
URI: http://www.fedoa.unina.it/id/eprint/4323

Abstract

Università degli Studi di Napoli - Federico II Dottorato di ricerca in Geopolitica e Culture del Mediterraneo – XX ciclo – Dott.ssa: Chantal Caponetto Relatore: Prof.ssa Maria Avino Correlatori: Prof. Antonello Giugliano Napoli, 08.02.2010 Luwìs Šaykhù (1859-1928) e la rivista letteraria al-Mašriq Accostarsi alla cultura araba ai nostri giorni non rappresenta più un impegno così difficile come forse lo era un tempo. Numerosi, infatti, sono a partire dalla metà del XIX secolo, gli studi svolti sulla cultura araba in generale e sulla società araba classica e moderna in particolare. Le case editrici europee, sempre più attente agli studi sul Vicino Oriente, hanno cercato di non trascurare nessuno degli ambiti culturali affrontando temi quali il pensiero letterario arabo, dalle origini a quello contemporaneo, e la nascita e l’evoluzione del pensiero politico arabo. In questo lavoro intitolato “Luwìs Šaykhù (1859-1929) e la rivista letteraria “al-Mašriq” (Il Levante)” , ho cercato di riprodurre il grande contributo dei cristiani arabi alla civiltà arabo- musulmana nella rinascita del XIX secolo d.c. attraverso la stampa araba che nasce dopo un lungo periodo di stasi culturale e socio-politica nella metà del XIX con la “rinascita” del popolo arabo. Grazie all’impulso vitale che scaturì dall’incontro con le altre civiltà occidentali e dall’apertura al mondo, la stampa araba si diffuse in tutti i Paesi arabi dove, inizialmente comparve con pubblicazioni quotidiane o settimanali e, in seguito, con giornali e riviste di prestigio che diffusero nel mondo arabo il nuovo spirito della scienza e il pensiero dei movimenti politici e sociali. Sono numerose le riviste cristiane, una decina e più di giornali diretti da cristiani e circa dieci pubblicazioni minori nati nell’Oriente arabo. I Gesuiti, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, comprendono l’importanza della stampa ai fini della conoscenza e della verità e fondano un’incredibile quantità di riviste e giornali che hanno svolto un’importante funzione in Oriente per un lungo periodo. Una di queste riviste ancora esistenti è la rivista letteraria “al-Mašriq” (Il Levante), la quale ha avuto come obiettivo primario quello di restituire ai cristiani d’Oriente il ruolo importante che ritroviamo nella storia della lingua e della letteratura araba. Considerato il vasto contributo letterario di Luwìs Šaykhù alla rivista , ho ritenuto opportuno concentrare il lavoro di analisi basandomi su quattro indicatori. - Il primo di tutti è stata l’analisi del primo volume pubblicato nel 1898, per comprendere l’organizzazione della rivista. - Il secondo si è basato sulla selezione e sulla traduzione di alcuni articoli di critica contemporanea a Šay²™, per conoscere il pensiero critico letterario sull’autore. - Il terzo indicatore si è incentrato sulla traduzione integrale dell’introduzione della rivista al-Mašriq di padre Luwìs Šaykhù , e di altri articoli dello stesso da me selezionati al fine di confutare il pensiero letterario di Luwìs Šaykhù. - L’ultimo di tutti è stato uno studio approfondito sul contributo dei cristiani arabi alla civiltà arabo-musulmana nella rinascita del IX secolo con riferimenti ai poeti arabi cristiani pre-islamici. Dopo una prima fase di analisi dei documenti ricercati, tradotti e analizzati ho organizzato la ricerca suddividendola in quattro capitoli. Il primo, intitolato “Il pensiero arabo moderno: al-Nahdah”, comprende uno studio sulla nascita del pensiero arabo moderno con particolare attenzione alla letteratura araba nel diciannovesimo secolo. Il pensiero arabo moderno cercava di spiegare i motivi della forza dell’Europa e di mostrare che i paesi musulmani potevano adottare concetti e modelli europei senza venir meno alla loro fede. Coloro che svilupparono questo nuovo tipo di pensiero erano in gran parte i laureati prodotti dalle scuole create dai governi riformatori o da missionari stranieri, e poterono esprimere le loro idee attraverso i nuovi mezzi di comunicazione dei giornali e dei periodici. Particolare attenzione, nelle pagine di questo primo capitolo, è stata dedicata al nuovo genere letterario “la rivista” e grazie a “Una ricerca storico-critica del Padre Gesuita Luwìs Šaykhù ” , che offre uno studio minuzioso sulla nascita di scuole, di riviste, di biblioteche e di circoli letterari e culturali nella regione siro-libanese e in Egitto, è stato possibile ricostruire gli organi di stampa più importanti di questa rinascita culturale moderna. Le prime pagine del secondo capitolo, intitolato “Il sultano della lingua araba” sono state dedicate alla vita e alle opere di Luwìs Šaykhù , ricostruzione utile per comprendere gli eventi che hanno influito sul suo percorso letterario. Successivamente, è stata effettuato uno studio sulla letteratura araba moderna e sull’influenza di Šaykhù a riguardo. Il dibattito intellettuale all’inizio del XX secolo verteva principalmente sull’antinomia tradizione e modernità, ma soprattutto sul processo di occidentalizzazione, temuto come una minaccia reale di disgregazione dell’ordine socio-politico tradizionale. Questa vivace querelle tra i sostenitori e gli oppositori della modernizzazione ebbe un inevitabile peso sulla produzione letteraria, sui nuovi orientamenti culturali: sulla necessità di accogliere le istanze formali e i contenuti della società moderna, sulla necessità di aprirsi e guardare alle culture diverse e di adattare la lingua araba classica alla vita moderna. Un esempio di modernizzazione riguarda il problema della diglossia della lingua araba, e Luw†s Šay²™ raccomandava: [...]molta cautela, invitando a introdurre nella lingua araba classica solo ciò che poteva essere veramente utile allo sviluppo di questa e rifiutando l’accesso a tutte quelle espressioni che per varie ragioni e per la loro stessa natura avrebbero portato la fatihah (la lingua classica) ad un fatale declino [...] . Elemento importante emerso in questo capitolo è stata la corrispondenza epistolare con l’orientalista francese Louis Massignon; una preziosa collaborazione tra i due studiosi soprattutto nella ricerca di fonti bibliografiche relative alla figura del mistico musulmano Mansùr al-Hallag (858- 26 marzo 922). Il terzo capitolo, intitolato “Il ruolo della stampa alla fine del XIX secolo. Tradizione e innovazione” è stato dedicato interamente allo studio della rivista letteraria al-Mašriq nel suo primo anno di pubblicazione, il 1898, inclusi alcuni articoli dei primi dieci anni. Dalla lettura di articoli di questo primo anno e dalle relative traduzioni è emerso, innanzitutto, un interesse particolare verso le scienze umane, cioè la letteratura, la lingua, la storia, temi questi che rappresentano la metà circa degli scritti di Šay²™; secondariamente, il direttore della rivista ha trattato gli articoli dedicati al credo cristiano, infine quelli incentrati su tematiche relative alle scienze fisiche e naturali. Questa ripartizione ben riflette l’interesse culturale di padre Šaykhù, il cui obiettivo, come egli stesso dichiara nelle pagine scritte per presentare la rivista nel suo primo numero (1:14):“[....] garantire un sostegno efficace alla causa della religione cristiana, promuovere seriamente le discipline orientali e aiutare la diffusione delle scienze [...] . Ho ritenuto necessario inserire in questo capitolo la traduzione dell’Introduzione della rivista scritta da Šay²™, e pubblicata nelle pagine d’apertura del primo volume, nella quale egli espone il fine della rivista e il largo consenso ottenuto dal pubblico per la fondazione di quest’ultima. Inoltre, ho tradotto i titoli degli articoli del primo volume inserendoli nell’ultimo paragrafo di questo capitolo con il titolo: “Indice del primo volume di al-Mašriq”, per osservare la varietà degli argomenti affrontati da Šaykhù e dai collaboratori della rivista. Tra i generi letterari di questo periodo, si è voluto porre l’attenzione alla nascita del romanzo d’appendice arabo, altro paragrafo di questo terzo capitolo. Anche Luwìs Šaykhù introduce, sin dal primo anno, la pubblicazione di un romanzo a puntate intitolato “Le due sorelle gemelle” del gesuita Henry Lammens ambientato a Beirut che racconta di un matrimonio e della sua organizzazione. Altro fine del romanzo a puntate era quello di fornire modelli di comportamento soprattutto ai giovani e garantire loro, quindi, un’educazione sana e equilibrata. Nel quarto capitolo, intitolato “L’Oriente cristiano”, si è posto l’accento sul ruolo importante che i cristiani d’Oriente hanno svolto nella storia della lingua e della letteratura arabe. Sino a un’epoca relativamente recente gli studiosi, sia in Oriente sia in Occidente, non ritenevano che i cristiani avessero svolto un ruolo seppur minimamente significativo, nel mondo musulmano in cui vivevano, prima della nahÿah (Rinascita - ). Ma gli scritti, talora controversi di padre Šaykhù, hanno messo in discussione le idee allora prevalenti riguardanti questo argomento. Egli ha dimostrato, attraverso la sua vasta erudizione, che i cristiani hanno svolto un ruolo preminente nella storia, cultura e civiltà araba. Padre Šaykhù ha pubblicato opere dedicate ai poeti arabi cristiani dell’epoca preislamica e di quella posteriore all’Islam , sugli storici arabi cristiani , sugli scritti di teologi arabi cristiani e, infine, ha approntato un vasto catalogo di manoscritti di scrittori arabi cristiani . In questo capitolo si è voluto porre l’accento sull’importanza del ruolo svolto dai cristiani sin dalla nascita della produzione poetica araba; Luwìs Šaykhù pubblica su al-Mašriq vari articoli sui poeti preislamici, da lui ritenuti di religione cristiana dedicando uno studio critico al poeta preislamico al-Samaw‘al. Definito ebreo dalla maggior parte degli studiosi occidentali di letteratura araba, Luwìs Šaykhù lo annovera, invece, tra i poeti cristiani; tesi confutata sia dalla sua discendenza dalla tribù dei Ghassanidi, la quale era di appartenenza cristiana, come è evidente dal suo cognome al-Samaw’al ibn Hayàn ibn Adiyà', sia da un verso del suo dìwàn nel quale afferma che: [...]E negli ultimi tempi arrivò il nostro Messia e regalò alla gente del mondo la pace.[...] È evidente che citando il Signore come nostro Signore (intendendo Messia per Gesù Cristo), il poeta al-Samaw‘al svela il suo essere cristiano. Non fu un percorso semplice quello che padre Luwìs Šaykhù scelse di intraprendere a partire dal 1898. La rivista al-Mašriq fu portavoce degli ambienti cristiani cattolici (gesuiti), e sin dalle prime pagine mise l’accento sull’importanza di effettuare una ricostruzione storica del pensiero letterario arabo del XIX secolo, valorizzando il ruolo svolto dai letterati cristiani, in particolare quelli residenti nella città di Beirut.

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